capitolo 2

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Non ho mai amato la scuola, per la verità, la odio.
Non mi sono mai trovata bene con i miei compagni e coi professori, anche se non ho mai risposto male a nessuno per non avere problemi.
Quest'anno sono in terza superiore di un liceo linguistico. Dopo l'estate passata al mare leggendo libri su libri sotto l'ombrellone.
Come avrete capito non sono una ragazza molto socievole e non che mi interessi esserlo.
Preferisco immaginarmi mondi che non esistono e non parlare con nessuno dei miei sentimenti o sensazioni.
Oggi inizierà un nuovo anno scolastico e ovviamente sono in ritardo.
Cerco di infilarmi le mie fidate all star il più velocemente possibile e mi lancio fuori dalla porta. Esco dal portone e vedo il mezzo pubblico che dovevo prendere passarmi davanti come un sogno infranto. Mi schiaffeggio mentalmente per non essermi alzata prima.
Mi incammino verso la metro che come al solito a quest'ora sarà stra colma di gente.
Delle volte quando sono nel treno mi sento come se fossi una matita nel mio astuccio dove il materiale per scrivere e disegnare un giorno lo farà scoppiare. Arrivo alla fermata e scendo dal treno. Guardo il mio orologio e mi accorgo che sono le 7:57, sgrano gli occhi e inizio a correre su per le scale verso la mia scuola. Sento lo zaino che si fa sempre più pesante sulle mie spalle e le gambe che sono stanche di correre.
Entro in classe incontrando le facce dei miei compagni di classe che mi fissano mentre sono sulla soglia della porta. I loro visi finti mostrano senza vergogna sorrisi non veri. Mentre mi scuso per il ritardo con la prof. di spagnolo vedo una nuova faccia....

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 26, 2019 ⏰

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