Capitolo uno

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Tutto ha un inizio
Tutto ha una fine...tornare indietro...è solo una cosa masochista per rivivere la fine.C'è la fine e dopo i titoli di coda...che scenderanno come lacrime su uno schermo visto in bianco e nero...un finale non può essere felice per tutti...poiché è sempre un finale.
Quando sarà il vostro finale?
Ma ora vi racconterò di come sono morto e tutto si è concluso...
Era una sera...mentre tornai da lavoro apri la porta di casa,chiamai mia moglie ma non rispondeva allora girai per casa...guardando la porta della nostra camera chiusa a chiave pensai che stesse dormendo...gli bussai ma non rispose,in quel momento pensavo fosse uno scherzo tipico di lei...ma al terzo mio richiamo e non sentii più risposta mi preoccupai...anzi forse un po' mi innervosì per questa cosa,senza pensarci due volte buttai giù la porta.
Li la fine ebbe inizio...rimasi come pietrificato nel guardare la mia amata moglie appesa a quel lampadario...non riuscivo a piangere o a muovermi,mi sentivo come una bomba che sta per essere lanciata per fare una strage...ma alla fine mi inginocchiai per terra dal dolore...gli abbracciai le sue fredde gambe...urlando che non fosse giusto...che questa fine non fosse giusta.Gli tolsi il cappio e la sdrai sul letto,li vidi una lettera,aprii ed era la sua grafia...c'erano queste esposte queste parole "amore mio sto scusami per questo mio gesto egoista che sto per fare...ma non posso più resistere il pericolo era troppo alto...non mi resta che morire...cosi tu ecco potrai vivere senza guardarti le spalle...fa che il mio sacrificio non sia stato vano"dopo queste parole rimasi perplesso ...visto che è sempre stata molto solare...eppure gli è successo qualcosa che la portata al suicidio.Ma non avevo più forse e mi sdraiai abbracciando il suo corpo freddo come se sperassi di morire anche io...non so quanto tempo rimasi li forse più di tre giorni...infatti il corpo stava andando in putrefazione alla fine mi convissi e chiamai un becchino.Al suo funerale rimasi coi i stessi vestiti di quella sera...tutte le persone che mi stringevano la mano e che mi davano parole di conforto sembravano mute e io sordo...tutto passo molto veloce in quelle settimane...ma il dolore c'era e ogni volta che entravo in quella stanza è come se morisse ogni volta,mi sentivo un fallito mi sentivo sconfitto...visto che non son riuscito a capire quando mia moglie avesse bisogno di me.Non successe nulla di rilevante in due mesi di solitudine...cosi decisi di darmi da fare e scoprire da chi mi voleva proteggermi,ma visto che per motivi lavorativi non sapevo cosa facesse il giorno,perciò mi recai da una sua amica,gli feci leggere la lettera..e anche lei era molto scossa dalla morte di mia moglie...gli chiesi a cosa si stesse riferendo...ma lei rispose di lasciar perdere se non il suo sacrificio sarebbe stato vano...e non mi disse nulla.Mi recai dai carabinieri facendo leggergli la lettera e mi dissero che avrebbero iniziato le indagini...
FINE CAP UNO

The endWhere stories live. Discover now