NO ROOTS

Capitolo 1

6.55; a svegliarmi è l 'odioso suono della mia sveglia, scatto in piedi seduta stante, e, dopo circa dieci minuti eccomi seduta a tavola a fare colazione con i soliti biscotti al cioccolato. Ho un aspetto orribile, le mie occhiaie sono talmente profonde che ci si può annegare, non ho chiuso occhio tutta la notte... come avrei potuto?; oggi è il primo giorno in una nuova città, Los Angeles. Nuova scuola, nuovi amici ,ancora una volta sarò la nuova arrivata, la ragazza senza radici.

Los Angeles è la tredicesima città in cui mi trasferisco. Sono costantemente in viaggio dall'età di tre anni a causa del lavoro di mio padre; io e mia madre ormai ci abbiamo fatto labitudine. Lei crede che sia una grande occasione per girare il mondo e conoscerne ogni sua sfaccettatura. All'inizio anche io la pensavo così, ma quando ho realizzato di non aver mai avuto nessuno con cui poter parlare o sfogarmi o con cui poter fare "cose da amici", ho capito di non essere poi così entusiasta dei nostri continui spostamenti; per carità girare il mondo è fantastico, ma che sfizio c'è se non puoi condividere le tue esperienze con nessuno.

«Savannah ci sei?!». A riscuotermi dai miei pensieri è la vocina acuta di mia madre. È bellissima: ha due occhioni verdi contornati da una folta chioma riccia color carbone. Oggi è elegantissima; indossa un tailleur nero e delle scarpe rosse tacco 10 che si abbinano perfettamente al colore del rossetto che ha indosso.
«Scusa,mi ero incantata...Hai detto qualcosa?»
«Se non ti sbrighi farai tardi il tuo primo giorno di scuola» ; replica lei «Cazzo Hai ragione ora vado a prepararmi ci vediamo direttamente sta sera giusto?»
«Certo, ma ora sbrigati!» mi dice urlando visto che sto già correndo in direzione della mia stanza.

Mentre mi allontano le sento dire qualche altra cosa, ma non capisco bene poiché ormai sono già in camera mia. Cazzo quanto è tardi. Mi faccio velocemente una doccia, metto l'uniforme della scuola, -gonna corta al ginocchio a quadri rossi e neri, camicetta bianca, giacca nera e ballerine rosse- e applico giusto un filo di mascara.

Salgo in macchina pronta ad affrontare il mio ennesimo primo giorno.