[Pioggia]Oikawa Tooru

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(T/N)  era disperata. Camminava su e giù davanti alla porta dell'Aoba Johsai, lisciandosi di continuo la gonna con le mani. Pioveva , eccome se pioveva. Di tanto in tanto sentiva qualche tuono decisamente poco rassicurante.
"Maledetta me, perché diavolo non ho portato l'ombrello ?!" Si chiedeva tra sé e sé, sperando in un qualunque ragazzo di buon cuore che le desse un passaggio. Aveva chiamato sua madre per farsi venire a prendere, ma lei non si poteva muovere dal lavoro. Come se non bastasse, tutte le linee dei bus erano bloccate a causa delle strade troppo pericolose. Il problema non era la pioggia in sé, infatti se casa sua fosse stata a solo qualche minuto di distanza sarebbe andata tranquillamente a piedi, ma il suo appartamento era a quaranta minuti dalla scuola. Le opzioni erano quindi tre: aspettare che spiovesse, pregare per qualche miracolo oppure buttarsi sotto la cascata d'acqua prendendosi un bel malanno. (T/N) sospirò. Ormai la terza opzione sembrava quella più attuabile, visto che aspettava che spiovesse da circa mezz'ora. La ragazza si sistemò la sciarpa grigia e si chiuse bene il cappotto, sfortunatamente non impermeabile. Era pronta al peggio. Con la musica nelle orecchie (che ormai suonava ininterrottamente la canzone 'sunny' di Bobby Hebb, forse cercando di invogliare il sole a uscire) la ragazza cominciò quindi la sua pazza corsa sul marciapiede. "Perché diavolo non sono andata a casa di Iwaizumi come mi aveva proposto, cavolo!" Si ritrovò a pensare, mentre scrutava con i grandi occhi (C/O) il terreno, cercando di schivare tutte le pozzanghere ormai formatesi su di esso. Di colpo un fulmine azzurro squarciò il cielo, facendo sobbalzare la ragazza che cadde rovinosamente sulla dura pietra del marciapiede. Ormai zuppa d'acqua si rialzò a fatica, maledicendo le scarpe della divisa, fin troppo scomode. Recuperò poi lo zaino e il borsone con il materiale sportivo, trascinandoseli fino alla prima fermata del bus, dove c'era un minimo di riparo dal "diluvio universale". La ragazza starnutì, per poi iniziare un'estenuante ricerca nella tasca della giacca per un fazzoletto. "No, questo è uno scontrino .. atciú!"
(T/N) tirò su con il naso.
"Carta delle caramelle ... oh un burrocacao!" Esclamò felice, stappando lo stick pronto per essere passato sulle sue labbra screpolate. La ragazza si fermò però di colpo, guardando schifata il colore giallognolo-marroncino del contenuto.
"Meglio di no .." Pensò, per poi riprendere la sua ricerca.
"Cosa? E questo cos'è? Un tampax? Ma che .." La ragazza rimase un attimo paralizzata a guardare la sua mano. "Devo assolutamente pulire questa giacca, ho capito." Pensò lei, stupita (e anche un po 'schifata) da se stessa.      "ECCO! "Esclamò poi felice, tirando fuori un fazzoletto usato con un ironman disegnato sopra. (T/N) rimase un attimo a guardarlo, per poi fare spallucce e soffiarsi il naso, diventato ormai rosso.
"Non ci metterei  mai le mani là dentro, (T/N)-chan! Sono un buco nero quelle tasche, vero !? Ci sono gli alieni? Ti prego (T/N)-chan, dimmi di sì! Voglio vedere un alieno!" disse una voce maschile, abbastanza acuta, che la ragazza conosceva troppo bene. Alzò lo sguardo, ritrovandosi davanti il bel viso del neopatentato Oikawa Tooru, nonchè capitano della squadra di pallavolo maschile della scuola. (T/N) sbatté le palpebre. Era comodamente seduto al volante della sua auto nera, mentre parlava dal finestrino aperto in cui entrava qualche goccia d'acqua. (T/N) avvampò di colpo rendendosi conto della figuraccia fatta con il ragazzo più popolare della scuola, nonché unica persona che lei faticasse a sopportare.
"Gli alieni c'è li hai tu nel cervello, Shittykawa. E almeno fossero intelligenti ti potrebbero dare una mano, ma visto come sei .." Disse la ragazza, puntando il suo indice verso il ragazzo dagli occhi castani.
"Uh? Sei cattiva, (T/N)-chan! Comunque, cosa ci fai qua, sotto la pioggia?" Chiese lui, girando un po 'la testa di lato.
"Guarda avevo voglia di correre un po 'sotto la pioggia, sai, saltare nelle pozzanghere e prendermi un raffreddore magari, non è ovvio?" Chiese la ragazza con un tono fin troppo ironico e indicando i vestiti sporchi di fango a causa della caduta di poco prima.
"Uh? E allora perché lo fai in divisa? Non sarebbe meglio con un impermeabile? E poi perché ti vuoi ammalare? " Chiese lui, facendo il finto tonto. (T/N) sbatté le palpebre scioccata, per poi massaggiarsi le tempie con una mano.
" Ma con chi ho a che fare .. " "Comunque, (T/N)-chan, visto che sono un gentiluomo non posso lasciare questa tenera donzella con questo tempaccio! "Disse il ragazzo, facendo un sorriso per poi sporgersi per aprirle la portiera. (T/N) lo scrutò un po' scettica.
"Preferisco inzupparmi che salire in macchina con te." disse la ragazza:" E poi non mi fido della tua guida" Aggiunse, socchiudendo gli occhi.
"Sei cattiva, (T/N)-chan! Proprio come Iwa-chan! Ti fa un brutto effetto quel ragazzo!" Disse lui, facendo il finto offeso e incrociando le braccia. (T/N) lo guardò un'ultima volta, per poi chiudere la portiera.
"A domani, Trashykawa. "Disse lei, facendogli un cenno con la mano e riprendendo la sua camminata sotto la pioggia che si era ancora intensificata." Andiamo, (T/N)-chan. Sali in macchina, ti prenderai un raffreddore così! " Esclamò lui, seguendola con l'auto.
"Ti ho detto di no." Sbottò lei, cercando di coprirsi il più possibile il collo. Stava gelando. Camminò ancora qualche minuto, ma poi Oikawa ricominciò a parlare:" (T/N)-chaaaaaaaaan ti pregooooo! "Cominciò lui." Se non sali mi offendo!"
"Offenditi." ribatté lei.
Oikawa le lanciò un'occhiata divertita. Voleva giocare? Allora avrebbe giocato.
"(T/N)-chan? (T/N)-chan? Secondo te gli alieni esistono? Ma, ma (T/N)-chan? Secondo te come sono? Secondo me verdi, grandi e con un cervello più grande del corpo. Ne, (T/N)-chan. Perché gli alieni non si vogliono far vedere secondo te? E poi, (T/N)-chan, perché usano dei dischi volanti come mezzo di trasporto? Sono strani vero, vero? (T/N)-chan, ma dove vivono gli alieni secondo te? Ma (T/N)-chan,  secondo te gli alieni come fanno fi ... "
"ZITTO! OK ENTRO IN MACCHINA MA TI PREGO, TI PREGO, CHIUDI QUELLA BOCCA! " Urlò la ragazza, ormai arrivata al limite. Oikawa fece un sorrisetto soddisfatto, per poi aprirle la portiera. Lei entrò nella vettura un po' titubante. Appena chiuse la portiera, Oikawa partì immediatamente , facendo sobbalzare (T/N), che fece un verso alquanto acuto.
"Ma chi ti ha dato la patente, cretino!" Esclamò lei, rossa dalla rabbia e anche dall'imbarazzo. Lui ridacchiò. (T/N) sbuffò, per poi mettersi a guardare fuori dal finestrino. Dopo poco Oikawa ricominciò a parlare, portando piano piano (T/N) all'esasperazione.
"...ed è così che gli alieni fanno figli, secondo me. Ha senso vero?" chiese lui, dopo una spiegazione interminabile. (T/N) si girò verso il ragazzo,  che intanto aveva fermato l'auto davanti alla casa della ragazza.
"Giuro, Oikawa. Se dici ancora una volta la parola alieno ti faccio fuori." Disse, con un fil di voce.
"Ali .. AHIA, (T/N)-chan! Mi hai fatto male! E non avevo neanche finito di parlare!" Esclamò lui, dopo aver ricevuto un pugno in pancia. "Così impari." Disse lei. (T/N) rimase ferma sul sedile, non rendendosi con del ragazzo che la fissava con sguardo interrogativo.
"Devo farlo entrare? Magari per ringraziarlo del passaggio .. Ho ancora un pezzo di torta? Cosa faccio?" Borbottava a bassa voce la ragazza.
"Torta?! Hai della torta?! ANDIAMO!" Urlò lui.  "Uh, si, ma aspe-OIKAWA FERMO!" Disse (T/N) inseguendo il ragazzo che si era già precipitato davanti alla porta del condominio. La ragazza lo raggiunse di corsa (rischiando più di una volta di scivolare sul pavimento bagnato) e lo guardò.
"Vedilo come un ringraziamento per il passaggio." Disse lei a bassa voce, per poi aprire la porta e condurlo nell'appartamento. Appena i due entrarono Oikawa si precipitò al frigorifero, dove trovò un grande pezzo di torta. Lui la guardò sognante, recuperando a tentoni un cucchiaio dal cassetto. (T/N) lo guardò divertita. Non era la prima volta che il brunetto andava a casa sua, e ogni volta Oikawa finiva completamente tutto il cibo nel suo frigo. "Arrivo subito, vado a cambiarmi." Disse la ragazza. Appena ritornò (T/N) si sedette sul divano, accendendo alla tv.
"Ci gwardiamo un filmw?" Chiese Oikawa con la bocca piena di torta. "
"Va bene. Ma scegli tu, non ho voglia di fare zapping. "Disse lei passando dal telecomando al ragazzo, che lo prese al volo. (T/N) si perse un attimo a guardare il viso di Oikawa. Snello, pulito. Con grandi occhi castani e i capelli (abbastanza disordinati) che gli circondavano il volto. La bocca sottile era ora circondata da briciole di torta. La ragazza ridacchiò tra sé e sè. Non c'è niente da dire, Oikawa era unico, unico e inimitabile. Nonostante fosse un rompiscatole di prima categoria, un egocentrico e anche un pessimo guidatore, (T/N) si divertiva a stare con lui e a prenderlo in giro, anche se non l'avrebbe mai ammesso. Si conoscevano da ormai tre anni, da quando era diventata manager della squadra di pallavolo, ma non erano mai stati troppo uniti fino a quell'ultimo anno.
"(T/N)-chan, so di essere bellissimo, ma ho scelto il film, quindi cominciamo a guardare! " Disse lui, ridendo. Lei arrossì mormorandogli un qualche insulto.
"E poi (T/N)-chan, tu sei molto più bella di me." sussurrò lui. (T/N) gli diede un pugno giocoso sul braccio, mentre sentiva le guance farsi più calde. Oikawa rise, per poi catturare con un braccio la ragazza, facendola avvicinare a lui. Lei rimase un attimo stupita, ma poi appoggiò la testa sulla spalla dell'alzatore. "Forse 'pensò (T/N)' Trashykawa non è poi così male."


Ciao a tutti! Mi sono divertita troppo a scrivere questa one-shot! Che poi l'ho scritta alle due di notte e quindi l'ho dovuta correggere 3-4 volte prima di pubblicarla.  Comunque, se trovate qualche errore di battitura o avete consigli su come migliorare la mia scrittura li accento volentieri! Grazie mille e alla prossima one-shot!

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