la pochette

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Mi ritrovo in piedi, in mezzo al bagno, davanti il cassettone. Ho appena posato la mia pochette da viaggio là dentro. Presto sarà sepolta dagli elastici e dalle cianfrusaglie buttate a caso la mattina, per fare ordine. Un ordine apparente, visto che lì dentro c'è un casino. Sto ferma lì, a contemplarla, come se fosse la cosa più importante della mia vita. La guardo con tristezza, perché rivedo la felicità che provavo quando la riempivo quest'estate, pronta per un viaggio. La riempivo di trucchi, spazzolini, i miei soliti anelli. In tutta l'estate non l'ho mai disfatta. Era sempre lì, pronta. Certe volte la guardavo, poggiata sul lavandino e mi chiedevo se fosse il caso di disfarla e mettere un po' d'ordine, ma in realtà alimentava sempre la mia voglia di fare qualcosa. E poi mi ricorda lui. Per andare da lui la riempivo sempre di tante cose, dei rossetti più belli, e il profumo, e lo shampoo buono, e il balsamo districante, e il rasoio, e anche due perchè non si sa mai. Il punto è che ora è vuota. Chiusa. Posata. Mi mette tristezza, ma non perché la sua stagione sia finita, ma perché non ci saranno altre stagioni. Almeno, non così. Non con lui. Non così belle. Non ci sarà bisogno dei rossetti e dei rasoi e di tutto il resto. Tutto tornerà come prima e la pochette sarà solo un vago bel ricordo. Così chiudo il cassettone.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 13, 2019 ⏰

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