Capitolo 1

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Sentii la campana della Chiesa suonare ben sette volte su sette, era l'inizio di un matrimonio, il matrimonio dei miei genitori, Mark e Rosi, , io, Erman Rio, ero lì a guardare il momento piu bello di tutto il matrimonio, il loro bacio, cosi possente , cosi profondo che capi subito che erano uno piu pazzo dell'altro. Io e mia sorella Rose, eravamo appena tornati dal matrimonio, quando bussarono alla nostra porta, erano i soldati, ma di che cosa, e perché erano venuti proprio il giorno del matrimonio dei miei, a dirci che prossimamente ci sarebbe stata un altra guerra mondiale, la seconda per l'esattezza, ma perche una non ne sarebbe bastata, non sarebbe bastato vedere quelle persone tutte morte solamente una volta, io non capisco, forse sono troppo piccolo, ma penso che la guerra sia un modo per distruggere sia delle persone innocenti che il nostro mondo, ahh che urto. I soldati oltre a questo ci avevano detto che il settembre del 1939 saremmo stati sottomessi a loro, sotto il loro comando, pronti a distruggerci e annientarci come vermi. A sapere poi che con noi sottomessi ai soldati c'erano anche i miei zii, che poi io sinceramente " odiavo" ma ok, la cosa piu paurosa e odiosa e quella di essere sottomessi a quei soldati per chi sa quanto tempo. Ma per sicurezza mi godrò i miei ultimi mesi, l'estate e un Po di inverno, poi si vedrà se saranno i nostri ultimi giorni oppure , non saprei. E il 25 agosto , i soldati si stavano preparando, io e i miei eravamo Sinceramente molto terrorizzati, ma allo stesso tempo felici perché avevano noi figli al loro fianco. Arrivato il 1 settembre 1939, ormai i miei ed io svenivano, ci avevano appena preso, però non ci avevano maltrattato, insomma un Po di lividi ma niente di che, ma solamente l'idea di essere sottomessi a loro mi faceva venire il mal di stomaco. I miei erano traumatizzati non sapevano cosa gli sarebbe accaduto , forse neanche qualcosa di brutto. Poi venne un soldato ad avvertirci che ci dovevamo separare, ma io e mia sorella volevamo stare con i miei, i miei si incavolarono, ma i soldati dissero che sarebbero stati al sicuro, ma che sarete voi a non esserlo, per sicurezza dissi addio a miei e buona fortuna, gli dissi che ci saremmo potuti rivedere nel cielo come ci aveva insegnato mio nonno Franck, morto nella prima guerra mondiale. I soldati ci portarono in una cantina, buia e piena di topi, avevamo molta paura, e poi eravamo molto sporchi, ma non importava , l'importante era essere sani e salvi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 10, 2019 ⏰

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