OMG Beach!

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Bene, mi sentì inesorabilmente bene.

Sentì i raggi del sole imprimere la mia pelle ed il vento fresco accarezzandola dolcemente alleviando il calore dal mio corpo temporaneamente , tutto nel mentre, giocai con i miei piedi nella fine sabbia dei  Caraibi. Accanto a me, sdraiata a pancia in sotto e nella mia stessa posizione, c'era Meghan, la mia migliore amica. Eravamo venute in questo Resort per una settimana. Il suo nome originale diceva tutto. Arco Luna Resort. Si poteva essere così geni da inventare un nome così frizzicarello? Io credo proprio di no. Comunque fatto stava, che mi annoiai senza musica e quindi misi, dal mio cellulare appoggiato vicino a me sul telo da mare, le stupende note di 'Be Mine' degli Ofenbach.

«Meg che dici? Non è stupendo qui senza testosterone in giro?»

«Dici? Io avrei preferito un bel fustacchione biondo passarci davanti!» disse sognando ad occhi aperti. «Poi con questa canzone che fai, non ci pensi?!»

Beh in effetti sì. Sarebbe stato più divertente andare a fare un po' di stalkeraggio, come solamente noi due sappiamo fare, per tutta la spiaggia o anche dentro al Resort.

All'improvviso sentì spezzare il paradiso in cui ci trovavamo, con dei schizzi in acqua e delle risate. Mi girai verso il mare ed abbassai gli occhiali da sole per non essere accecata da esso più di quanto non bastasse. “Non è possibile! Tre ragazzi che si fanno il bagno, ed addirittura, giocano a pallone in acqua!”

Mi misi a sedere ed alzai gli occhiali un paio di volte, fino a quando connessi il tutto e spalancai la bocca.

“LORO SONO...” mi girai subito verso Meghan e la sballottai per farla alzare. In quel momento, i tre ragazzi uscirono dall'acqua e partì la canzone 'Madre Natura' di Adiemus. “Non ci credo!!! Proprio adesso si doveva impallare il cellulare con questa canzone!!!” mi maledissi mentalmente, mentre cercai di far insanire il mio telefono. Ma il mio sguardo si diresse senza accorgermene al fisico scultoreo di quei ragazzi. Erano i famosi campioni giapponesi: Tsubasa Ozora, Kojiro Hyuga e infine, il mio più grande idolo ed amore, Genzo Wakabayashi.

“ODDIO SANTO! LUI IN COSTUME DA BAGNO!!!” pensai e diventai rossa come un peperone.

Uscirono tutti dall'acqua e Genzo, con tutto il suo splendore, sembrava un dio greco. Le minuscole goccioline si rincorrevano su tutto il corpo abbronzato e muscoloso, ed un fatto curioso era proprio che, non avesse il cappello ed i suoi capelli scuri oscillavano e scintillavano alla luce del sole. Il mio sguardo si abbassò lentamente dirigendosi prima sul petto, sugli addominali bene scolpiti ed infine sul punto vita, sul suo bel appiccicato ed aderente boxer con i colori della Germania, ed i così voluminosi  gioielli di famiglia. Beh, cosa avrei chiesto di meglio che quel giorno avessimo quella splendida visuale. Dopo quella perlustrazione eccitante, rinsanì in me ed il cellulare cambiò la canzone mettendo 'Naughty or Nice' di Cash Cash. “Accidenti a me ed a questo coso!!!” buttandolo sul telo da mare ed accanto a me Meghan rimase impalata.

«Clara ma quelli sono... ODDIOOO SANTISSIMOOO!!!» ed io annuendo come un'ebete, si stavano dirigendo agli asciugamani alla nostra destra, non poco distanti da noi.

«E adesso che facciamo?»

«Non credo che sono venuti da soli, ci saranno anche quelle linci delle managers» dissi roteando gli occhi. Il mio desiderio di poter parlare con Genzuccio era tanto forte, che una pallonata dritta in faccia fece lo stesso effetto.

«Scusaci!» gridò Tsubasa avvicinandoci a noi. Avevo la faccia concava dalla pallonata e rossa, come quella nei cartoni animati.

«Scusaci tanto, ti sei fatta male?»

“OH DIO SANTO! TSUBASA OZORA MI STA PARLANDO!!!” sgranai gli occhi. “Parla bene pure l'italiano, wow!” No, senza ombra di dubbio stavo sognando. La botta in faccia mi aveva talmente stordito che era impossibile parlasse questa lingua.

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