Victor ancora scoppiettante di gelosia ben trattenuta dentro di sé, raggiunse con grandi falciate l'ospedale dove era ricoverato il fratello, ignorando come al suo solito le infermiere e si catapulto verso la stanza di Vladimir per passare un po' di tempo con lui e cercare di dimenticarsi di quello che aveva visto qualche minuto fa, sperava anche che il fratello non notasse il suo vero stato d'animo.
Victor stava per esplodere, si fermò proprio davanti alla porta che portava nella stanza di suo fratello maggiore, posò la mano nella grande maniglia, inspirò ed espirò profondamente per potersi calmare, aprì la porta.Quando entrò trovò Vladimir compostamente seduto sul letto con le gambe rigorosamente stese e con la schiena appoggiata suoi grandi cuscini bianchi.
Il fratello sentendo la porta aprirsi, si girò e quando vide Victor gli regalò un dolce sorriso, carico d'amore.
Victor lo salutò con un semplice gesto di mano e un ciao monotono, per poi sedersi nella sedia vuota affianco al letto ospedaliero, evitando rigorosamente il contatto visivo, Vladimir si accorse che qualcosa non andava, così continuò a guardarlo finché l'altro non avesse sputato fuori la verità, ma capì subito che doveva estorcerli qualcosa e fare lui stesso le domande per avere una risposta.-Victor tutto bene? Vuoi dirmi cosa ti tormenta così tanto?-
Vi furono interminabili minuti di un silenzio molto opprimente, ma Vladimir pazientò, non voleva mettere fretta al suo fratellino, voleva che si sentisse a suo agio raccontando i suoi dubbi o le sue perplessità e preoccupazioni, sperando di poterlo essere utile nel suo piccolo.
-Bene, perché dovrebbe essere diversamente-disse con fare molto sbrigativo e molto disinteressato alla conversazione.
-Dai Victor non sono mica stupido...- si piegò per guardarlo meglio -Cosa è successo?
Confidati con me, io ci sono sempre per te fratellino...
Siamo una famiglia ricordatelo-Vladimir riuscì a prendere una mano del fratello e stringerla tra la sua, che erano notevolmente più calde, Victor sospirò chiudendo per un momento gli occhi per poi riaprirli nuovamente e puntarli sul fratello maggiore che non aveva manco per un secondo smesso di accennare il suo solito dolce e comprensivo sorriso, dando l'occasione a Victor di sciogliersi di più.
-Sinceramente non so da dove incominciare, oggi sono successe molte cose-disse con la mascella contratta.
-Intuisco che non sono cose molto piacevoli...
Non ti preoccupare ho tutto il tempo del mondo posso ascoltarti, inizia dall'inizio e vediamo come posso aiutarti- disse dolcemente, picchiettando con estrema delicatezza la mano del minore.Non poté far altro che sospirare pesantemente e incominciare a raccontare -Fratello sono così confuso, ho saltato pure gli allenamenti perché non ero in vena di far nulla- e con questo si prese un momento per pensare a come elaborare e dire i suoi pensieri, mentre il fratello rimase in silenzio, aspettando che continuasse a spiegarsi -Non riesco a capire perché Arion abbia lasciato la squadra e quando gli ho chiesto il perché, mi ha detto che non potevo mai capire e ha accampato scuse su scuse- finì di dire Victor continuando a guardare le sue scarpe con sguardo truce per poi sbuffare irritato.
-Victor fammi capire tu sei irritato solo perché Arion non era pronto a parlartene...Sono sicuro che c'è altro che ti ha fatto arrabbiare così tanto da farti sanguinare i palmi delle tue mani- disse alzando un sopracciglio - Vuoi dirimerlo? - domandò Vladimir con voce bassa, non abbandonando il suo pacato sorriso.
Victor spalancò i suoi occhi, non aspettandosi affatto la domanda e alzò subito il volto e guardò suo fratello maggiore, con occhi taglienti che cercavano disperatamente di nascondere il suo stupore, ma Vladimir se né accorse e ridacchiò leggermente.
-Vedo che non ti sfugge nulla-sorrise leggermente Victor, mentre il fratello seduto sul letto fece le spallucce, non sapendo che dire altro.
-Si vede che hai bisogno di qualcuno che ti ascolti e che ti dia dei consigli e chi meglio di tuo fratello può farlo- disse Vladimir che cercava in tutti i modi a estorcere la verità che stava cercando in tutti i modi di non ammettere.
-Hai ragione- acconsenti Victor-Sai che Arion ha lasciato la squadra dicendo che non si sente all'altezza degli altri e ho la strana sensazione che stia nascondendo qualcosa e mi irrita che non me lo dica e la cosa strana che stava dire qualcosa ma poi è fuggito senza continuare-
-Capisco che non sei d'accordo con la decisione di Arion, ma devi capire che sta passando un brutto periodo che si è insicuri su tutto, devi dargli tempo e prima o poi verrà da te, ha bisogno di sicurezza e delle risposte che non ha ancora trovato, se non le avrà trovate verrà lui stesso a chiedere aiuto...
Ma cosa è la cosa che ti ha fatto arrabbiare di più?- disse Vladimir cercando di far capire il punto di vista di Arion.-Dici la cosa che mi ha fatto arrabbiare?- pensò ad alta voce -Si c'è, ma non riesco a... anche se comprendo il sentimento, non so se mi sono fatto capire- disse
-Ci sono io fartelo capire, apriti Victor- disse Vladimir prendendoli una mano e portandola al proprio grembo, accarezzando delicatamente il palmo dell'altro.
-Okay...Hai vinto tu...hovistoArionabbracciatoadunaltroragazzoemihafattoirritarepiùdeldovuto- disse Victor tuttodunfiato e Vladimir non capì nulla e lo guardò confuso domandandoli di ripetere.
-Allora...
Ho visto Arion abbracciato ragazzo e mi ha fatto irritare più del dovuto...
So solo che non mi è piaciuta affatto quella scena e che ho uno strana... Si può forse dire gelosia, non voglio che qualcuno si avvicinasse a lui se non io..
Ma non è normale provare questo tipo di sentimenti verso un amico-disse Victor sbuffando e il fratello non fece altro che sorridere di più, felice del suo sproloquio, non era da tutti i giorni vedere l'altro così aperto e farlo parlare più di una piccola frase non era affatto facile.-Victor si quella è proprio gelosia...Sei sicuro che tu provi solo amicizia per Arion?-domandò senza mai avere una risposta chiara dal fratello che iniziò a fissare la finestra, ma Vladimir aggiunse -E poi non è mai sbagliato provare sentimenti, è umano...
Poi sono sicuro che tu sappia cosa provi realmente per Arion, devi solo ammetterlo a te stesso e poi dirlo ad alta voce per convincertene... E chi sa un giorno dirlo a qualcuno altro- disse gentilmente, per poi tirare il fratello in un caloroso abbraccio.-Che dici di uscire nel giardino dell'ospedale e prenderci una boccata di aria fresca... Ho già chiesto il permesso all'infermiera prima che tu arrivassi perciò non preoccuparti- e Victor non poté altro che annuire e aiutarlo a metterlo sulla sedia a rotelle che era già all'interno della stanza.
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Confusion Life
FanfictionArion si stava sempre di più allontanando dai ragazzi della squadra di calcio, soprattutto da Victor, senza spiegare nulla a nessuno. Tenendo gelosamente custodito ciò che lo affligge. comportandosi più strano del solito, facendo insospettire tutti...