Prologo.

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Flashback

"P-Piccola mia guardami.." la voce di mia madre era quasi un sussurro, l'avevo presa tra le mie braccia continuando a singhiozzare, le mie mani ricoperte di sangue le stavano accarezzando dolcemente il viso impastandola dirosso.

Abbassai lo sguardo verso di lei e lo fissai sui suoi occhi spenti.

I giorni precedenti erano stati un vero strazio, parlava spesso al cellulare e quando mi vedeva chiudeva subito la chiamata come non fosse successo nulla e mi rivolgeva un sorriso forzato, quasi come se non riuscisse a sorridere, gli occhi solitamente lucidi, invece erano quasi neri, pieni di paura, come se sapesse che da li a poco sarebbe successo qualcosa, qualcosa di veramente brutto e letale.

che tu mi abbia nascosto qualcosa?

Sapevi che ti avrebbero fatto del male?
Chi e perché ?
Le lacrime continuavano a bagnarmi insistentemente le guance e il suo viso divenuto pallido era contornato da grossi lividi neri
Prima di spararle l'avranno sicuramente picchiata.
Strinsi le mani in due pugni
"Qualsiasi cosa succeda piccola mia ricordati che ti amo tanto e che l'ho fatto per te, sta attenta per favore.." nonostante la voce di mia madre fosse flebile potevo notare la preoccupazione nelle sue parole
Attenta a cosa? ..

I miei singhiozzi si fecero sempre più pesanti quando gli occhi di mia madre si chiusero per sempre... non sarebbe più tornata indietro, non avrei più riavuto la mia mamma..

Fine flashback

Tossii ancora una volta a causa del troppo pianto, mi buttai sul letto e nascosi la testa tra le calde coperte continuando a singhiozzare rumorosamente.
Aprii gli occhi di scatto e scesi dal letto barcollante ancora stordita, mi diressi a passi svelti verso il bagno.
Guardai la mia immagine riflessa allo specchio per un secondo, i capelli castani erano spenti e spettinati, il viso era pallido e bagnato e gli occhi erano rossi e gonfi
feci un sospiro per prendere coraggio e cercai quello che mi serviva nel cassetto.
Chiusi istintivamente gli occhi al contatto con l'oggetto con la mia pelle biancastra, feci pressione sul braccio e non mi fermai fino a quando non sentii il sangue uscire, feci un altro taglio mentre la testa iniziava a girare
posai la lametta fatta di sangue sul lavandino e mi poggiai a esso evitando di cadere.
Chiusi gli occhi per qualche minuto fino a quando la testa non smise di girare.
Sospirai distrutta e mi buttai a terra
Mia madre se n'era andata da qualche anno, ma gli incubi lo facevano sembrare un ricordo presente, probabilmente un ricordo che mi avrebbe perseguitata per tutta la vita.
Vedere la propria madre spegnersi davanti a voi è una cosa che segna il resto della vita,una di quelle cose che nessuno potrebbe mai pensare e infondo vedere in quali condizioni si è ridotta la persona che vi ha dato la vita, la vostra unica linea guida,la persona che vi ha fatto diventare ciò che siete adesso, l'unica persona di cui effettivamente vi importa in questo mondo privo di amore e privo di qualsiasi valore.
La mia vita stava cadendo in frantumi, dopo la morte di mia madre la polizia era sopraggiunta sul luogo e con loro gli assistenti sociali che mi portarono via dalle braccia dell'unica persona che mi abbia veramente amata, e mi sento così in colpa di non essere stata la figlia perfetta, di non averle mai dato motivo di essere orgogliosa di me, ma lei nonostante tutto mi diceva che mi voleva bene, mi ripeteva che era fiera di me...
Un piccolo sorriso mi spuntò sulle labbra solo al pensiero di me e mia madre, un sorriso nostalgico. Mi mancava come l'aria.
Avete presente quel momento in ci sembra andare tutto a puttane? quel momento in cui credete di non riuscire più a vivere? e sentite mai il bisogno di avere qualcuno al vostro fianco perché avete paura di non farcela? Quel qualcuno che magari non fa ancora parte della vostra vita, ma ne avete costantemente bisogno soprattutto quando si sente quel vuoto nel petto che sembra quasi difficile da colmare, un vuoto che piano piano sembra lacerarsi sempre più, quasi come una ferita mai chiusa, sempre pronta ad aprirsi sempre più.
La sensazione che tutto ciò che state facendo sembra non contare nulla ormai, sentire che le persone che sono accanto a voi piano piano si stanno allontanando sempre più da voi per dar spazio a qualcosa di più grande di voi stessi.


SPAZIO AUTRICE:

inizio con il dirvi che anche se è solo l'inizio per scrivere questo capitolo ci ho messo veramente tanto tempo e soprattutto tanto sentimento.

All'inizio volevo partire con il solito inizio felice, ma non mi è sembrato il caso.

Beh e niente spero possa piacervi, ditemi cosa ne pensate e se c'è qualcosa che secondo voi si dovrebbe cambiare, sono sempre pronta a migliorare.

detto questo un bacio <3

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