Uno

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19:30

《Cami, ma dove sei finita?》sento Alice sbuffare da dietro lo schermo.
《Sto partendo, due minuti e sono lì》dico mettendo il vivavoce e togliendo il freno a mano della macchina.
《Muoviti, dai!》mi riattacca.

Sono la solita. Anche oggi sono in ritardo, eppure mi ero promessa di migliorare.
Mi avvio verso il solito bar, come di tradizione, per il nostro aperitivo serale. Per mia fortuna non c'è traffico, quindi non ci metterò molto.

Arrivata. Parcheggio, prendo la borsa al volo e corro all'ingresso, per evitare che Ali aspetti un minuto di più.
《Finalmente》 si avvicina appena mi vede, per salutarmi 《prendiamo posto》.

《Allora? Cosa hai intenzione di fare stasera?》chiedo mettendomi comoda.
《Andiamo alla festa di Manuel》

Marika, la barista, ci interrompe per prendere le ordinazioni:《Che vi porto, bellezze?》
《Il solito, tesoro》ordina Alice.
I nostri monotoni due spritz.

Manuel è il ragazzo per cui Alice ha una cotta da ben due anni e stasera festeggerà i suoi vent'anni.

《Non ho ricevuto nessun invito》dico.
《Neanch'io》
《E come vorresti entrare senza il tuo nome sulla lista?》domando ridendo.
《Con te》risponde con espressione ovvia.
《Che vuol dire?》
《Sei sempre stata la più bella della scuola e lo sei tutt'ora in questo stupido quartiere》spiega.

Mi provoca una risata. È sempre stata un po' invidiosa verso i miei confronti. Non fa altro che dirmi di essere una bellissima ragazza, quando in realtà non mi sento neanche un minimo decente, tanto da avere l'autostima sotto i piedi.

《Non ho molta voglia di andare a ballare stasera》dico sorseggiando.
《Dai Camilla, non vuol dire che se sei fidanzata devi chiuderti tutti i venerdì sera in casa》
《Non c'entra nulla, a Lori non da fastidio》
《Lo vedo, infatti lui è sempre in giro a divertirsi e tu sempre in casa a leggere libri o ad ascoltare musica》mormora, come se io non sentissi.
Non ha tutti i torti. Faccio finta di non aver capito e continuo a bere il mio spritz.

La verità è che ultimamente la mia relazione con Lorenzo non sta andando molto bene. Stiamo insieme da tre anni e forse i nostri sentimenti sono diminuiti, da entrambi le parti. Non riesco più a fidarmi di lui. È sempre in giro, ha una compagnia tutta sua, non so mai precisamente quello che fa e non c'è un sabato sera che passiamo insieme.

Tra non molto dovrebbe essere qui, per bere qualcosa insieme a noi. Non ci vediamo quasi mai, ha sempre da fare con gli amici, anche se ho sempre l'impressione che mi nasconda qualcosa. Ma mi accontento comunque di poter passare anche solo mezz'ora di tempo con lui questa sera.

La testa mi scoppia dai pensieri, fino a quando vedo Alice alzarsi di scatto dalla sedia.

《Che succede?》mi preoccupo.
《Quello è Ultimo》dice agitandosi 《è lui, finalmente l'abbiamo beccato Cami》
Giro lo sguardo verso l'entrata del bar e lo vedo anch'io, insieme ai suoi probabili amici. È davvero lui.

Comincio a turbarmi anch'io. Tutte le volte Ali è voluta venire qui, al Caffè del Parco, il bar di fiducia di Ultimo, con la speranza di poterlo incontrare. L'ho sempre presa in giro per la sua insistenza di poterlo vedere un giorno e invece eccolo qui, proprio davanti a noi.

《Ali, calmati e vai, ma senza essere troppo pesante, mi raccomando》gli ricordo, sperando che non faccia figuracce.
《Accompagnami però, devi farmi una foto con lui》dice prendendomi per mano.

Sta letteralmente tremando, mentre io non mi sono mai vergognata così tanto. Ho paura che Alice reagisca in modo imbarazzante.

Lui è sul bancone a parlare con la barista, che probabilmente conosce bene. Si accorge di noi. Alza gli occhiali e ci fa cenno con la mano, per salutarci.

《Ciao belle, tutto bene?》dice avvicinandosi di più.
Alice non riesce a far uscire una sola parola dalla sua bocca, alquanto strano da parte sua, per la grande abilità che ha nel chiacchierare.

《Come ti chiami?》chiede lui per scaldare la situazione.
《Alice》l'unica parola che riesce a dire.
《Bene Alice, ci facciamo una foto?》fa lui il primo passo.

Ali riesce solo ad annuire e abbracciarsi a lui. Prendo il telefono e scatto più foto, sperando che ce ne sia almeno una fatta bene. Gli porgo il telefono per fargliele vedere.

《Tu come ti chiami?》chiede riferendosi a me.
《Camilla》dico con un fil di voce.
Il cuore mi batte forte. È un'emozione unica quella che sto provando.
《Tu non la vuoi la foto?》mi domanda ridacchiando.
《Non esco molto bene nelle foto》 rispondo un po' imbarazzata.

Continua a ridere sotto i baffi, facendomi sentire sempre più impacciata.
《Perché ridi?》chiedo facendomi coraggio.
《È strano che non ti importa di avere una foto con me》spiega facendomi un sorriso 《siete sempre qui voi?》
《Quasi sempre》risponde Alice nella speranza di poterlo rivedere.

Alice si tranquillizza e trova il momento giusto per mostrargli le foto scattate al suo concerto allo stadio olimpico di Roma, dove c'ero anch'io.

La situazione sta diventando pesante. Sono quasi dieci minuti che siamo qui a disturbarlo, così decido di prendere le redini:《Ora dobbiamo andare, giusto Ali?》dico prendendola sottobraccio.
Il suo sguardo si rattrista, ma capisce che è la scelta giusta da fare e annuisce.
《Grazie mille, sei stato davvero gentile》dico allontanandomi pian piano.
《Grazie a voi, spero di rivedervi》

Raggiunge quei pochi passi distanti da noi per salutarci, abbracciando dolcemente Alice e lasciandomi due baci sulle guance. Rimango affascinata dal suo modo di fare. Non pensavo fosse così affettuoso con chi lo sostenesse.

Ci allontaniamo, dirigendoci verso il nostro tavolo e torniamo a sedere:
《È così bello》sussurra mentre continua a guardarlo.
《Sei rimasta muta tutto il tempo》rido io.
《È impossibile esprimersi a una bellezza del genere》
Non faccio altro che ridere. Alice è contenta e lo sono anch'io per lei.

È arrivato Lorenzo, che nota già da subito la presenza di Ultimo, chiedendogli una foto e infine salutarlo. Si dirige poi verso di noi.

Mi alzo per poterlo salutare e lasciargli un bacio sulle labbra e in quell'istante, il mio sguardo si incrocia con quello di Ultimo. Ho i brividi, mentre continua a fissarmi per qualche secondo, per poi distogliere lo sguardo e tornare a bere la sua birra con gli amici.

《Avete visto chi c'è?》chiede Lorenzo euforico.
Alice comincia a raccontargli tutto ciò che è appena successo qualche minuto fa, emozionata, al punto da non sembrarmi vero che non stia parlando di Manuel.

Continuo a sentirmi osservata, sperando che sia solo una mia impressione. Cerco di distogliere i mille impicci che ho in testa provando ad entrare nella conversazione, ma i nostri sguardi continuano ad incontrarsi e incontrarsi di nuovo...

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