Brillano come il sole, ma non illuminano la volta celeste.
Visto da qui, tutto sembra la diversità che c'è in ognuno di noi, ora dopo ora.
Visto da fuori, mi sembra uno sconfinato buco senza senso.
Non voglio avere il sogno di poter catturare un angolo di cielo, né sprecherò gli infiniti pochi minuti che ancora mi restano per respirare.
Continuo ad amare, in ogni caso, quelle sfumature di colore con le quali al mattino si dipinge. L'universo sopra la mia testa. Allungo le dita per provare a toccarlo, ma so di per certo che non potrò mai prendere ciò che è più grande di me, di tutto ciò che esiste e mi circonda.
Non posso che accontentarmi di una piccola fotografia che in sé ne racchiude solo un colore. Una piccola fotografia ma grande come lui. Tutto il nero ne ricopre la lucida superficie. Le stelle lontane che sembrano ancora riportarmi a casa, come una bambina.
Ricordo che ne ho fotografato solo un angolo, di quell'universo, ma nella mia mente, immagino che chi non conosce quello che ho fotografato io, possa pensare sia un angolo differente.
Ognuno potrà pensare una cosa differente.
Mettendo assieme le tessere, come in un puzzle, in quest'unica piccola fotografia, si racchiude tutto un universo.
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L'universo, la sua immensità
Short StoryEd è solo in un attimo in cui, guardando il cielo, ci si rende conto di essere solo una piccola parte di un'infinita e dolce realtà.