Come descrivere la sensazione di svegliarsi al mattino.
Come raccontare il vuoto che tutto colma non appena le palpebre s'aprono.
Realizzare che non era reale.
Come raccontare la mestizia che cade nel mondo non appena la testa si alza.
Come raccontare la vicinanza ad un possibile incontro vincolato da quella lontananza infinita.
Quella lontananza tra me e quella stessa anima, che si sveglia al mattino:
È felice. Non sa cosa significa provare nostalgia. Realizzare che non era reale è sollievo. Ha sognato un mostro. Quanta invidia che provo per quell'incubo. Ora quell'anima può rilassarsi, l'aspetta la gioia di vivere.
Passa molto tempo.
L'invidia permane. Che imbarazzo.
La coscienza:
« Ancora quell'anima stai a pensare? Ma non ti vergogni? nemmeno più ti ricorderà! »
Il desiderio:
« Mi domando come sarebbe rincontrarsi. »
« Mi domando come sarebbe rivelare il mio cuore alla persona che amo... »
Quanto coraggio. Il costo della sincerità e la gratuità dell'imbarazzo. Un stella di fierezza, in un universo di vergogna, quanta vicinanza e quanta distanza in un solo attimo. Quanta felicità. E quanta paura.
« Oh come sarebbe dirglielo, potrebbe ridere e deridermi, smetteremmo di essere quel poco che adesso siamo. Distruggerei tutto. Perfortuna che non l'ho ancora fatto. Anche se mi piacerebbe. Basterebbe un abbraccio. No, non basterebbe. Non basterebbe mai. Forse mi basterebbe la libertà di abbracciarla quando voglio. Mi accontenterei. »
Passa molto tempo.
Per provare questa sensazione, immaginate che sulla fine di una strada infinita di pochi metri ci sia l'amore della vostra vita:
È felice ma non vi guarda, allora voi urlate il suo nome per farlo voltare ma, come vi ho detto, il suono non lo raggiungerà mai in quanto la
na amata è così vicina, ma non riuscite a raggiungerla e vi disperate, perché quella strada così corta, così breve, è infinita.Il vostro amore, la vostra felicità è così vicina, allungate le braccia ma non riuscite a toccarla, e vi disperate, piangete ma le vostre lacrime non verranno ascoltate, e staranno insieme a voi, saranno la vostra unica sincera compagnia. Allora guarderete la persona che amate, è spensierata e non vi guarda, non vi ha neppure notato. E più la guarderete e più vi innamorerete e più vi innamorerete e ancor più vi struggerete.
Così passeranno anni in cui, nel frattempo, avrete provato a cercare altre strade che vi potessero congiungere ad altre situazioni, ma ovunque andrete, quella persona sarà sempre là, felice e allegra, non pensa a voi, ne vive tranquillamente senza, quasi non ne ha ricordo nemmeno. Cercherete di non guardarla per non ricordarvi di quanto l'amate.
Quanto eravate felici quando, tanto tempo fa, quando la vita, o forse la contingenza, mise i vostri corpi nello stesso parco, e i vostri occhi si guardavano…
Prima che le faccende della vita distaccano gradualmente le persone, prima, prima, prima che le giornate giocano a correre, tra l'imbarazzo d'una chiamata mai fatta e il chissà dall'altra parte del telefono, quella strada che vi separava non c'era.
Ma ora quella strada c'è, e vi separa.
O meglio, separa voi da quella persona, ma quella persona, felicemente, da voi non ha alcun vincolo di separazione perché non ha nemmeno nessun vincolo di legame.

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Amorecondanna
Historia CortaImmedesimati in situazioni assurde ma reali per comprendere come mai i "amorecondannati" nascondono il loro "amorecondanna" alla persona che amano. Chissà, potresti anche tu essere uno di loro...