Lavoro

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J:-LASCIAMI ANDARE!-
X:-NO, MAI!-
J:-DAI TI PREGO! MI STAI FACENDO DAVVERO MALE! BASTAAA!-

In quel momento sentii qualcosa di freddo tagliarmi la carne a livello del collo e dopo quel momento, nel mentre stavo perdendo coscienza, udii uno sparo...

D1:-Muovetevi, muovetevi, sta andando in arresto cardiaco, veloci! Su su, non dobbiamo perderlo!-

-Biiip...biiip...-

D1:-No no no, non funziona niente!! Cosa facciamo? Anzi no, datemi le piastre!-
D2:-Sei sicura? Non hai mai toccato le piastre per la rianimazione, sei sicura di volerle provare proprio ora?-
D1:-Hai un'idea migliore? Tutti gli strutturati sono via, è notte fonda, l'ospedale è vuoto e rimaniamo solo noi poveri principianti del primo anno! Se riusciamo a salvare questo ragazzo ci faremo pure riconoscere! Dai forza, passamele!-
D2:-Sì, hai ragione, ma sai come usarle?-
D1:-In realtà no, ma improvviserò appena le avrò in mano. FORZA CHE C'È POCO TEMPO!
D2:-Tu sei completamente pazza!
Ecco, tienile!-
D1:-Grazie mille! Ora carica a 200!-

-Biiiiiiiip-

D1:-Cazzo, niente!
Carica direttamente a 300!!-
D2:-Sissignora!-
D1:-Non mi sembra il momento di scherzare-
D2:-Sì giusto, scusa.-

-Biiiiip...bip bip bip...-

D1:-Non ci credo, a ripreso a battere!-
D2:-Wow! Sei incredibile!-
D1:-Cosa?-
D2:-Niente niente! Ora è meglio che richiudiamo. L'abbiamo salvato una volta, non ci tengo a farlo e rischiare per una seconda!-












Mi chiamo Jeon Jungkook, sono un ragazzo di 21 anni, sono nato in Giappone, precisamente a Tokyo. In realtà, a causa del lavoro dei miei genitori, mi sono sempre spostato in diverse città come Shibuya, Kyoto, Osaka, Shinjuku, Fukuoka e tante altre bellissime città, ma nessuna era più splendida della mia Tokyo. I miei genitori, però, sono originari della Corea del Sud, precisamente di Busan. Un giorno, mentre stavo tornando dall'università, in casa non c'era nessuno "strano, di solito c'è o la mamma o il papà" pensai. Andai in camera, misi giù lo zaino, mi cambiai l'uniforme e indossai una semplice maglietta nera e dei pantaloni larghi, tanto per essere comodo. Andai in cucina per cercare qualcosa da sgranocchiare e in quel momento entrarono i miei genitori.
M:-Scusa tesoro per il ritardo, siamo stati trattenuti a lavoro un po' di più-
P:-Non che sia stato piacevole cara-

Avevano dei volti da far paura, si vedeva che erano stanchi morti e cercai, quindi, di aiutarli, preparando loro due tazze di tè caldo alla camomilla, come piace ad entrambi.
J:-Ma', pa', è successo qualcosa di grave a lavoro?-
M:-Non preoccuparti per noi caro, sempre di quel brutto lavoro si tratta e per di più oggi il capo e gli altri non sono stati leggeri con noi!
Ma comunque passiamo ad altro, come è andata l'università oggi?-
Lo vedevo, vedevo dai loro occhi che c'era qualcosa che non andava; papà non ha aperto bocca e la mamma non era convinta di ciò che diceva.
J:-Ah, mi dispiace! Sono sicuro che terrete duro, come sempre!- e andai ad abbracciarli per dare loro quel poco che serviva per farli andare avanti. È poco, lo so, ma rendeva felici loro... e me.
J:-Comunque oggi è andata bene e ho preso pure una A di matematica! Sono bravo vero?-
M:-Ma amore, grazie per l'abbraccio! Lo sappiamo che sei bravo!-
P:-Bravo tesoro!-
Finalmente hanno sorriso un po'...ci voleva.
Mentre ci siamo messi a ridere un po', squillò il mio telefono, era Hoseok, il mio compagno di classe, nonché mio migliore amico.
J:-Pronto Hobi, dimmi!-
H:-Ehi bello, hai voglia di uscire ora? Sempre se non devi studiare ancora...-
Guardai un attimo i miei genitori e loro capirono subito: mia mamma mosse la testa per darmi il consenso.
J:-Okay, Hobi, uscirò di casa tra 10 minuti!-
H:-Uhhh perfetto, a dopo!-
Andai in camera mia e mi cambiai di nuovo "è stato inutile cambiarmi la prima volta, ma vabbè"

Mia mamma mi diede qualche monetina per permettermi di comprare qualcosa.
J:-Mi raccomando ma', pa', riposatevi eh!-
M&P:-Va bene tesoro!- e scoppiarono a ridere, mentre io presi il telefono e uscii di casa.
Hoseok era fuori ad aspettarmi, in orario come sempre, e andammo quindi al parco lì vicino. Era una bella giornata e ne approfittammo per prendere un bel gelato. Hobi, ogni tanto, faceva lo scemo, fischiando dietro ad alcune ragazze...io scoppiavo a ridere ogni volta, ma quando la situazione degenerava con sguardi malefici o addirittura insulti da parte di alcune ragazze, io scappavo...bell'amico che sono!!
Io non ero interessato come lui alle ragazze...sì, mi piacciono i ragazzi, ma cosa dovrei fare? Ci divertimmo comunque per tutto il pomeriggio tra risate e pianti causati sempre dal ridere, tanto che non mi accorsi dell'ora tarda. Guardai l'orologio e dissi a Hobi:
J:-Cavolo Hobi, è tardissimo! Devo correre a casa! È stata una figata oggi! Grazie per avermi chiamato, ci vediamo domani!-
H:-Certo bello! Figurati, a domani!-
Corsi fino a casa, notai che le luci delle stanze erano tutte spente "strano...cioè, non proprio strano, ma non mi aspettavo che ci fosse casa vuota anche oggi...";bussai al campanello ma nessuno veniva a rispondermi. Presi allora il telefono e solo lì notai i vari messaggi, oltre che da Hobi che mi chiedeva compiti, di mia mamma:
Mamma<3: Tesoro, io e papà siamo dovuti di nuovo correre in ufficio. Ti ho preparato la cena che si trova sul tavolo. Mangia tutto, mi raccomando, non preoccuparti per noi! Ti vogliamo bene!
Bene, un'altra serata da solo, un'altra cena fatta da solo, fantastico. Entrai in casa aprendo la porta con le chiavi di scorta. Corsi in bagno per farmi una bella doccia calda e poi andai a cenare. Accesi la tv mentre stavano trasmettendo il tg. In quel momento non mi interessava guardarlo, ma non potevo fare altro. E non avevo nemmeno voglia di fare zapping. Quello stupido lavoro dei miei li sta soltanto uccidendo, non capivo nemmeno perché lavorassero ancora lì...
Dopo quasi due ore da quando ero tornato a casa (erano più o meno le 22), i miei genitori ritornarono a casa, stanchi come al solito. E come al solito andai a preparare di nuovo del tè, li rilassava.
P:-Scusaci davvero tesoro!-
J:-Fa niente papà, mi sono abituato ormai.-
Non ero più allegro come prima e risposi freddo.
J:-Eccovi il tè. Ora vado a dormire, sono stanco. Riposatevi anche voi! Buonanotte!-
Diedi un bacio ad entrambi e andai a dormire. Mi sdraiai sul letto, mi sembrava di non aver sonno ma appena chiusi gli occhi, mi addormentai subito.

M:-Domani glielo diciamo, tesoro?-
P:-Sì sì, assolutamente! Ma lo sai che cosa sta succedendo lì, vero?-
M:-Lo so, lo so, ma non possiamo fare altrimenti! Ci hanno licenziato per quel progetto che abbiamo presentato con una sola diapositiva in meno, neanche fosse stata di un'importanza astrale! Non abbiamo nulla da fare ancora qua, a Tokyo!-
P:-Allora la decisione è stata presa.-
M:-Sì. Ma mi preoccupo per Kook...gli andrà bene secondo te?-
P:-Non preoccuparti, chiederemo anche il suo consenso. In caso contrario, ci aggiustiamo. Nostro figlio è molto importante.-
M:-Esatto. Vediamo domani...-












Altro giro, altra storia!
Avevo ispirazione e ho messo giù questo primo capitolo a mo' di introduzione.
Spero vi piaccia!
Buona lettura!!😍

Evil soul   {Taekook}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora