CHAPTER 1

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Ed ecco che inizia un altro orribile,vuoto,brutto,giorno.

Odio svegliarmi la mattina. La notte mi addormento dimenticandomi tutto, senza pensare, sognando e a volte sperando di non risvegliarmi più, ma poi sento quel fottuto rumore " DRIIN! DRIIN!" Gli occhi si aprono e ritorno alla realtà. Ed ecco che mi attente un giorno come tanti. Probabilmente vi starete chiedendo chi sono..beh sono solo io, Felicity, Felicity Ross. Ho 16 anni, e no, non sono la tipica ragazza perfetta bionda con gli occhi azzurri, ricca e intelligente dal corpo perfetto. Sono normale, alta normale, capelli neri e lunghi normale, occhi forse troppo grandi di un colore castano normale, corpo normale. Ho un carattere strano..stronza, apatica, abbastanza insensibile alle persone, sola, relativamente forte. Non ero così ,sono diventata così. Non c'è una storia dietro tutto questo..semplicemente al mondo non piaccio così come sono; vivo in un orfanotrofio , i miei genitori mi hanno abbandonata da piccola e ormai non ricordo neanche più i loro volti. La mia vita è questa, orfanotrofio, scuola, marciapiedi, orfanotrofio. Non ho amici, almeno non veri amici. Non so neanche cosa sia la "vera amicizia" so solo che le persone che mi circondando sono solo un branco di stronzi, giudicatori, ma a me non importa, sono convita che presto tutto questo finirà ..anche se va avanti da quasi 17 anni. Le persone sono cattive. Forse io sono un aliena, forse sono io quella diversa qua, credo di essere come uno scherzo che nessuno vorrebbe fatto, questo posto è sbagliato per me o sono io sbagliata per lui. Sono un errore. Abbandonata fin da piccola. Ma se Dio ha scelto questo per me, allora lo sopporterò perché non smetterò mai di credere che tutto passerà e anch'io magari riuscirò a sorridere di nuovo. D'altronde dopo la pioggia spunta l'arcobaleno! O forse dopo spunta il sole o dopo il sole e la pioggia (?) NON LO SO!😂 la poesia non fa per me, non mi intendo proprio di frasi sdolcinate e citazioni fatte. Io sono quella riservata, non parlo con nessuno tranne che con il mio diario. Ogni sera di ogni giorno mi siedo sul letto e scrivo nel diario. Scrivo in questo diario da anni , lui sa tutto di me , sa che io sono speciale e che mi piace sognare. Se potessi vorrei vedermi fra qualche anno, vedere se sarò ancora così "apatica" o magari riderò con qualcuno. Ma non posso quindi aspetto quello che il destino mi riserva..

Come ogni giorno devo andare in quel cazzo di posto inutile , la scuola. Odio la scuola. È un posto pieno di persone cattive, persone non abbastanza alla mia altezza per capirmi. A scuola sono normale tranne per il fatto che vengo spesso presa in giro per il posto in cui vivo..o per il mio aspetto, mi chiamano con stupidi nomiglioli come "orfanella" ma io ormai non li ascolto più. Non mi importa cosa pensano di me. Solo io posso giudicarmi, io so il mio passato, io so cosa provo, io so come sono e com'ero. La gente non capisce, pensano che tutto si basi attorno all'apparenza, non sanno cosa significhi vivere, ma dato che tutti loro figli di papà con i vestiti di marca sanno tutto della vita , va bene lasciamoli in pace. Non di confidenza a nessuno, sto zitta anche se vorrei dare un pugno in faccia a tutti, ma sto ugualmente zitta.

Come al solito con i jeans, le mie vecchie, consumate,amatissime converse e una felpa, normale, quella di sempre. Sono una che si trucca pesante, con gli occhi neri di trucco, eye-line e matita nera, Cerco solo di camuffare il mio aspetto, anche se così sembro ancora di più una barbona, ma a me non interessa niente quindi mi trucco ugualmente come ogni giorno.

*dopo sei ore*

Un altro noiosissimo giorno di scuola è finito. Ma non torno all'orfanotrofio..anche la mi giudicano ma nessuno capisce, quindi non parlo.

Mi ritrovo seduta su un muretto in una strada praticamente vuota, sigaretta e solitudine. Si fumo. Ma non fumo perché mi piace o perché va di moda, lo faccio per uccidermi. Non che voglia morire perché ,come ho già detto , io credo che ci sia un futuro che mi attenda, ma mi fa dimenticare per un piccolo secondo chi sono. Nessuno sa chi sono realmente, solo io ed il mio diario.

Dopo aver passato circa un ora a guardare il vuoto sul quel muretto , decisi di tornare all'orfanotrofio anche se non è proprio voglia.

All'orfanotrofio ho una camera tutta mia, non molto grande ne bella, ma almeno solo mia. È come una specie di regalo dato che ormai sono qui da anni. Sono quella che ha visto passare per questo posto tantissimo bambini che ora saranno con le loro nuove famigliole felici..nessuno ha mai preso in considerazione l'idea di adottarmi, ma chi è che vorrebbe in casa un'adolescente problematica emo! Ma infondo ne sono felice, sto bene sola non ho bisogno di finti genitori che mi prendano con loro per pena.

"FELICITY SI CENA!" sentii chiamare dal corridoio. Vado verso la sala pranzo/mensa e mi siedo in un lungo tavolo. Davanti a me un piatto di minestrone all'aspetto veramente orribile. Se c'è una cosa che odio è il minestrone. Allungai la mano e spinsi in avanti il piatto dicendo che non avevo fame e tornai in camera mia. La tutrice o come si chiama mi afferrò per il braccio per fermarmi dato che spesso non mangio..ma io tirai via la sua mano da me e mi allontanai di fretta. Avevo come paura, paura che chinasse lo sguardo sui miei coloratissimi bracciali ai polsi, o meglio..paura che chinasse lo sguardo sui miei polsi. Beh nella mia stanza c'è un gattino, piccolo ma davvero aggressivo..ogni volta che cerco di avvicinarmi mi graffia i polsi, con i suoi piccoli artigli mi riga la pelle e mi crea tagli sanguinanti, niente di che solo graffi di uno stupido gatto. Un gatto immaginario. Il famoso gatto autore dei miei polsi rigati sono io.. Ovviamente qua ci credono tutti, a scuola porto sempre felpe larghe in modo da coprirli.. Ma è difficile. Sono solo io Fel quella normale, solo che sono anche normalmente autolesionista. Mi faccio del male solo per distrarmi dal dolore della vita, il dolore del sangue che esce dai miei polsi mi fa quasi dimenticare cosa il resto, ormai non mi fanno neanche più male, ho solo scritto la mia storia sui miei polsi. Il mio diario lo sa..è l'unico. Lui sa che le persone con dei segni sulle braccia sono angeli, io sono un angelo della terra. Ma il mondo non mi appartiene..il mio diario non ha abbastanza pagine per ogni giorno, infatti lui lo sa, un giorno le pagine finiranno e io smetterò di scrivere.

Meglio dormire per dimenticare..mi addormento e mi immergo nei miei sogni sulla felicità. Buonanotte.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 06, 2014 ⏰

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