Prologo

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"Tutti noi pensiamo che in questo mondo siamo soli, che non esista quella persona che ci comprenda, che possa comprendere quella parte di noi che non parla mai, solo per paura di dire la cosa sbagliata e che sta sempre nel suo per paura di non piacere.
Quella parte di noi c'è, c'è sempre, è quella maschera che prima di uscire di casa mettiamo tutti, solo per mostrare a gli altri ciò che vogliono vedere, un quadro perfetto,perché la società non vuole vedere ciò che siamo ma ciò che vogliono vedere.

E se invece esistesse una persona così?E se vi dicessi che io l'ho trovata?!....."

<<ALYSSAAAAAAAA, HAI FINITO DI SCRIVERE SU QUEL SITO, MUOVITI SIAMO IN RITARDO>>
<<SI ECCO HO FINITO>>urlai chiudendo il pc<<come ti sembro?>> dissi aprendo la porta di camera mia, dove mi aspettava il mio fedele amico e compagno di cazzate, Thomas(ma io lo chiamo Tommy, perché so che gli sa fastidio)
<<Sei perfetta....perfettamente orrenda, ma siamo anche perfettamente in ritardo, quindi verrai così>>disse scendendo le scale
<<Ed io che pensavo che mi avessi fatto un complimento,pffff, illusa.
Comunque mi spieghi perché devo venire pure io a questo 'appuntamento al buio'>>dissi mentre chiudevo il portone di casa
<<Elementare Watson, perché la ragazza in questione è tanto timida così si porterà un amico, ed io mi porto te>>
<<Quindi sono il quarto incomodo?>>
<<No! Sei la mia migliore amica, e in quanto tale, dovrai stare con il terzo incomodo, così da permettere a me e alla mia adorata donzella di stare tranquilli>>Disse aprendo lo sportello della macchina, mettandola in moto e facendo la retromarcia<<Inoltre mi piace quella ragazza, e vorrei che tu e lei faceste amicizia.Sai penso anche che siete in pó simili>>
<<Perfetto>>ed ecco che il mio lato sarcastico si intromette.
<<Amo il tuo lato sarcastico, penso che lo amerà anche Leo>>
<<Non ne sarei così convinta-ma allora è così che si--->>non riuscì a finire la frase che un camion ci finì addosso...

Mi svegliai tre giorni dopo, all'ospedale, appena ripresi conoscenza non riuscì a capire nulla, tutto ciò che vedevo erano le sottili tende bianche, attraverso cui filtravano i reggi di sole, e i girasoli posti nel vaso sul mio comodino ma
dopo ben 5 minuti, i ricordi iniziarono a riaffiorare nella mente, iniziai a ricordare, ricordai che stavo scrivendo sul Blogg, ricordai il discorso con Thomas,ricordai il camion che ci venne addosso e ci butto fuori dalla strada, ma da lì in poi niente, c'è solo il vuoto più totale.
C'era uan parte di me però che mi diceva che mi dovevo alzare, dovevo cercare Tommy, lo dovevo assolutamente vedere.
Provai ad alzarmi, ma senza successo,...al terzo tentativo mi ero stancata così mi staccati le flebo dalle braccia e misi tutta la forza che avevo nelle gambe cosi da potermi alzare.
A tentativo riuscito mi sentivo leggermente stordita ma questi non mi impedì di uscire a cercare Tommy.

Non so come io abbia fatto, ma riuscì cautamente a farmi il giro di tutto l'ospedale senza farmi vedere dalle infermiere.
In poco tempo visitai l'ala nord dell'ospedale, era un posto cupo e triste, insolito per un ospedale, ero spaventata, avevo il cuore che batteva a mille
<<Alyssa, che ci fai qui, devi tornare nell'ala sud, qua non puoi stare>>corsi e lo abbraccia forte forte, come se tutte le mie paure fossero svanite.
<<Tommy, ho avuto paura, per un momento ho pensato che tu-tu>>provai a dire ma i singhiozzi me lo impedivano.
<<Shhh tranquilla,sappi io che sto bene, e sarò sempre e per sempre con te>> disse accarezzandomi la guancia a ascigandomi gli occhi, ormai completamente appannati dalle lacrime
<<Lo so Tommy, lo abbiamo promesso ricordi?!! Sempre e per sempre>>
<<Un'altra cosa, ricordati di me quando ti sveglierai...Ti Voglio Bene Lella>>
<<Cos- Non capisco Tommy...>>

[...]
<<TOMMY>>urlai disperatamente mentre provai ad alzarmi dal letto
<<ALYSSA>>disse mia madre piangendo mentre entrava seguita dalla scorta di infermieri
<<Mamma dov'è Tommy>>chiesi guardando mia madre con aria affranta e arrabbiata
<<Tesoro vedi->>cerco di dire ma le parole uscirono come soffocate
<<MAMMA DOV'È TOMMY?!!>>urlai con tutta me stessa, provocando una grande fitta al cuore. Mia madre a quel punto non resistette e scoppio in mille lacrime.

Lì capì, capì quello che era successo.
Tommy,il mio Tommy, non c'è l'aveva fatta

¦Hey Juliet...¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora