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Avete presente quella sensazione che succede quando vedi la persona che di piace?
La sensazione delle farfalle nello stomaco, le ali dietro la schiena che ti permettono di volare e il sorriso sincero che ti esce sulla bocca quando lo pensi?
sinceramente, non credo di essermi mai davvero innamorata, per questo spero tanto che un giorno quella sensazione si avveri.
sono sempre stata cresciuta tra le regole di una famiglia scorbutica, non mi è mai stato concesso "innamorarmi", se solo ci avessi provato mio padre mi avrebbe sbattuto fuori di casa.
nonostante ciò, ho una cotta per un ragazzo da quando ne ho memoria, stiles stilinski, uno strano ragazzo che abita nella casa affianco alla mia.
quello strano ragazzo mi ha molto aiutata a superare delle divergenze con la mia famiglia.
ora penserete "com'è possibile che un ragazzo paranoico, che prende delle pillole per concentrarsi e che ha solo un amico ti abbia aiutata" beh, in realtà nemmeno lui sa di avermi aiutata a passare certi traumi, come credo di aver già detto, mio padre è sempre stato un tipo violento, a differenza del signor stilinski che è sempre stato dolce e comprensivo verso il figlio, lui non mi ha mai degnata di un abbraccio.
strano da dire, ma reputavo il signor stilinski come un eroe, anche se per me effettivamente non aveva mai fatto nulla, conosceva solo il mio nome e cognome, ma non è questo il punto.
stavamo parlando di come stiles mi aiutò a far fermare i miei attacchi di panico, in realtà, il solo vederlo dalla finestra mi calmava, quando mio padre aveva delle crisi, mi chiudevo sempre in stanza ad osservare quel nasino all'insù e quei occhi color Nutella con delle piccole stelle dorate che li facevano sembrare occhi da protagonista di un anime.
i miei genitori odiavano la famiglia stilinski, dicevano che io avrei anche potuto morire sola, l'importante è che non mi avvicinavo a quei mostri di vicini, non ho mai capito il perché di tanto odio nei loro confronti, mi raccontavano sempre che la morte della signora stilinski era causa del marito, dicevano che era una pazza psicopatica che andava rinchiusa a hecenhouse, uno strano manicomio.
in realtà, io e mio fratello ammiravamo molto quella donna, quando i nostri genitori ci lasciavano soli a casa, Claudia veniva a farci visita per portarci nel suo giardino, amava coltivare fiori e da lei anche io appresi questa passione.
approposito di mio fratello, io e lui siamo sempre stati molto legati, purtroppo con una famiglia come la nostra, ci siamo sempre aggrappati l'uno all'altro per sopravvivere, e con sopravvivere s'intende proprio sopravvivere, se non ci fossimo sempre supportati a quest'ora saremmo morti per cause benevoli a nostro padre.
oltre a questo, non mi sarei mai aspettata che la sera precedente del primo giorno di scuola, ci fossero dei ladri in giro.
ladri, pff, ho affrontato di peggio, provate voi a calmare un padre ubriaco con scatti di ira.
impugnai una mazza e uscii fuori nel giardino, beh, quello che vidi fu del tutto inaspettato.
stiles stilinski e, se non erro, Scott mcall stavano parlando beatamente e molto energicamente fuori da casa stilinski.
sinceramente, avrei preferito i ladri.
abbassai la mazza è proferii parola
"siete per caso impazziti? vi sembra normale parlare così vivacemente alle tre di notte?" corrugai la fronte, non sapevo se essere arrabbiata, stupita o non so cosa.
"lily! come va? ti vedo bene!" la provola iniziò a blaterare cose di questo tipo mentre l'amico ridacchiava nervoso.
"stiles, non evitare il discorso" smise di parlare e sospirò
"se te lo dico, devi giurare che non lo dirai a mio padre"
"che sei vergine? tranquillo lo sa già anche lui"
"cosa? no!" risi vedendo la sua strana faccia nervosa mista a schifata
"sto scherzando, dai che succede alle tre di notte di così importante da fare tutto questo rumore?"
"okay vedi, c'è un cadavere, diviso a metà, nel bosco, e stiamo andando a cercarlo"
"lui lo vuole cercare, io sono con lui solo per non farlo arrestare" per la prima volta da quando li aveva incontrati, il moro parlò, a quanto pare non era entusiasta della sgradevole situazione.
"quindi voi vorreste trovare un cadavere? e una volta trovato che farete? tuo padre ti ucciderà se scoprirà che sei andato a cercarlo, di sicuro non potete chiamare lui, e per di più se ci fosse ancora l'assassino in giro, e poi aspetta hai detto che è diviso a metà? sei pazzo per caso?" spalancai gli occhi, stavo sparando cose mentre i due mi osservavano, erano abbastanza inquietanti in quel momento.
"gliel'ho detto anche io quando è venuto sotto casa mia a prendermi!" rispose Scott mentre l'altro elaborava.
"verrai con noi" mi propose stiles
"sei sordo per caso? ti ho appena chiamato pazzo, secondo te giro con un pazzo e il suo migliore amico, in piena notte, in cerca di un cadavere che non sappiamo nemmeno come sia fatto nel bosco?"
"o vieni o ti prendo in braccio e ti porto, anche perché la mia non era una domanda.
" non saresti capace di prendermi in braccio. " lo sfidai con lo sguardo.

" fammi scendere sottospecie di verme parlante "
"come siamo dolci, siamo quasi arrivati alla jeep sacco di patate, ora ti metto giù" mi lasciò scendere delicatamente poggiando le mani sui miei fianchi per pochi secondi
"io ti avevo avvertito, sali"
"ma sono in pigiama" stava seriamente sfidando la mia pazienza questo ragazzo
"non sembra un pigiama, nessuno se ne accorgerà, visto che nessuno ci vedrà, sali patata"
"ci sarai tu una patata" stavo seriamente iniziando ad odiarlo...

"stiles, stiles, stiles! rallenta razza di paguro"
"volete stare zitti? ci sentiranno i poli-state giù!" feci abbassare entrambi vedendo le luci che le torcie dei poliziotti emanavano.
"siamo sulla strada giusta"  certo che stiles era davvero testardo a volte..

"stiles lily rallentate"  per fortuna non gli diedimo ascolto e continuiamo a camminare per le nostre, visto che un ragazzo ci trovò e fece arrivare il signor stilinski
"quindi tu ascolti le mie chiamate"
"si, cioè no, non quelle noiose" fece un sorriso sghembo grattandosi la nuca, patetico.
"si ma non abbiamo ascoltato le sue chiamate signor stilinski"
"allora che ci fate qua nel bel mezzo della notte con un cadavere in giro?"
"c'è un cadavere in giro? stiles tu lo sapevi?" gli feci segno di stare al gioco
"un cadavere? noi non-" prima che potesse rovinare tutto lo fermai parlandogli di sopra
"noi non sapevamo nulla, eravamo nel bosco per un appuntamento, io e suo figlio ci frequentiamo!" sorrisi convincente, o almeno sperai di sembrarlo
"voi due stavate camminando nel bosco per un appuntamento?" alzò un sopracciglio, beh non aveva tutti i torti, nessun'adolescente sano di mente avrebbe potuto pensare di avere un appuntamento nel bosco, soprattutto alle tre di notte.

1128 parole.

ciao a tutti!
onestamente non credevo di riscrivere questa storia dopo esattamente un anno dalla sua pubblicazione, quando iniziai a scriverla ero una bambina, pensavo che il mondo fosse rose e fiori, quindi ora, a distanza di un anno, più matura e con molti più termini da utilizzare nella lettura, mi ritrovo qui, a mostrare a voi la mia passione per la mia scrittura.
visto che il capitolo di prima non se l'ha visto nessuno, ho deciso che pubblicherò un capitolo a settimana.
spero di esservi mancata<3

vi ricordo di lasciare un commento e una stellina se questo capitolo vi è piaciuto:)

la vostra signorastilinski 🦊

1239 parole.

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