il più stupido dei clichè

capitolo 2

si presentarono tutte e tre alla festa dopo aver ovviamente, prima domandato con piacere e poi trascinato Julia contro alla sua volontà.

Musica, alchool, ragazze semi-nude e qualche canna è quello che regnava alle feste di Madison.
ovviamente a nessuna delle tre piaceva fumare ma, per l'alchool avevano un'altra parere: a più non posso; e così fecero. Alexa e Elisa erano ormai andate mentre Julia era sulla linea del confine: un bicchiere ancora e si sarebbe ritrovata a vomitare l'anima il giorno dopo condito da fortissimo mal di testa. le si avvicinò Liam che le sussurrò qualcosa che non capì.
"ripeti non ti sento con questa musica!"
"ma le tue amiche sono single? ...sai...un mio amico vorrebbe saperlo..." chiede Liam
Julia lo guardò con quel poco di cervello che le rimaneva e gli disse di chiederglielo direttamente.
"se lo faccio, dov'è il bello di fare il tuo lavoro?"
"scusa ma di che lavoro parli? sei ubriaco per caso?
"ehi! non mi ubriaco per non rovinare la mia tartaruga! e si il tuo lavoro da asso"
"asso?? senti Liam veramente o hai bevuto troppo o hai fumato troppo. quale opzione è quella giusta?
"nessuna. te l'ho detto mille volte vicina: non fumo e non bevo."
"che vuol dire asso?"
"amica sfigata strategicamente oscena"
"COME MI HAI CHIAMATA?!?!?"
"asso"
"no mi hai chiamata sfigata e oscena! e ora se permetti fatti un goccetto e vaffanculo! stronzo!"
strillò Julia rovesciando un bicchiere di birra (o qualunque cosa fosse) su Liam.
si mosse in direzione della porta quando si accorse che tutti li guardavano e che tutti fissavano lei. girò la faccia di 180° e incontrò l'ultimo volto che avrebbe voluto vedere: Ross White, il ragazzo di cui era innamorata dal primo giorno del primo liceo, ossia da 4 anni.

fece l'unica cosa sensata: scappare nel suo bel lettone morbido e accogliente.