Il giorno dopo fui svegliata dalla mia odiata sveglia che mi ricordò che, anche se era domenica, dovevo alzarmi per andare al lavoro. Lavoravo nel ristorante dei miei genitori come cameriera. Dovevo lavorare lo stesso anche se ero molto stanca dal giorno prima. I miei genitori mi trattano come una cameriera normale e pretendono molto. Così mi alzai e mi preparai. Poi mi diressi al lavoro. La giornata passò in un baleno e arrivò sera. Verso le 8:30 entrarono alcuni uomini grandi e grossi vestiti di nero che accerchiavano qualcuno. Si accorsero che ero del personale e si avvicinarono poi uno di loro disse: “ehm…… ehm…. Dove è il bagno?” con un accento inglese. Gli indicai dove era il bagno. E loro andarono lì. Poi uno degli uomini uscì e mi chiese: “Posso parlare con il proprietario del locale?”
Annuii e chiamai mio papà. Lui e l’uomo andarono nella stanza riservata al personale. Dopo un po’ uscì l’uomo e mi disse: “Ti vuole tuo padre” il entrai e lui disse: Cara Leila…. abbiamo visite importanti…. ora sono in bagno e andranno sul terrazzo a mangiare. Non so chi sono, il tipo non ha voluto dirmelo. Comunque, occupati tu di queste persone. E per favore non farci fare brutte figure e assicurati che tutto sia perfetto….. tutto chiaro?”
Annuii e mi diressi in terrazza.
Spazio me:
Rieccomi! Ecco un altro capitolo. Aspetto sempre che commentiate e che votiate! Se vi piace fate pubblicità!
GRAZIE PER AVER LETTO!!!!!!!!!!!!!!!!!
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IL sogno di una Directioner
Teen FictionMi chiamo Leila Smith, sono magra di statura nella media (normale), i capelli lunghi, biondi, gli occhi castani ho 21 anni e abito in un paese vicino a Milano, Grigno. Sono una Directioner