Capitolo 1

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POV. Jordan
Erano le 6.00 del mattino, e non ero riuscito a dormire per colpa dall'ansia che avevo per il primo giorno di scuola del secondo superiore.
Continuavo a pensare ai compiti, alle verifiche ma soprattutto ai miei compagni di classe, alle litigate, a tutte le risate che avevamo fatto, gli scherzi ai prof.  *E pensare che ora tutto questo ricomincerà di nuovo*.
Mentre pensavo, si erano fatte le 7.00. Decisi di alzarmi per fare colazione, ma appena arrivai in cucina trovai un biglietto dove c'era scritto:
Caro Jordan io e tuo padre siamo partiti per lavoro e torneremo tra due settimane. Ti ho lasciato la colazione sul tavolo e ti ho anche preparato la merenda per scuola. Ah, a proposito buon primo giorno amore.
                                                        Mamma

Quindi mi andai a sedere e mangiai, poi andai in bagno, mi svestì ed entrai nella doccia. Appena uscì mi andai a vestire, presi lo zaino e uscì.
Appena Arrivai alla fermata del pullman incontrai Nathan
Nathan: Hei Jordyyy!!-mi saltò addosso-Da quanto tempo che non ci vediamo! Come stai? Come sono andate le tue vacanze?
Io: Ciao Nathaaaaan! Io sto bene e le ho passate benissimo le vacanze e tu?
Nathan: Strabene grazie, andiamo a scuola insieme?
Io: Ma certo
Salimmo sul pullman e incominciammo a parlare finché non arrivammo a scuola dove incontrammo Shawn, Mark, Axel e Jude.
Tutti( tranne me e Nathan) : Heiii ragazziii

Salutammo tutti e subito dopo Mark ci venne addosso facendoci cadere letteralmente a terra. La situazione era questa: avevo, sopra di me, a sinistra Nathan e a destra Mark e E IO SOTTO.  Ci rialzammo tutti da terra e le persone che stavano intorno ci guardavano male ma a me in quel momento interessava solo della mia povera testa.
Suonò la campanella ed entrammo in classe, io mi sedetti vicino a Nathan mentre Shawn si sedette vicino ad Axel e Mark vicino a Jude. Così incominciò la lezione, se si può chiamare così, siccome avevamo parlato solo delle vacanze, fatto sta che suonò la campanella della ricreazione, quindi ci alzammo tutti e, dato che ,da bravo stupido avevo lasciato la merenda a casa ,andai al bar.
Mentre andavo, avevo la testa tra le nuvole ma nel mentre che camminavo andai a sbattere contro qualcuno
X: FAI PIÙ ATTENZIONE LA PROSSIMA VOLTA MOCCIOSO SCHIFOSO
Io: Scusa non l'ho fatto apposta, però potevi stare attento anche tu
X: CHE COSA HAI DETTOO?!?!
Così lui si scagliò su di me dandomi calci nello stomaco e pugni in faccia però per fortuna passava di lì un suo amico che lo fermò
Y: Caleb fermati non puoi picchiare chiunque incontri sulla tua strada! -  e si mise in mezzo fermandolo.
Caleb: Ma quel coglione ha detto che sono stato io ad andargli incontro
Y: E anche se fosse tu non devi picchiarlo, guarda come l'hai conciato
Caleb: Tsk, per ora l'hai scampata moccioso- e se ne andò guardando male chiunque lo fissava.
Io: Grazie mille per avermi salvato, posso sapere come ti chiami?
Y: Il mio nome non è importante basta che tu non ti sia fatto nulla- disse prima di girarsi e andarsene

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Angolo autrice
Aaaaalloraaa come vi sembra il primo capitolo? Ovviamente non aspettatevi un granché anche perché nemmeno io so cosa ne uscirà anzi non so nemmeno come strutturare la storia quindi siamo proprio apposto (vedete quanto è alta la mia autostima ehhhh) vabbeh in ogni caso ci vediamo al prossimo capitolo

Un Amore ReciprocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora