"Ada svegliati "
sento chiamare il mio nome ma non riesco a distinguere la persona davanti a me.
Ho la vista appannata e un forte mal di testa.
Sbatto più volte le palpebre e finalmente riesco a riconoscere il mio migliore amico.
Mi guardo attorno confusa. Sono distesa su un letto che non è il mio e nemmeno quello di Luke.
Mi alzo e Inizio a osservare la stanza in cerca di una risposta ma è completamente vuota e priva di foto.
Strano.
Noto uno specchio e faccio una smorfia di disgusto quando vedo il mio riflesso.
Indosso i vestiti di prima,una maglia bianca e dei semplici jeans.
Decido di legare i miei capelli castani in una coda alta per sembrare più decente o almeno ci provo.Continuo a vagare per la stanza quando la mia attenzione viene catturata dall'incredibile vista che mi ritrovo davanti.
Il mare.
Una delle cose che amo di Miami.
Esco fuori nel terrazzo e noto che Luke mi segue.
Ho bisogno di risposte.<<di chi è questa casa e soprattutto cos'è successo?>>
<< sei andata a sbattere contro il petto di un uomo prima di sentirti male e svenire. Lui vedendomi in difficoltà ha deciso di aiutarmi portandoti qui,a casa sua.>>
<< è perché non gli hai chiesto di portarmi a casa mia ? Quell'uomo non lo conosco.>>dico parlando con un tono di voce basso. Cercando di restare calma.
<<Non volevo far preoccupare tua madre,sai che ha già troppo per la testa e non deve sapere che è successo di nuovo.>>
Alzo gli occhi al cielo e lo abbraccio.
Sempre lo stesso rimane.Veniamo interrotti da una voce maschile.
Mi giro di scatto e noto un uomo che parla al telefono.
È alto,muscoloso e sembra molto giovane.
Indossa una camicia bianca che fascia perfettamente le sue braccia e dei pantaloni neri.Lo guardo mentre cammina su e giù per la stanza e si passa la mano nei capelli castani mentre grida al telefono.
Una camomilla ogni tanto fa bene e anche uno psicologo.Chiude il telefono e ci degna finalmente di uno sguardo e il mio cuore perde un battito quando incrocio i suoi occhi verdi.
E solo ora ricordo cos'è successo poche ore fa.
Si schiarisce la voce,saluta Luke e poi rivolge il suo sguardo su di me. Mi scruta attentamente alzando un sopracciglio aspettando un mio saluto.
Sospiro e cerco di essere cortese cosa che non mi riesce bene,ma tentar non nuoce.
<< Volevo ringraziarti per averci aiutato>> gli rivolgo un sorriso che però lui non ricambia.
<< Non devi ringraziarmi e ora se mi scusate devo andare. Devo essere in aeroporto tra esattamente un'ora .>>dice guardando l'orologio sul suo polso.
<< Noi andiamo,grazie ancora>> questa volta è Luke a parlare per poi dirmi di seguirlo.Mentre cammino sento qualcuno che mi tocca la spalla e che mi costringe a voltarmi.
<< ehm tu...>>
<< mi chiamo Ada>>
<< Scusa Ada prima mi sono dimenticato di chiederti come stai>>
<< sto bene grazie.>>
lo guardo attentamente e lo vedo perso nei suoi pensieri mentre accenna un sorriso.Una volta uscita dalla casa,sento una porta che sbatte e lui che dice:<< Comunque mi chiamo Steven>>
Sorrido senza voltarmi,ripensando ai suoi occhi,Che difficilmente dimenticherò.***
<< Mamma sono a casa!>> urlo per farmi sentire mentre tolgo le vans dai piedi.
<< Tesoro,finalmente sei tornata. Ti ho preparato il tuo piatto preferito.>>
<< Mm fammi indovinare, pasta al ragù?>>
<<esatto!>>La abbraccio forte e le lascio un bacio sulla guancia. Sono felice di avere ancora lei nella mia vita,ho sempre ammirato la sua forza,riesce sempre a trovare il lato positivo in tutto.
Mio fratello assomigliava proprio a lei , capelli castani e occhi ambrati che mi guardavano sempre con immensa gioia.
È proprio in questo momento che ho bisogno della presenza di Dylan più del solito,senza di lui la famiglia non è al completo.Mentre mia mamma serve la cena noto che è più felice rispetto agli altri giorni.
Sicuramente ha una notizia da darmi,la conosco troppo bene.
<< Allora Mamma cosa devi dirmi?>> la guardo con sguardo divertito e allo stesso tempo curioso.
<< Sono riuscita ad ottenere un lavoro in un'azienda a New York e tu finalmente potrai andare a Studiare alla NYU con Luke,ovviamente dopo il diploma.>>
Sono senza parole. Finalmente potrò lasciare questa città che ormai mi sembra così lontana e diversa dalla persona che sono oggi.
In molti mi hanno detto di provare ad andare avanti,che tutto si sistemerà e che devo provare a dimenticare.Facile parlare senza sapere quello che provo ogni giorno e ogni notte. Posso iniziare una nuova vita,cercare di essere felice ma non dimenticherò mai nulla e non voglio farlo.
Dentro di me sento un vuoto che da quasi 3 anni non riesco a colmare.
La vita degli altri va avanti mentre la mia si è fermata quella sera.<<Dylan non farlo,ti prego >> dico con voce spezzata mentre cerco il suo sguardo per avere una risposta.
Non mi guarda,si limita ad accarezzarmi la guancia e a darmi un bacio sulla fronte.
Lo guardo con le lacrime agli occhi mentre si allontana senza voltarsi indietro.
Cerco si staccarmi da Julia e Ethan ma loro aumentano la presa.
Mi dimeno,scalcio e cerco di colpirli ma senza nessun risultato. Sono debole.
<< Cara Madelyn sei pronta a soffrire?>>
Non riesco a dire nulla,il mio cuore batte e faccio fatica a respirare.
<< che succede? Non parli più ?>>lo fulmino con lo sguardo.
Un giorno non molto presto,te la farò pagare.
Mi mettono con forza su una sedia e mi legano le mani e i piedi.
Guardo con profondo odio Ethan ma soprattutto Julia.
<<Perché mi hai fatto questo?ero la tua migliore amica!>>urlo con la poca forza rimasta.
Vedo Ethan avvicinarsi pericolosamente a me con un coltello in mano mentre mi sussurra nel orecchio: << che il gioco abbia inizio>>
E poi succede l'inevitabile.
Uno sparo.
Le mie urla disperate.
La consapevolezza di aver perso il mio angelo.Spazio Autrice:
Finalmente ho scritto il primo capitolo e mi scuso per eventuali errori.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Buona serata.❤️
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La promessa della speranza
RomanceAda Roberts,una ragazza di 18 anni,è costretta a crescere troppo in fretta in seguito ad un evento tragico che l'ha cambiata. Il suo sogno? Riuscire ad andare all'Universitá di New York per rendere felice sua madre Elizabeth. La sua vita è sempre s...