Nox Torch, 18 anni, Derry, Irlanda del Nord, Regno Unito.
Non è un ragazzo come gli altri, o meglio, all'apparenza è proprio ciò che sembra.
Nox non ha mai avuto troppe pretese nella sua vita, insomma, prendeva ciò che gli si dava, forse è per questo che non è mai stato completo.
Scopre il trauma da piccolo, con la morte di sua madre all'età di soli undici anni, e convive con la presenza tossica del padre, un umile pittore fallito al quale non importava la palese, ma allo stesso tempo così trasparente, esistenza del figlio. Non erano rare le volte in cui, dopo che quel fallito del proprio genitore riusciva a vendere qualche quadro di merda a qualcuno messo chiaramente peggio di lui, forse con la speranza di riuscire a rivenderlo ad un prezzo maggiore, avesse sentito dei rumori intimi, ancora nascosti per lui, che infante, poggiava l'orecchio alla porta dello studio per cercare di capire.
Non durò molto, comunque. Quando cresci in certi ambienti, la tua mente ci mette poco a sentirsi a proprio agio.
Era ormai ovvio, a quel punto: l'amato papà buttava i soldi in puttane. Puttane nere, asiatiche, americane, raramente decideva di spalancare le cosce di qualche europea, forse per non macchiare il proprio patriottismo.
Non che gliene fottesse qualcosa, a Nox. Ovviamente no.
O meglio, non più.
Una volta cresciuto e sperimentato la sofferenza nel guardare il padre cercare di attentare alla propria vita più e più volte, in modi sempre diversi, e nel pensiero ormai affogato della madre, morta suicida anche lei, ed a quel punto anche la fame data da un genitore menefreghista, o forse troppo depresso per poter anche solo pensare al proprio figlio dall'altra parte della stanza, aveva deciso di iniziare a guadagnare da sé.
Non che fosse fiero di spacciare, sia chiaro, ma cazzo, come avrebbe fatto a sopravvivere in quel fottuto modo?
Okay, forse poteva trovare qualche lavoretto.
Ma ammettiamolo, aveva la fedina più sporca del culo delle puttane, chi cazzo avrebbe mai preso a lavorare qualcuno come lui?
Nessuno. Risposta esatta.
Comunque, mai era cascato nella trappola delle droghe pesanti, ci tengo a precisarlo. Certo, le canne, quelle erano forse l'unico punto certo nella vita di Nox, insieme alla musica.
La musica era l'unico filo conduttore che ancora aveva con la propria madre, esprimere a parole ciò che non riusciva a dire neanche a sé stesso, davanti a quel dannato specchio rotto, che però uscivano quando la penna toccava il foglio bianco, e davano vita a pezzi stracciati di una vita ancora più rovinata.
E si esibisce, davvero, in qualche locale notturno, assieme a gente messa forse ancora peggio di lui, e lì si sente capito, finalmente libero quando la voce finisce e rimane solo lui, nel buio sul proprio skate quasi rotto, con una canna in mano e la testa nell'altra.Segni particolari: Piercing al sopracciglio sinistro, alla lingua, al labbro sinistro, capezzolo destro, cappella. Oh sì, quella del cazzo. Pensavate davvero fossi una persona fine? Non fatemi ridere.
Curiosità: Ha origine ispaniche materne, per questo è scuro di pelle.
Soffre di insonnia da quando la madre è morta, iniziando a dormire un'ora in meno ogni mese, fino a stabilirsi all'esatto insieme di 2:47 a notte.
Tiene sempre sulla bocca una bandana, poiché ha il continuo vizio di far sanguinare le parti più "innocue" del proprio corpo, come le labbra, le dita e la lingua, decidendo quindi di coprirle.
È stato in galera per un totale di 11 volte.
Nonostante la sua pessima condotta, non è mai stato bocciato alle superiori, ed è attualmente in quinto anno. Forse perché si scopa la preside? Può darsi.
Ha un cazzo enorme. (does this count as a curiosity or...)
Canta principalmente rap, variando anche con il rock.
Bestemmia spesso, ma crede in Dio. Chi ha detto che per credere in Dio bisogna per forza amarlo?
Ha un grave problema con l'orientamento: di fatti cade spessissimo, anche sul nulla.
Va sullo skate da tutta la vita. È il suo unico mezzo da sempre.
Eh sì, lo ammetto. È un fottuto pezzo di merda a scuola. Azzardo a definirlo bullo? Oh, proprio per un cazzo. Brutto infame.
Non si è mai dato un orientamento sessuale. Non perché sia un attivista, ma perché non glien'è mai fregato un emerito cazzo. Dove ficco ficco. (na: non voglio essere una rompicoglioni, ma mi scazzo quando affibiano etichette sotto questo punto di vista a Nox, per cui don't do it, please, I beg.)Seems like we have reached the end, finally.
Per cui sì, il mio nome è dovuto a lui, il mio amore più grande.
Il mio alter ego, ho coltivato le ore su questo progetto, ogni singola briciola di immaginazione ed idee è stata investita su di lui, colui che è veramente l'altra mia faccia della medaglia.
Ho un legame affettivo con questo personaggio veramente assurdo e sì, l'immagine di copertina è il suo cosplay.
Sì ancora, sono io.
Hope y'all enjoyed, love you all. Almost.
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nox's OCs
General Fictionraccolta - quasi - completa della mia enorme raccolta di OCs.