introduzione

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Ero lì, su quel ponte infinito di delusioni, gente che camminavano non mancavano mai, quelle coppiette con le mani incrociate che parlavano felicemente.

La sera di quel 21 novembre era fredda e gelida, le mie labbre erano incollate tra di loro, i nervi delle mie mani si ghiacciavano pian piano mentre io, seduta su quella panchina fredda, guardavo la luna, quella luna che non mi deludeva mai, che rimaneva lì al suo posto come legata da un burattinaio da uno di quei fili che ci giocava: di giorno la alzava e la metteva nella sua grande mano mentre quando calava il tramonto la ributtava giù in quel cielo blu scuro.

In quel cielo era la regina, regnava in quel facendo una grossa luce dicendo:" guardami, sono qui, sono ritornata come ogni sera e ogni notte" sì, era quello l'effetto che mi faceva.

Lei è la mia migliore amica, ogni sera potevo andare in qualsiasi posto e sapevo che sopra di me c'era lei, sapeva ascoltare ma non sapeva criticare.

Quella sera sarebbe stata la sera che mi avrebbe cambiata, me lo sentivo già dall'inizio, da prima che misi il mio piede sinistro su quel ponte.

Quello che mi sarebbe successo e come non lo sapevo, ho sperato di non pensarlo per aver paura di rovinare tutto, per paura di non accettarlo.

Il mio stomaco iniziava a brontolare come farfalle nello stomaco, i miei occhi erano concentrati a osservare la luna aspettando un segnale o una luce in più da essa.

Tutto quel pensare mi fece disperdermi, mi fece ricordare cose che non dovrei ancora ricordare e che ritenevo cancellate, disperde nel nulla con nessun senso, invece, eccole con la loro potenza che avevano in quei giorni che furono i protagonisti di quei orribili momenti ma ora così forti che mi fecero cadere a terra, svenuta.

Ero lì, per terra, nella gelida superficie, sdraiata, il mio corpo si era affidato al terreno, senza sensi, senza una ragione, senza niente, persino senza quel senza che accompagna l'elenco.

Nessuno si preoccupò, nessuno mi degnò di uno singolo e minisculo sguardo, nessuno si degnò di aiutarmi o di chiamare un'ambulanza, nessuno.

Ma, stranamente, il giorno successivo, mi trovai in un posto diverso da quello in cui mi ero lasciata, sconosciuto dalla mia memoria, quel che sembrava un giorno era solo un sogno, un sogno che avrebbe dato inizio alla trasformazione.

Ditemi cosa ne pensate dall'inizio, per favore!

crowy ||Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora