Capitolo 2 "Punizione e incontri strani"

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"Il mio essere diverso e strano,non è compatibile con l'essere umano"
-Anonimo-














Canzone del capitolo: Pianeti,Ultimo.











Monza, venticinque settembre.
16:35








Le attenzioni che tutte le persone vogliono, probabilmente non erano nate per esserlo anche per Michelle.
Lei non voleva essere sempre al centro dell'attenzione.
Anzi,preferiva stare in disparte.
Era una forma di timidezza che però,la proteggeva da tutto il male del mondo.
Almeno,così sembrava per lei.
<<Eddai! Per una buona volta,mettiti qualche magliettina scollata!>>l'aveva presa in giro Gel,facendola ridere.
<<Per andare a riordinare un'intera biblioteca,mi vesto come una spogliarellista?>>aveva chiesto lei di rimando.
<<Ovvio! Magari oggi spostando qualche libro trovi l'amore della tua vita!>>
<<Timida come sono,posso solo trovare qualche bel libro da mettere in cartella>>
<<Ti vedrò mai fidanzata?>>
<<Non penso.... quindi cancella questa idea dal tuo cervelletto>>
<<Che roba che sei! Dai,ci vediamo domani...ti voglio bene piccina>>
<<Anch'io Gel>>
E così si erano salutate,mentre Michelle si era incamminata all'interno dell'antica biblioteca.
Era un luogo che nessuno aveva mai varcato,anche perché al giorno d'oggi nessuno va più in questi luoghi.
Pulito,Pacifico e meraviglioso.
Michelle avrebbe passato l'intera sua vita lì dentro.

Alla fine di un lungo corridoio c'era una piccola cattedra,sulla quale si era seduta una donna sulla quarantina.
<<Buongiorno...sono qui per scontare la punizione per conto del professore Cello....>>aveva detto imbarazzata la giovane.
La donna,aveva indicato l'ultima porta in fondo.
Con le gambe magre e tanto coraggio,Michelle aveva varcato la soglia della porta.
Certo che li dentro di libri ce ne saranno stati più di venti mila.
Tantissimi.
Libri,libri,libri e ancora libri.
<<C'è nessuno?>>aveva domandato lei,posando lo zaino su una sedia lì vicino.
Non sentendo risposta,aveva preso in mano la lista di libri che doveva riordinare:fantasy.
Così, trovata la corsia,aveva preso con sé un enorme scatolone,riponendoci dentro tutti i libri.
Per poi metterli in ordine alfabetico.
Lei non era un appassionata di quel genere ma,erano davvero molto interessanti varie trame che aveva letto.
Sottomano le era capitato un libro che non aveva mai sentito nominare.
Curiosità su vampiri e licantropi.
Guardatasi intorno e accertarsi che non ci fosse nessuno,aveva iniziato a sfogliarlo.
Diventando immediatamente curiosa.







Vampiro:manifestazione di uno spirito impuro che sta possedendo un corpo in decomposizione.
Gelosi,famelici e dannati,odiano gli esseri umani ai quali succhiano il sangue per togliergli la vita.








Le mani della giovane avevano iniziato a tremare,mentre si era portata una mano davanti alla bocca.
Sentiva il battito del suo cuore aumentare,mano mano che leggeva quelle righe.
<<Non....non può essere....>>aveva sussurrato.
Le testimonianze c'erano.
Quegli esseri sovraumani esistevano.
E Gel aveva ragione.
Aveva preso il libro è l'aveva nascosto nel suo zaino,promettendosi di leggerlo tutto una volta arrivata a casa.
Aveva continuato a sistemare i libri,canticchiando varie canzoncine fra sé e sé.
<<Ciao>>aveva detto una voce alle sue spalle,facendola cadere.
Sì era spaventata a morte.
Dannazione,quel libro l'aveva davvero scossa.
<<Ti sei fatta male?>>aveva chiesto ancora.
Michelle aveva alzato il viso,incontrando quello di un ragazzo davvero bello.
I suoi occhi verdi,erano contornati da Delle infantili lentiggini mentre la pelle bianca,era adornata con vari bracciali e anelli.
<<Non...no,scusa,mi hai spaventata>>aveva sussurrato lei in imbarazzo.
<<Non era mia intenzione...anche tu qui per punizione?>>Michelle aveva annuito,notando il giovane sorridere lievemente.
<<A me hanno affidato la corsia dopo la tua....appena finisco,vengo a darti una mano>>aveva detto lui e Michelle aveva annuito,ricominciando a mettere in ordine i libri.
Alla giovane,era capitato fra le mani un altro libro, interamente dedicato ai lupi mannari.
Curiosa,aveva messo anche questo nel suo zainetto.
Aveva ricominciato a sistemare i libri,notando che il ragazzo aveva finito già da un pezzo.
Eppure sembrava che fossero passati solo dieci minuti.
O forse Michelle era solo stanca.
<<Ho finito....oh sei ancora qui? Ti do una mano>>aveva sorriso il giovane,prendendo fra le mani vari libri.
<<Grazie....come ti chiami?>>aveva chiesto lei.
<<Lorenzo,piacere...tu sei?>>
<<Michelle>>
<<Mh....carino questo nome. Ti piacciono i libri fantasy?>>
<<Leggo più romanzi....però mi incuriosiscono>>
<<Sono belli... è bello scoprire queste cose>>
<<Sì,sono carini. A te, piacciono questi generi vero?>>
<<Sono stupendi...amo anche gli horror>>
<<Oh beh....quelli no>>
<<Eh sì,non c'è nessuno che fa l'amore è parla in modo sdolcinato>>
<<Ehi....abbiamo finito,in solo dieci minuti?>>
<<Quattro mani sono meglio che due>>
<<Anche tu hai tutto il mese qui?>>
<<Già...beh,ci vediamo domani>>
<<A domani>>


××××










Tornata a casa,Michelle aveva notato un foglietto sul frigorifero.
Erano i suoi che dicevano che sarebbero tornati non prima Delle dieci di sera.
Suo fratello era a dormire dalla fidanzata,così,Michelle dopo aver cenato era andata in camera sua.
Aveva acceso la solita candela rilassante e dopo pochi minuti aveva tirato fuori dal suo zaino il fatidico libro che l'aveva fatta tremare.
Per sicurezza aveva chiuso a chiave la porta di camera sua e aveva tirato le tende.
Gelsomina come ogni sera l'aveva chiamata.
<<Ehi piccina....che fai?>>
<<Sto leggendo un libro sui vampiri>>
<<Davvero? Wow....e cosa dice?>>
<<Beh....sono demoni e per rimanere eternamente giovani,succhiano il sangue che li rende immortali....>>
<<Simpatici insomma>>
<<Beh...persino Marco Polo ne parla nei suoi scritti....ci sono testimonianze fino al 1800....io penso che esistono ancora>>
<<Guarda che scherzavo l'altra volta...non esistono mica!>>
<<Mh...hai ragione,mi sto fissando troppo...ora è meglio che bevo una tisana e ascolto quel figo di Justin...>>
<<Dovresti ascoltare gli ACDC! altro che quel poveretto!>>
<<Vado Gel...ci vediamo domani>>
<<Occhio ai vampiri!! Buonanotte piccina>>

Dopo quella chiamata,Michelle si era bevuta una camomilla e aveva ricominciato a leggere quel libro.
Dannazione,faceva così paura scoprire quelle cose.
Eppure le piaceva da morire.

I vampiri possono assumere la forma che vogliono.
Molte leggende narrano di loro diventare pipistrelli (come nelle credenze dell'antica Grecia).
Che si presentino sottoforma di lupi bianchi che ululano alla luna.
In Cina,si pensa addirittura che,dal momento che sono demoni,si presentino con una certa nebbia intorno al loro corpo,per manifestare l'inferno.
Testimonianze dell'Europa dell'est dicono anche che possano diventare serpenti(perlopiù bianchi e verdi) oppure tarantole giganti.

A leggere quelle righe,quasi non si era strozzata con la camomilla.
Lorenzo,il ragazzo di quel pomeriggio aveva anelli che rappresentavano ognuno di questi animali.
Ed un bracciale,con una pietra bianca...quasi lunare.
Michelle credeva di essere diventata pazza.
Sì,forse c'era andata giù pesante con questa storia.
Aveva deciso di mettere qualche canzone per rilassarsi.
Le note di Sorry di Justin Bieber riecheggiavano nell'aria,mentre con il suo pigiamino rosa,continuava a muovere le mani su e giù.
Finché non aveva visto la tenda muoversi.
Le si era bloccato il cuore in gola.
Aveva spento la musica e aveva scosso la testa.
Era stressata, sicuramente.

Sì era proprio stressata.
Aveva posato la testa sul cuscino per poi chiudere gli occhi e cercare di dormire.
I suoi erano finalmente tornati e lei,poteva dormire sogni tranquilli.
Finché non aveva visto nuovamente la tenda muoversi.
Ed in quel momento aveva chiesto a Dio di aiutarla.
Aveva visto un paio di occhi.
Li aveva visti davvero.
Azzurri chiari.
E una mano si era posata sulla finestra,mostrando delle unghie affilate.
Aveva cacciato un urlo.
E la tenda si era mossa di nuovo.
<<Mamma! Mamma, papà! Aiuto!>>aveva urlato la giovane.
I genitori erano balzati giù dal letto e si erano precipitati in camera della giovane.
<<Amore...cosa succede?>>aveva chiesto la donna,sedendosi sul letto della figlia.
<<Mamma...mamma c'era qualcuno! Mamma c'era un ragazzo lì in balcone!>>aveva detto la giovane,scoppiando a piangere.
Il padre,munito di tanto coraggio aveva aperto la porta finestra,rivelando....il nulla.
Non c'era nessuno.
Le tende si muovevano a causa dell'aria.
Ma non c'era nessuno.
Nemmeno un misero passerotto a cui dare la colpa.
<<Cara....non c'è nessuno qui>>aveva mormorato il padre.
<<Papà! Papà ti giuro io l'ho visto....era alto e aveva gli occhi azzurri! Papà credimi!>>aveva detto la giovane,notando la madre evidentemente turbata.
<<Ti credo tesoro....va a dormire nel letto matrimoniale con la mamma...io sto qui, per sicurezza>>aveva detto l'uomo per poi distendersi nel letto della figlia.
<<Ma sei sicura amore? Sarà stato un incubo>>aveva detto la madre,stringendo a sé la figlia.
<<Ma...mamma io l'ho visto>>
<<Shh.... è passato tesoro,dormi che domani hai scuola>>
<<Buonanotte mamma>>




















Nel buio della notte//Irama PlumeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora