Leggere è viaggiare.
Leggere bene, ti fa viaggiare: se non perdi la cognizione del tempo, se non ti alieni dall'ambiente circostante, se non ti emozioni mentre leggi, non stai leggendo.
Non stai leggendo bene, almeno!
Chiudi il libro e fai quella cosa che non ti permette di concentrarti sulle parole, che te le fa rileggere una, due, tre volte ma che non ti consente di assimilarle, che le rende solo una successione di lettere.
Non è il momento.
Chiudi e fai.
Torna.
Leggere è sottovalutato e sopravvalutato allo stesso tempo: le persone non ne comprendono l'importanza né l'impegno che la lettura richiede. Partiresti mai per un viaggio senza bagaglio né biglietto? Senza sapere la meta? Senza un perché?
Il concetto è lo stesso: per leggere un libro devi essere concentrato, consapevole di ciò che stai per fare e il motivo per il quale vuoi farlo.
Pronto?
Leggere davvero ti rende una e cento persone allo stesso tempo. Ti fa provare emozioni forti, sempre nuove, spesso che nemmeno ti appartengono ma l'empatia che sviluppi durante la lettura è tale che il protagonista non è più il protagonista e, in fondo, tu non sei più tu: entrambi siete un po' entrambi.
E viaggi.
Viaggi in luoghi, realtà, corpi e menti diversi. Viaggi restando immobile, che in realtà è il mondo che sta viaggiando e tu resti lì fermo con il naso tra le pagine, sfogliandole con la punta delle dita, giocherellando distrattamente con l'angolo della pagina.
La mente però. La mente viaggia più veloce del treno che non hai sentito fischiare al suo passaggio, perché in trepidante attesa, sospeso tra una parola e l'altra, trascinandoti dietro la voglia, la curiosità, il desiderio e il bagaglio di emozioni che ti spingono a continuare a viaggiare, a provare, a sentire.
E continui.
Parola dopo parola, pagina dopo pagina. E impari qualcosa di nuovo, sempre: un punto di vista, una debolezza, una realtà. Scopri sempre qualcosa di inedito e ti ritrovi e ambienti in posti mai incontrati prima.
Te li vivi.
E il viaggio continua; con alti e bassi, con giornate serene e altre nuvolose, con frenate e sterzate seguite da rettilinei lineari e tranquilli.
Senza nemmeno accorgertene sei giunto alla fine.
Le pagine sono consumate e vissute, come le suole delle scarpe. E nel petto si fa spazio un sentimento amaro perché in fondo ti dispiace che sia finito e ti ritrovi a rimpiangere l'affanno con il quale l'hai letto.
Ultima pagina.
Chiudi.
Il viaggio è finito ma tu non sei proprio tu, qualcosa in te è cambiato, non sei più chi eri. I posti che hai visitato e le persone che hai incontrato e che sei stato ti hanno lasciato qualcosa dentro.
Un tassello in più.
Leggere è viaggiare.
Leggere bene, ti fa viaggiare, essere, vivere, sentire, crescere.
STAI LEGGENDO
Leggere è viaggiare.
Short StoryScritto durante una simulazione dell'esame di Stato. Mi è piaciuto ed ho pensato di pubblicarlo.