Capitolo Unico

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L'aria è invasa dal dolce odore di primavera: è fresca, accogliente, avvolge la tua persona come farebbe un caldo abbraccio. 

Alzi gli occhi, respiri, la sera sta scendendo su quella che si direbbe una giornata come le altre, fa caldo oggi, ma non troppo, il giusto considerando la vicinanza con l'ormai inevitabile periodo estivo.

Qualcosa ti turba, non ti lascia tranquilla e ti infonde una piena sensazione di tristezza e di vuoto. Come se alla tua vita mancasse qualcosa, ma non sai di cosa si tratta. Non conosci né il nome né la forma di ciò che hai bisogno per mandare via quest'essere che annebbia la tua mente. 

Abbassi lo sguardo e osservi te stessa. Indossi una maglietta decisamente troppo larga per te, non porti il reggiseno, hai le gambe nude e sei a terra, stai fumando. Hai i suoi occhi addosso, lo percepisci. La sigaretta si consuma rapida fra le tue labbra, il suo sguardo ti percorre interamente e la parte scoperta del tuo corpo mette in risalto la tua pelle bianca, liscia. Fuori senti un vento fresco accarezzarti appena il volto.

Sei di fianco alla finestra, lui si avvicina, si siede accanto a te. Ora il fumo che esce dalla sua bocca si unisce al tuo, creando una densa nuvoletta che si dissolve rapida gettandosi nell'aria tiepida di questa sera. Tu guardi altrove, il suo profumo ti riempie le narici. Chiudi gli occhi, lo senti tremendamente vicino, ti tocca piano, fa scorrere la sua mano lungo il tuo collo, che tu pieghi leggermente, scende sulle spalle per poi passare lungo la schiena da sotto la maglia e risalire nuovamente. Un piccolo brivido ti attraversa la spina dorsale, il piacevole contatto con la sua pelle calda ti fa chiudere nuovamente gli occhi e mostri un flebile sorriso.

Lo stai guardando, i due sguardi si riempiono a vicenda, si cercano, si scrutano silenziosi, avvicini il tuo viso al suo, ascolti solo il vento appena accennato che muove gli alberi. Le vostre lingue si incontrano, si amano per un brevissimo istante, come se questo fosse proibito e fulminee si separano. Ti prende fra le braccia, sei stretta al suo corpo, una mano preme contro la tua schiena, il tuo petto spinge contro il suo, senti l'eccitazione crescere dal basso ventre e irradiarsi attraverso ogni cellula del tuo organismo. Il suo sesso è ben visibile dal tessuto dei pantaloni. Incroci ancora i suoi occhi, di un grigio intenso, verdi alla luce del sole. Ti liberi dalla sue braccia, quasi con impeto, ti pieghi su di lui, mettendoti carponi, abbassi senza esitare il suo intimo, appoggi piano le labbra su di lui, la lingua lo assapora e lentamente la bocca lo inghiotte. Senti il suo respiro farsi più marcato, scosti i capelli dal viso e continui a dedicarti al suo sesso, la tua saliva lo bagna mischiandosi con i suoi umori, percepisci in modo chiaro il suo godimento.
Non ti fermi, lui sta guardando il tuo fondoschiena, scoperto dal tessuto leggero della maglietta, la sua mano ti sta spingendo il sesso più a fondo, ne senti la consistenza, vieni presa per i capelli e tirata indietro, con la testa leggermente piegata osserva il tuo viso stravolto, le labbra umide, il respiro pesante. Lui sta sorridendo, o almeno così credi di vedere, ma è un sorriso distaccato, quasi non fosse rivolto a te.

Sei a pochi centimetri da lui, ti ha chiesto di toccarti, non hai proferito parola. Assecondi la sua richiesta: appoggi la schiena al muro e divarichi le gambe, scosti con una mano gli slip e fai passare sue dita sulla fessura, delicatamente, indugiando sul clitoride reso a lui ben visibile, i polpastrelli scorrono la tua carne umida, presto bagnata dai tuoi umori che senti crescere fra le gambe. Entri con un dito, ti mordi il labbro, ti sta fissando, tu non riesci a fare altrettanto, accogli il piacere che aumenta, ti contorci sotto la tua stessa mano, di istinto chiudi le gambe per meglio circondare la tua fonte di piacere, ma subito la sua mano le divide nuovamente, vuole vederti.

Hai le guance rosse, stai perdendo il controllo di te stessa, ti lasci sfuggire un gemito e il suo corpo si avventa su di te, non riesci a pensare. Sei sopra di lui, scivoli sul suo sesso, ampiamente lubrificato da entrambe le vostre eccitazioni, circondi il suo collo con le tue braccia, ti prende i fianchi per muoverti lentamente, con ritmo cadenzato. La tua carne è invasa da un piacere violento, i profumi si intrecciano, le essenze di entrambi i corpi si mescolano. Prende i tuoi seni, mentre tu ti spingi contro di lui con velocità sempre maggiore. Sei impaziente, smaniosa di godere, vorresti quasi rubare quel tuo orgasmo che cerchi con insistenza.

Si trova sopra di te ora, esce ed entra dalla tua vagina, senti di aver perso ogni cognizione della realtà a te circostante, ti lasci andare liberando un profondo grido di piacere mentre vieni riempita dal suo sperma che bagna l'interno delle tue cosce. 

Fuori ormai è buio, nella stanza le ombre avvolgono i vostri corpi sazi, ansimanti, stanchi. Lui si alza, prende il pacchetto di sigarette appoggiato sul tavolo. Tu rimani a terra, fumi insieme a lui, ti sta guardando, ma tu hai lo sguardo basso.

Passi una mano fra le gambe distrattamente mentre il fumo ricopre ogni tuo pensiero. Quel pensiero che a poco a poco riaffiora nella tua mente e ti ricorda che prima di quel rapporto c'era qualcosa nella tua vita che ti faceva sentire chiaramente un vuoto. 

Quale può essere la causa di questo stato d'animo? Come si cura un vuoto dentro l'animo umano? Il sesso non è la soluzione, non ha nessun potere magico e non potrà mai guarire la mente umana. Però sicuramente può farti passare 5 minuti in pieno godimento, preliminari compresi. 

L'ultima frase è ironica. Forse sì, forse no.

Il sesso (non) è la soluzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora