Grido, grido come sempre contro mia madre. Non so che tipo di rapporto abbia io con lei ma certe volte provo molto rabbia nei suoi confronti.
Stiamo discutendo perché io ho deciso di partire verso il mio sogno, studiare per diventare scrittrice a Los Angeles. Ho bisogno di cambiare aria, di non vedere le stesse facce, di non aver paura di incontrare facce che mi hanno ferito o semplicemente hanno fatto parte della mia vita e adesso non ne fanno più parte.
Semplicemente voglio cambiare vita perché non voglio più vivere in questo modo.
Ho passato tutta la mia adolescenza buttata su un letto, a deprimermi, a sperare di morire, a pensare all'amore della mia vita.
Ripenso a tutto quello che ho passato e mi faccio un po' schifo.
La depressione è una malattia grave, solitamente non si capisce la gravità della situazione ma ve lo assicuro,non è piacevole stare a letto ventiquattro ore su ventiquattro, non piangere ma averne voglia, non mangiare più, gridare, sentire voci, avere voglia di morire, avere voglia di uccidere qualsiasi persona solo per alleviare un po' di dolore che ti uccide dentro. E' difficile spiegare come mi sentivo, non ricordo certe volte, e piango, piango a dirotto perché non ho vissuto abbastanza, non ho avuto una vita normale. Ho sofferto e ora soffro ancora per le cose che ho perso per questa stupida malattia, per le cose che non potrò più riavere.
Certe volte penso sia stata mia la colpa, non dovevo cadere nelle mie fragilità, dovevo semplicemente combattere, non farmi del male, guardare avanti ed essere felice.
Ma queste riflessioni si fanno quando ormai è troppo tardi e ormai hai affrontato tutto.
Quindi ho deciso di abbandonare tutto, di partire, di scrivere un altro capitolo della mia storia e sta volta voglio scriverlo bene, senza errori, senza pause, tutto di un fiato. Perché è così che voglio vivere, tutto di un fiato. Divertirmi, scrivere, dedicarmi a me stessa, ubriacarmi, fumare, chiudere gli occhi e respirare a pieni polmoni l'aria che mi circonda, magari distesa su un prato o in una spiaggia, col silenzio che mi avvolge, il rumore del mare che mi culla, la serenità più assoluta.
Ma cosa si prova a vivere a pieno la propria vita? Lo voglio proprio sapere e sono pronta. A vent'anni sono pronta ad abbandonare tutte le mie insicurezze e andare via.
Le valigie sono pronte, io sono pronta, i miei genitori sono pronti? Non credo, ma ad oggi poco mi importa.
Mi alzo dal letto, forse per oggi ho pensato troppo, come sempre.
'' Papà è ora di andare '' dico.
'' Ripensaci, anche se perdessi i soldi del biglietto, rimani e fatti una nuova vita qui ''
'' Ho preso la mia decisione ormai '' dico un po' agitata.
Arrivo in Aereoporto, non vi sto a raccontare i pianti di mia madre e di mio padre ma eccomi qui, su questo meraviglioso aereo, pronta per un' avventura indimenticabile.
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Dimmi di si.
ChickLitPrologo Girare per il mondo è sempre stato il sogno di Giulia. Giulia, vent'anni, italiana. Lei era una ragazza semplice, non si truccava molto durante la settimana ma qualche volta lo faceva perché lei infondo non aveva molto autostima di se stes...