Izuku fissò l'ombrello che aveva davanti, già, l'ombrello del'altro giorno, quello che gli aveva dato quel ragazzo la scorsa sera. Il telefono squillò, distraendo Midorya da i suoi pensieri.
< Pronto? >
Domandò Izuku
< Ehilà Deku-kun, che ne pensi di andare al bar questo pomeriggio. Sai mi annoio e non ho niente da fare! >
Esclamò Uraraka con voce acuta e stritula. Uraraka era la migliore amica di Midorya, e furono lei e Kastuki ad inventare il sopranome '' Deku ''. Deku, Kacchan e Uraraka erano molto uniti fin da piccoli, nonostante Kacchan trattasse male Deku, in fondo gli voleva molto bene. Pultroppo un giorno, Kacchan dovette trasferirsi, lasciando da soli Deku e Uraraka.
< Um, certo Uraraka-chan, a che ora? >
Domandò Deku, pensando di sfruttare l'occasione per ridare l'ombrello al ragazzo del'altra volta.
< Facciamo per le quattro? >
Propose la ragazza.
< Ok, il solito bar, no? >
< Si! Allora ti aspetto là! A dopo Deku-kun! >
Esultò felice l'amica, per poi riattaccare. Deku sorrise lievamente, lei era l'unica cosa che gli era rimasto dopo la morte della madre.
Time skip. Ore 16:00. Luogo: bar a caso di cui non dirò il nome perché non ho fantasia ( bel bar mi dicono )
< Tu credi nei Loan? >
Domandò Uraraka, bevendo nel mentre il suo thé al limone. L'altro in quel momento, avrebbe voluto rispondere di no, perché infondo sapeva che non esistevano, erano solo leggende. Si vociferava che i Loan erano un clan di persone, persone estremamente affascinanti e belle, che seducevano ed in seguito uccidevano le proprie vittime. Già, tutto ciò sembrava essere uscito da una fanfiction, scritta da ragazzine su wattpad, ma era proprio il modo in cui venivano uccisi ad inquietare. I corpi venivano ritrovati senza cuore e senza cervello, come se gli fossero stati strappati via, non un bello spettacolo insomma.
< Deku kun! >
Chiamò Uraraka, agitando la mano sul suo volto.
< Scusa Uraraka chan, e comunque no io no credo ai Loan >.
Rispose Deku accennando un piccolo sorriso.
< Capisco...Neanche io sincerament- >
Uraraka si bloccò di colpo per poi tirare fuori il cellulare vibrante.
< Mi spiace Deku-kun, ma avevo promesso a Mina-chan di aiutarla con i compiti. Devo propio scappare >
Disse tutto di un fiato per poi tirare fuori qualcosa dalla sua tasca: Erano due monete.
< Usale per pagare. Io devo scappare, scusami >
Disse poggiando le monete sul tavolo, per poi iniziare a correre per il marciapiede. La sua corsa durò poco, essendo che andò a sbattere contro una ragazza. Uraraka si trovò sopra ad una ragazza, dai lunghi capelli verdi, legati in una coda. Uraraka arrossì di colpo, per poi alzarsi.
< Mi spiace molto! >
Si scusò Ochako. La bruna si alzò da terra.
< Tranquilla, non è sucesso niente. Kero! >
Rispose la ragazza sorridendo. Un altra figura comparve alle spalle della mora.
< Todoroki-kun, non era quello il ragazzo di cui parlavi l'altra volta? Kero! >
Parlò la ragazza, indicando Izuku. Midorya spalancò gli occhi: si era scordato l'ombrello. Il ragazzo bicolore ( o bastardo a metà, scegliete voi come chiamarlo ) guardò Midorya facendo un mini sorriso.
< Ti sei scordato l'ombrello vedo...>
< S-Si, vado subito a caso e te lo porto >
Rispose Midorya, per poi iniziare a correre verso casa, ma fu subito bloccato dal l'altro.
< Ti accompagno io, tranquillo >
E si incaminarono verso la casa del verdolino.Angolo autrice:
È FATTA! È FATTA! FINALMENTE!...Dicevamo...Ah giusto, no, nel prossimo capitolo non ci sarà smut, è ancora troppo presto. Almeno ho fatto un capitolo leggermente più lungo, yeey.
579 parole.
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Love me till the day im die
FanfictionDal testo Domandò Uraraka, bevendo nel mentre il suo thé al limone. L'altro in quel momento, avrebbe voluto rispondere di no, perchè infondo sapeva che non esistevano, erano solo leggende. Si vociferava che i Loan erano un clan di persone, persone e...