Capitolo 1

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"Ada svegliati "
sento chiamare il mio nome ma non riesco a distinguere la persona davanti a me.
Ho la vista appannata e un forte mal di testa.
Sbatto più volte le palpebre e finalmente riesco a riconoscere il mio migliore amico.
Mi guardo attorno confusa. Sono distesa su un letto che non è il mio e nemmeno quello di Luke.
Mi alzo e Inizio a osservare la stanza in cerca di una risposta ma è completamente vuota e priva di foto.
Strano.
Noto uno specchio e faccio una smorfia di disgusto quando vedo il mio riflesso.
Indosso i vestiti di prima,una maglia bianca e dei semplici jeans.
Decido di legare i miei capelli castani in una coda alta per sembrare più decente o almeno ci provo.

Continuo a vagare per la stanza quando la mia attenzione viene catturata dall'incredibile vista che mi ritrovo davanti.
Il mare.
Una delle cose che amo di Miami.
Esco fuori nel terrazzo e noto che Luke mi segue.
Ho bisogno di risposte.

<<di chi è questa casa e soprattutto cos'è successo?>>
<< sei andata a sbattere contro il petto di un uomo prima di sentirti male e svenire. Lui vedendomi in difficoltà ha deciso di aiutarmi portandoti qui,a casa sua.>>
<< è perché non gli hai chiesto di portarmi a casa mia ? Quell'uomo non lo conosco.>>dico parlando con un tono di voce basso. Cercando di restare calma.
<<Non volevo far preoccupare tua madre,sai che ha già troppo per la testa e non deve sapere che è successo di nuovo.>>
Alzo gli occhi al cielo e lo abbraccio.
Sempre lo stesso rimane.

Veniamo interrotti da una voce maschile.
Mi giro di scatto e noto un uomo che parla al telefono.
È alto,muscoloso e sembra molto giovane.
Indossa una camicia bianca che fascia perfettamente le sue braccia e dei pantaloni neri.Lo guardo mentre cammina su e giù per la stanza e si passa la mano nei capelli castani mentre grida al telefono.
Una camomilla ogni tanto fa bene e anche uno psicologo.

Chiude il telefono e ci degna finalmente di uno sguardo e il mio cuore perde un battito quando incrocio i suoi occhi verdi.
E solo ora ricordo cos'è successo poche ore fa.
Si schiarisce la voce,saluta Luke e poi rivolge il suo sguardo su di me. Mi scruta attentamente alzando un sopracciglio aspettando un mio saluto.
Sospiro e cerco di essere cortese cosa che non mi riesce bene,ma tentar non nuoce.
<< Volevo ringraziarti per averci aiutato>> gli rivolgo un sorriso che però lui non ricambia.
<< Non devi ringraziarmi e ora se mi scusate devo andare. Devo essere in aeroporto tra esattamente un'ora .>>dice guardando l'orologio sul suo polso.
<< Noi andiamo,grazie ancora>> questa volta è Luke a parlare per poi dirmi di seguirlo.

Mentre cammino sento qualcuno che mi tocca la spalla e che mi costringe a voltarmi.
<< ehm tu...>>
<< mi chiamo Ada>>
<< Scusa Ada prima mi sono dimenticato di chiederti come stai>>
<< sto bene grazie.>>
lo guardo attentamente e lo vedo perso nei suoi pensieri mentre accenna un sorriso.

Una volta uscita dalla casa,sento una porta che sbatte e lui che dice:<< Comunque mi chiamo Steven>>
Sorrido senza voltarmi,ripensando ai suoi occhi,Che difficilmente dimenticherò.

***

<< Mamma sono a casa!>> urlo per farmi sentire mentre tolgo le vans dai piedi.
<< Tesoro,finalmente sei tornata. Ti ho preparato il tuo piatto preferito.>>
<< Mm fammi indovinare, pasta al ragù?>>
<<esatto!>>

La abbraccio forte e le lascio un bacio sulla guancia. Sono felice di avere ancora lei nella mia vita,ho sempre ammirato la sua forza,riesce sempre a trovare il lato positivo in tutto.
Mio fratello assomigliava proprio a lei , capelli castani e occhi ambrati che mi guardavano sempre con immensa gioia.
È proprio in questo momento che ho bisogno della presenza di Dylan più del solito,senza di lui la famiglia non è al completo.

Mentre mia mamma serve la cena noto che è più felice rispetto agli altri giorni.
Sicuramente ha una notizia da darmi,la conosco troppo bene.
<< Allora Mamma cosa devi dirmi?>> la guardo con sguardo divertito e allo stesso tempo curioso.
<< Sono riuscita ad ottenere un lavoro in un'azienda a New York e tu finalmente potrai andare a Studiare alla NYU con Luke,ovviamente dopo il diploma.>>
Sono senza parole. Finalmente potrò lasciare questa città che ormai mi sembra così lontana e diversa dalla persona che sono oggi.
In molti mi hanno detto di provare ad andare avanti,che tutto si sistemerà e che devo provare a dimenticare.Facile parlare senza sapere quello che provo ogni giorno e ogni notte. Posso iniziare una nuova vita,cercare di essere felice ma non dimenticherò mai nulla e non voglio farlo.
Dentro di me sento un vuoto che da quasi 3 anni non riesco a colmare.
La vita degli altri va avanti mentre la mia si è fermata quella sera.

<<Dylan non farlo,ti prego >> dico con voce spezzata mentre cerco il suo sguardo per avere una risposta.
Non mi guarda,si limita ad accarezzarmi la guancia e a darmi un bacio sulla fronte.
Lo guardo con le lacrime agli occhi mentre si allontana senza voltarsi indietro.
Cerco si staccarmi da Julia e Ethan ma loro aumentano la presa.
Mi dimeno,scalcio e cerco di colpirli ma senza nessun risultato. Sono debole.
<< Cara Madelyn sei pronta a soffrire?>>
Non riesco a dire nulla,il mio cuore batte e faccio fatica a respirare.
<< che succede? Non parli più ?>>lo fulmino con lo sguardo.
Un giorno non molto presto,te la farò pagare.
Mi mettono con forza su una sedia e mi legano le mani e i piedi.
Guardo con profondo odio Ethan ma soprattutto Julia.
<<Perché mi hai fatto questo?ero la tua migliore amica!>>urlo con la poca forza rimasta.
Vedo Ethan avvicinarsi pericolosamente a me con un coltello in mano mentre mi sussurra nel orecchio: << che il gioco abbia inizio>>
E poi succede l'inevitabile.
Uno sparo.
Le mie urla disperate.
La consapevolezza di aver perso il mio angelo.

Spazio Autrice:
Finalmente ho scritto il primo capitolo e mi scuso per eventuali errori.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Buona serata.❤️

La promessa della speranza Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora