❝ Your eyes, your eyes
You make me wanna die. ❞
___________________________Byeongkwan era troppo stordito per potersi permettere di ragionare lucidamente.
Aveva buttato giù quella pasticchetta e in meno di un'ora si sentiva già molto meglio.
Era alquanto su di giri, a dirla tutta, ma diede la colpa a ciò che aveva bevuto. Non era stato molto cauto, in effetti, anche se aveva sentito la gola andare a fuoco quando l'alcol era sceso lungo il suo esofago.
Non era per niente esperto di alcolici e non aveva idea di cosa avesse trangugiato, ma non c'erano dubbi che non avesse niente a che fare con la birra o il vino.
Era così forte il sentore di alcol che in realtà non aveva minimamente avvertito il sapore di qualcos'altro.
Adesso gli faceva un po' male la testa, ma aveva letto e sentito abbastanza storie di ubriacature da aspettarsi una reazione del genere da parte del suo corpo. Per fortuna era lì seduto tranquillo, quindi prima o poi il mal di testa sarebbe passato.
Ad aumentarne l'intensità era stata sicuramente quella specie di rissa avvenuta poco prima, in cui lui era stato coinvolto senza davvero capirne il perché.
L'uomo che aveva aperto il confronto sembrava determinato ad ottenere quella capsula colorata che il corvino gli aveva passato.
Byeongkwan non aveva idea di cosa fosse, né del perché quell'uomo la cercasse in modo tanto disperato.
Da quando Junhee si era alzato per discutere proprio con quel tipo il biondino non aveva più prestato attenzione a ciò che gli stesse succedendo intorno.
Di quel piccolo gruppetto di persone solo Junhee sembrava in vena di aprir bocca e doveva ammettere che quel ragazzo lo aveva fatto sentire davvero a suo agio.
Niente a che vedere coi modi di fare del corvino, sicuramente. Ma questo gli diede a pensare che forse lì non erano tutti così male come si era figurata la sua mente tempo prima.
Junhee non sembrava affatto qualcuno di pericoloso, anzi. Aveva un sorriso molto dolce e l'abitudine di parlare calorosamente che lo rendeva estremamente accogliente.
Lui era come una stella calda e luminosa in mezzo a tanti asteroidi e pianeti morti. La sua vitalità lo aveva fatto stare persino meglio per un istante.
Dacché il maggiore si era allontanato aveva avvertito la solitudine farsi largo nei suoi pensieri.
Aveva accanto il corvino in ogni caso, ma si rendeva conto che non fosse neppure lontanamente paragonabile a Junhee. Erano un po' agli antipodi.
Anche il moro, però, lo aveva lasciato a sé stesso ormai. Era bastato un tizio antipatico a far crollare definitivamente il suo umore.
Byeongkwan era stato preso tutta la serata dal nuovo ambiente e dalle persone che lo vivevano... ma non per questo aveva ignorato il corvino.
Si era reso conto che il suo silenzio fosse quasi più spaventoso del solito. A volte era davvero terrificante. Il biondo non era più nemmeno sicuro di come l'altro riuscisse a dire qualcosa senza che la sua voce tremasse, dato quanto fosse raro sentirlo parlare.
Almeno, grazie a quella discussione di poco prima, Byeongkwan aveva appreso il nome del suo aguzzino.
Aveva impiegato un po' a realizzarlo. Il suo cervello aveva ormai assorbito l'alcol come una spugna e tutti i suoi sensi risultavano offuscati, quasi fosse rinchiuso in un involucro di cellophane.
Se lo fosse stato, si sarebbe divertito
a scoppiare le bollicine della plastica...Come faceva da bambino ogni volta che arrivava qualche pacco a casa. Lui rubava sempre il pluriball con cui imballavano gli oggetti e faceva un sacco di rumore.

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d r u g s | wowkwan
General Fiction❝ Volevo fare parte di qualcosa nella vita, anche se questo qual- cosa era una morte collettiva. ❞ È la storia di un ragazzo intelligente che fa cose stupide. Byeongkwan è un ragazzo semplice, poco pretenzioso e tendenzialmente invisibile agl...