A poem for you too (1/2)

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Francisco793

A POEM FOR YOU TOO

Questa storia è interamente frutto della mia immaginazione. Nessun fatto è un riferimento a fatti realmente accaduti. Ho preso spunto per i nomi, ovviamente, dai componenti degli One Direction e delle loro famiglie. Credo fermamente nella Larry Stylinson ed è per questo che ho deciso di scrivere una Fan Fiction su di loro. Questa storia non vuole recare offesa a nessuno e non è caratterizzata da nessun tipo di pregiudizio.

Spero vi piaccia, buona lettura.

A Beba, che ha risvegliato in me la passione per la scrittura e la mia parte più incosciente;

A Lilli, mia compagna di merende e fan numero uno, a cui una dedica è obbligatoria.

PROLOGO

HARRY

Harry Styles, sin da quando aveva ricordi, era sempre stato amato da tutti. Forse era merito del suo aspetto, sempre molto ben curato, con quel suo viso a cuore e i suoi ricci castani, per non parlare dei grandi occhi verdi. Ma l’aspetto, seppure straordinariamente bello, non era niente a confronto con il suo carattere e soprattutto i suoi modi di fare. Harry era cresciuto nella convinzione che tutto ciò che si desidera si può ottenere, con un sorriso smagliante, parole gentili e tutta la finta disponibilità del mondo.

In sostanza, Harry Styles era uno stronzo, di prima categoria. Lo era, e ne era pienamente consapevole. Questo suo aspetto l’aveva sempre portato avanti, a scuola, al lavoro e nella vita. Il suo carisma, quasi magnetico, l’aveva portato a lavorare in una delle più lussuose gioiellerie di Londra, dopo un solo colloquio. Il signor Rowling, il suo capo, non aveva avuto bisogno di vedere altri ragazzi, aveva capito subito che Harry Styles era la persona perfetta per quel lavoro.

Harry aveva il compito di convincere i ricchi di Londra a comprare i preziosi articoli del negozio, oppure di vendere loro dei gioielli che il signor Rowling desiderava ardentemente. Spesso questo richiedeva un gran quantitativo di lusinghe e modi affettati, ma Harry non aveva mai sbagliato un colpo. Era molto facile convincere le mogli di ricchi imprenditori, manager o di facoltosi ereditieri a sganciare migliaia di sterline, quando avevi una voce misuratamente adulatoria, occhi verdi penetranti e un sorriso bianchissimo dalla tua parte.

Ma il momento che Harry preferiva in assoluto era quello della cena. Dopo essere stato tutta la sera nei salotti sfarzosi di grandi ville o cottage, quasi la totalità delle volte, il riccio veniva invitato a cena dalle ricche signore, le quali faticavano a privarsi della compagnia del ragazzo. Harry, dopo un finto tentativo di rifiutare, accettava l’invito e lì partiva tutto il divertimento.

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