isn't like in books

introduzione

Jimin non aveva molte preoccupazioni nella vita, anzi, se vogliamo dirla tutta, non ne aveva proprio nessuna. Era il solito ragazzo socievole, determinato a ottenere ciò che voleva, amico di tutti, divertente e solare, ma soprattutto era bellissimo, con i suoi occhi marroni, i suoi capelli neri, il suo corpo da modello.

Insomma, non aveva niente che gli mancasse: tutti a scuola lo amavano, ragazze e ragazzi cadevano ai suoi piedi per quanto fosse attraente.

Molte volte il suo miglior amico Taehyung fu costretto a fingere di essere il suo fidanzato per mandare via molti dei suoi "ammiratori", entrambi coscienti del fatto che il piccolo fosse già fidanzato con Jungkook, amico secolare di Jimin e membro della loro comitiva da anni.

Nessuno avrebbe comunque provato a contraddire il volere dei ragazzi e nonostante l'evidente bugia, il signorino Park se la scampava sempre.

Jimin era nato a Busan, in Corea del Sud, e aveva vissuto lì solamente 6 anni, costretto dal lavoro del padre a recarsi a Seoul, ma nonostante il poco tempo trascorso nella sua città natale, sentiva quella come la sua prima casa.

Era stato difficile per lui cambiare scuola, città, casa ma soprattutto il doversi staccare dal suo migliore amico Junkook, più piccolo di lui di solo un anno.

Fortuna volle che solo 3 anni dopo si sarebbe dovuto trasferire anche lui a Seoul per volere della madre; Jimin non poteva desiderare più di così, ormai avrebbe ritrovato Jungkook dopo aver incontrato Taehyung.

Il fidanzamento dei due non aveva per niente nuociuto al rapporto di tutti e tre, ma, contrariamente a quanto si sarebbero aspettati Jungkook e Taehyung, Jimin fu entusiasta della situazione e riuscì a goderseli entrambi anche meglio di prima.

Jimin lo invidiavano tutti: aveva soldi, bellezza, cervello, amici stupendi, il divertimento non mancava così come la sua famiglia era sempre stata al suo fianco, beh una vita perfetta agli occhi degli altri.

Ma a Jimin mancava solo una cosa, per lui introvabile; l'unico posto in cui pensava si potesse trovare davvero era nei libri, questa cosa che migliaia di volte aveva visto professare dai protagonisti.

Era un qualcosa di piccolo da pronunciare, inimmaginabile anche per lui, che era sempre più convinto fosse solo un illuso a crederci ancora.

L'amore vero. Quello che ti prende e ti fa battere forte il cuore. Quello che ti logora l'anima e ti fa uscire fuori dal binario.

Era davvero questo l'unico desiderio di Jimin, l'unica cosa che pensava gli mancasse, quella che lo distingueva dai personaggi perfetti dei mille libri letti.

Difficile da credere quando davanti si vede una persona che ha tutto a sua disposizione, però, agli occhi di Jimin, forse era quello l'unico motivo per lottare e per farne valere davvero la pena.

Trovare qualcuno che il cuore glielo facesse battere all'impazzata. Quell'amore bello da togliere il fiato, proprio come lui.