L'INCONTRO

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La guerra contro Gea si è conclusa da pochi mesi, l'Olimpo è salvo, i ragazzi di Nuova Roma sono tornati al Campo Jupiter e Annabeth, Percy e Nico hanno
ricominciato la loro vita al campo Mezzosangue.
Era un caldo giorno di luglio , Nico stava riposando all'ombra del pino che una volta era Talia, quando un grugnito famelico squarciò l'aria. Il figlio di Ade scattò in
piedi con estrema facilità ed estrasse la sua spada. Vide delle macchie scure che si muovevano ai piedi della collina. Nico cominciò a scenderela incespicando varie
volte. C'era una ragazza, un po' più alta di lui con lunghi capelli neri che le ricadevano sulle spalle, indossava un giaccone argentato completamente lacero e dei
jeans conumati dal tempo. Saltava da un albero all'altro scagliando frecce ,anchesse d'argento, contro due ciclopi enormi, molto più grandi di quelli con cui Nico
aveva combattuto. La ragazza stava per scagliare tre frecce a un ciclope, ma non aveva visto l'altro che l'aveva presa per la vita e scaraventata al suolo con un
schianto pazzesco che la mandò fuori gioco. Fu in quel momento che Nico entrò in azione, le si parò davanti a mo' di scudo umano e cominciò a lanciare fendenti
contro quei brutti ceffi, ma non era facile. Un ciclope tentò di scaraventarlo contro un masso ma lui fu più svelto e con un saltò gli atterrò sulla testa e gli conficcò
la spada nel collo e percorse tutta la schiena procurando al mostro una ferita enorme e questo si dissolse in polvere nera."Fuori uno, ora tocca a te brutto ceffo!"
gridò il figlio di Ade ormai esausto. Con i suoi poteri Nico aprì uno squarcio che inghiottì l'ultimo ciclope e lo mandò direttamente del Tartaro.
Ansimando il ragazzo si precipitò a vedere come stava la ragazza che aveva ripreso un poco la conoscenza. A Nico venne un tuffo al cuore.

"Come ti chiami?" chiese il figlio di Ade seriamente preoccupato.

"Il mio nome è... Bianca Di Angelo" poi svenne di nuovo.

il ritorno di una sorellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora