"Ama chi ti ama, non amare chi ti sfugge. Ama quel cuore che per te si strugge. Non t'ama chi amor dice, ma t'ama chi guarda e tace." -W. Shakespeare.
Seduta al tavolo dei Grifondoro, Hermione si stava godendo quasi tranquillamente la sua cena. Chiacchierava e rideva con Harry, Ron e Ginny, e raccontava agli amici come passavano le vacanze i babbani. I tre erano sempre felici di ascoltare le storie del mondo babbano, ma quella sera Hermione parve leggermente nervosa e impacciata nei movimenti.
«Hermione ti senti bene?» La interruppe Harry incurvando la testa.
La ragazza distolse lo sguardo dalla direzione in cui guardava e annuì sorridendo rassicurante.
«Sta tranquillo Harry, tutto apposto.» Mormorò la mora addentando un boccone di carne. «Sono solo un po' pensierosa.» Disse infine rivolgendosi ai tre. Ma Hermione non era solamente pensierosa, stava lottando contro gli occhi di Malfoy. Si, Draco Malfoy, non smetteva di fissarla da una quindicina di minuti, e la giovane non aveva che pensato a cosa volessero dire quegli sguardi. "Me lo sento. Questa sera mi crucia." Pensava tra se e se. Malfoy la odiava, e da quello sguardo non sapeva cosa aspettarsi.
L'ora di cena era finita, ed Hermione salutò i suoi amici che andavano verso i loro dormitori. Adesso che era Caposcuola, aveva diverse questioni da sbrigare. Uscì dal cancello di Hogwarts e camminava pensierosa, verso la casa di Hagrid. Le serviva sapere diverse cose. Ripensava e ripensava al biondo che la guardava senza distogliere mai lo sguardo. Eppure non voleva Hermione, non voleva pensare a Draco. Lo scorso anno.. Era successa una cosa tra loro, che non aveva avuto il coraggio di dire a nessuno. Neanche a Ginny, che era la sua migliore amica. Ripensando all'argomento Hermione arrossì. Stava davvero arrossendo - di nuovo - Per il ragazzo che l'aveva fatta soffrire? Ebbene si. Ricordava ancora le labbra di Draco che cercavano desiderose le sue, ricordava il modo in cui il serpeverde l'aveva baciata alla sprovvista. E ricordava il modo in cui il giorno dopo le aveva detto che era stato tutto un errore. Hermione si era sentita usata, si era sentita uno schifo. Da allora lei e Draco non si erano nemmeno più guardati. Ma quella sera, lui la stava fissando. La giovane sentì un rumore dietro di se, ed estraendo velocemente la bacchetta dalla divisa la puntò nel buio. La persona che non avrebbe mai voluto vedere era lì, davanti a lei. Draco.
«Cosa ci fai qui?» chiese Hermione fredda.
«Non penso che tu debba uscire da sola a quest'ora. Nessuno dovrebbe.» Disse Draco quasi sorridendo.
«So cavarmela da sola Malfoy. Adesso se non ti dispiace, devo andare.»Draco si avvicinò ad Hermione, senza dire una parola. Finalmente l'aveva beccata da sola. Quanto avrebbe voluto chiederle scusa per quello che era successo tra di loro. Le mancava in un certo senso, ma non aveva il coraggio di ammetterlo. La ragazza sembrava indietreggiare nel vedere Draco che si avvicinava sempre di più, ma si bloccò quando le sue spalle toccarono il tronco di un albero. Era fottuta.
Il biondo si fermò, proprio davanti a lei, e tutto quello che riuscì a fare fu guardare la sua mezzosangue.
«Hermione mi dispiace.» disse il serpeverde. Hermione non credeva a quelle parole. Era confusa, e.. Senza parole.
«Non-non so di cosa tu stia parlando.» sussurrò la ragazza abbassando lo sguardo.
«Si che lo sai, e anche bene.» Ghignò Draco avvicinandosi sempre di più. Ad Hermione mancò il fiato. Come poteva venirle a chiedere scusa in quel modo? Stava per aprire bocca, quando il ragazzo la bloccò.
«Hermione forse tu non sai quanto ho sofferto quel giorno. Non sai che mio padre mi ha proibito di parlarti, di guardarti e anche di pensarti.»
Non aveva parole Hermione, non sapeva davvero cosa dire. Ecco il perché Draco l'aveva trattata così male, adesso si spiegava tutto.
«Dispiace anche a me Draco.» Furono le uniche parole che la ragazza disse e in quel momento, le loro labbra si unirono, prendendo Hermione alla sprovvista, si irrigidì, ma subito dopo avvolse le braccia in torno al collo di Draco, e lo baciò anche lei. Un bacio vero e pieno di amore, così vero, così sincero. In quel bacio dissero tutto quello che non si erano detti per un anno. Si staccarono per riprendere fiato e si guardarono negli occhi per interminabili secondi.
«Una notte. Concediamoci una notte.» disse il biondo tutto d'un fiato»Ho bisogno di te più di quanto tu possa immaginare. Sai che non possiamo stare insieme, ma ti prego Hermione. Concediamoci una sola notte.» Negli occhi del ragazzo Hermione vedeva speranza, e non erano gli occhi di Malfoy, erano gli occhi di Draco. Così belli e così luminosi. Hermione lo abbracciò e sussurrò un "Si" all'orecchio di Draco. Ma stava facendo la cosa giusta? Si. Draco le porse la mano, e si materializzarono nella stanza del serpeverde. Una stanza abbinata tra l'argento ed il verde speranza, e un grande letto a baldacchino al centro della camera. Inoltre vi era anche un grande tappeto con sopra lo stemma della casa Serpeverde. La ragazza era esterrefatta, da quella camera così bella. Draco la prese per il polso e l'avvicinò a se, facendo sussultare la mora. Gli occhi color ambra di lei, si fusero con quelli argento di lui, creando la combinazione perfetta. Merlino, si desideravano così tanto. Hermione tolse la divisa a Draco, che fece lo stesso con lei. La grifona giocherellava con i bottoni della camicia di Draco, e tracciava lungo il suo petto tanti cerchi invisibili. La serpe, con un sorriso malizioso stampato in viso le accarezzò la spalla, arrivando ai fianchi. La ragazza rabbrividì. Le tolse poi la maglia, e prendendola la poggiò delicatamente sul letto, e passò su di lei trattenendosi con le braccia. Hermione affondò le dita tra quei biondi capelli e li tirò leggermente scompigliandoli. Draco sfilò la gonna della mora e la tirò via, da qualche parte sul pavimento. Rimase ad ammirarla come se fosse una delle cose più preziose che egli possedesse. Hermione arrossì, e tolse i pantaloni del Serpeverde che sorrise.
«Sei una meraviglia.» Mormorò Draco sull'incavo del collo della ragazza, il che la fece rabbrividire. Quando furono del tutto nudi, Draco si intrufolò tra le gambe di Hermione. Le sorrise dolcemente, rassicurandola e stampandole un bacio in fronte. Alla ragazza il cuore le stava esplodendo nel petto. Si sorrisero, ed le guance di entrambi assunsero un leggero colorito.
Draco sprofondò dolcemente all'interno della ragazza, procurando in lei una strana sensazione, leggermente dolorosa ma piacevole. Quando le spinte di lui accelerarono, ecco lì che i loro respiri diventavano una cosa sola. La grifona evocò il nome del ragazzo più volte, il che lo fece esplodere dentro di lei. Entrambi sfiniti si accasciarono sul letto. Sudati, stanchi, ma felici. Draco strinse Hermione a se, sorridendo e la mora ricambiò. Una notte, era bastata una sola notte per renderli felici. Quello dei due ragazzi era un'amore impossibile ed ancora abbracciati i due si abbandonarono alle braccia di Morfeo, con la consapevolezza che l'indomani, sarebbe ritornati due perfetti sconosciuti. - Agli occhi degli altri. -
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Una notte. |Dramione|
Fanfiction⇨Fanfiction Dramione⇦ «Una notte. Concediamoci una notte.» disse Draco tutto d'un fiato» Ho bisogno di te più di quanto tu possa immaginare. Sai che non possiamo stare insieme, ma ti prego Hermione. Concediamoci una sola notte.»