Finalmente suona la campanella,per me è simbolo di libertà,finalmente libero dopo 6 ore! Scendo i quattro scalini e aspetto su una panchina Kate e Liam,i miei e due migliori amici. Li conosco da quando avevo tre anni e di loro mi sono sempre fidato,sopratutto con Liam,con Kate non tanto perché essendo femmina diciamo che a volte siamo un po' più freddi per evitare che si spargano voci false su di noi.
Mi chiamo Hero,ho 18 anni e vado al Music And Art High School,che qui a New York è conosciuto come MASH.
Ho i capelli scuri e occhi verdi,sono alto 1,86. I miei genitori morirono quando io ero molto piccolo,all'in circa 8/9 anni. Da allora ho vissuto insieme a mia sorella Madison con i miei nonni. Madison è una sorella fantastica. Ha sempre il sorriso sulle labbra,nonostante i suoi problemi. Eh si,purtroppo è stata vittima di bullismo e per sconfiggerlo ha frequentato un centro di assistenza. Guardo l'orologio,uff quei due fanno sempre rit..
Alzo lo sguardo e li vedo parlare mentre si avvicinano.
Vado in contro a loro che mi sorridono.
"Ciao playboy" Dice Liam con tono scherzoso dandomi una pazza sulla spalla. Rido facendo sorridere anche Kate. Ecco avete visto quando ho detto che con Kate ero freddo per evitare le voci,ecco quelle voci sono vere. Ho sempre avuto una cotta per Kate,mi ricordo che dopo la morte dei miei io non volevo stare dai miei nonni per andare da lei perché mi ha sempre saputo tirare su di morale. Ci incamminiamo ognuno verso le rispettive case,la prima è quella di Liam,la seguente è quella di Kate e infine io rimango sempre l'ultimo.
"Come è andata oggi?!" Chiede a me Kate.
"Beh dai tutto sommato bene. Apparte per... per niente oggi è filato tutto liscio!" Ridiamo tutti.
"Beh a me non tanto.."
"Perché Kate?!" Dico io preoccupato.
"Beh,hai visto che Jake voleva andare a Washington?! Ecco io non voglio stare sola!"
"Katherine.. ci so-ci sono io c-con te" Dico io balbettando dall'imbarazzo.
"Grazie Hero,ti voglio bene" mi lascia un bacio sulla guancia sorpassando il cancello per andare a casa sua. La osservo andare dentro come un bambino guarda la Nutella,sorridendo.
Mi incammino per casa mia con la guancia ancora umida dal suo bacio,fortunatamente non è molto lontana.
