È passato tanto tempo da quando sono tornata a "casa".
Ci sono tante persone che abitano a casa mia,che mi parlano continuamente .
"C-o-m-e s-t-a-i?" mi chiedono sempre. Che poi non capisco come mai parlino così robotticamente.
Capisco che non riesco ancora a emettere quei strani suoni , ma vi capisco.
"I-o so-no Fe-de-ri-ca , so-no tua so-rel-la " . Okay,questa tipa dice di chiamarsi Federica. Devo fidarmi?
"I-o so-no Va-le-ria,la tua se-con-da so-rel-la" . Basta parlare a sillabe , è snervante. Ma quante sorelle ho?
Cosa è una sorella? Un estraneo a casa mia?
Non mi interessa per nulla.
Ho fame e voglio dormire. Piango. Urlo e strillo davanti a quelle.
Arriva la mia mammina.
Ah,quanto la amo. Mi abbraccia e mi fa tante carezze .
Le voglio tanto bene.
Arrivano tante persone a casa mia. Saranno venuti per me? Presumo di si,dato che tutti mi si fiondano addosso .
"Quanto è bellooo" . Bella,sono bella,tengo alla mia femminilità,estranea.
"Che guancee" , " che occhi strani" , " che bei capelli ricciolini" .
Questi mi vogliono fare urlare.
Le guance sono santissime guance normali.
Gli occhi? Sono gialli,problemi? I tuoi occhi sono marroni e i miei gialli. Mi spiace se i miei sono più belli.
I capelli ricci e color rame? Ti piacciono ? Tingili se proprio li vuoi. Ma i miei capelli non si toccano.
Senti sei snervante che mi tocchi i capelli,okay?
Urlo e piango. Si allontanano tutti. Arriva la donna della mia vita. Mi salva dai quegli esseri.
Mi addormento. Sono stanca.
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Camminando nel buio.
ActionE poi eccomi qui. Una ragazza mal cresciuta di 14 anni. Bassa,magra e tagliata. Gli occhi di un castano schiarito,i capelli arruffati,di un colore incupito. E con un cuore impietrito.