Capitolo 1

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POV di Patty:
È martedì e come ogni mattina sto facendo un giro in bici a Bariloche. È bellissima come città, un po' piccola ma il panorama è stupendo! Amo la campagna, io e mia mamma abitiamo in una piccola casetta, siamo solo io e lei ma ci divertiamo un sacco. Mi distraggo un attimo e...
'Ahh'

Sono appena caduta dalla bici non ci posso credere! Che male! Mi sono pure caduti i miei occhiali...
Sento qualcuno toccarmi la mano, mi alzo e mi mette gli occhiali sul viso.
Quando apro gli occhi la prima cosa che vedo sono due occhi marroni che mi fissano, poi un sorriso raggiante e amichevole. Sorrido anch'io.

'Ti ringrazio' gli dico.
'Va tutto bene? Ti sei fatta male?'
'Ehm, no, si, no, ecco, voglio dire si..'
'No, aspetta, frena. Una cosa alla volta. Come ti chiami?'
'Patty, e tu?'
'Matias'
...

Al mercatino
'È carino, è tanto dolce..'
'Patty me l'hai già raccontato un milione di volte' afferma una mia cara amica a cui sto raccontando quello che mi è successo stamattina.
'È vero ma è il primo ragazzo che incontro che mi piace così tanto!' le rispondo.

'Ti prego possiamo cambiare argomento per favore? Allora te lo porti a Buenos Aires o no?' mi chiede la mia amica prendendo in braccio un bassotto.
'Non lo so, comunque cercherò di convincere mia mamma a farmelo tenere' le dico mentre lo accarezzo e gli do un bacio sul muso. Non so ancora che nome dargli, ma sono sicura che avrà un nome fantastico.
'Va bene spero non la prenda male, tieni' e mi porge il bassotto.
'Vieni dalla mamma piccolo' gli dico e ci incamminiamo verso la bancarella di mia mamma. La chiamo.

'Mamma, mamma'
'Aspetta'
La vedo indaffarata con una cliente.
'...lo può mettere sia girato da una parte che dall'altra, è molto comodo, se no abbiamo quest'altro modello che la slancia molto quindi sarebbe perfetto per lei visto che non è molto alta, senza offesa'
'No, no, non mi piace' sento la signora dire a mia mamma, che continua. 'Abbiamo anche il sombrero, glielo faccio provare, aspetti che lo prendo..'
Si sente un tonfo, la mamma ha ovviamente fatto cadere l'attaccapanni coi cappelli.
'Vabbè, tanto li volevo prendere comunque, allora li vuole provare?' chiede alla cliente, raccogliendo i cappelli caduti.
'No grazie, arrivederci'
'No, per favore' la mamma la implora ma la signora se ne va via.

'Oh mamma, che stai facendo?' le chiedo con un'aria confusa.
'È stato solo un piccolo incidente, che c'è?'

Okay sono pronta a farle la domanda tanto attesa e importante.
'Senti, vorrei tanto portarlo a Buenos Aires' le dico prendendo in braccio il cagnolino che a causa della sua agitazione non aveva ancora notato.
'No, no, no, un cane a Buenos Aires no, nella maniera più assoluta. Non possiamo portarlo, sono troppe ore di treno e..'
La interrompo e la supplico. 'No, dai, mamma, mamma. Ti prego, ti prego, ti prego, ti prego, ti prego'
'È inutile che mi preghi, ti ho detto che non possiamo!'
'Guarda quanto è carino' insisto e lo appoggio per terra.
Mia mamma si lamenta. 'No, non voglio vederlo, ho gli occhi chiusi, non lo vedo, non lo sto guardando'
'Muah.. grazie mamma, grazie, a dopo ciao' e me ne vado via con la mia amica prima che possa obbiettare. L'ultima cosa che sento è: 'No, no. Non mangiare dolci che si attaccano le briciole all'apparecchio, ciao'

POV di Carmen:
Non ci posso credere che Patty mi abbia appena ingannata.
'Che pazienza!' dico a me stessa raccogliendo i cappelli che mi sono caduti. Che figuraccia che ho appena fatto!

'Carmen, sei ancora qui?! Che aspetti a fare le valigie?' mi chiede una mia amica.
'Si ora vado, volevo vendere qualcosina'
'Hai paura, vero?'
'Ecco, direi che sono piuttosto preoccupata e che... va bene, lo ammetto, ho paura, voglio vedere le analisi di Patty.. voglio che vada tutto bene' le dico un po' angosciata.
'Vedrai, andrà in modo perfetto Carmen' mi rincuora.
'E se non andrà tutto bene? Sarò sola un'altra volta e dovrò farmi carico di tutti i problemi'
'No, non devi nemmeno pensarlo, chiaro? Scusa se mi impiccio ma se le cose si mettono male quello che devi fare è cercare il papà di Patty'
'Mi dispiace ma per me il papà di Patty non esiste' le rispondo a testa alta.

POV di Leandro:
All'ospedale
Sto camminando per il corridoio dell'ospedale, è pieno di persone, pazienti, dottori, come sempre. Vedo un mio collega.
'Ciao'
'Come va?' gli chiedo.
'Tutto bene'
Continuo ad incamminarmi, un'infermiera mi raggiunge.
'Buongiorno dottore, tanti auguri!'
'Auguri per cosa, scusi?'
'Per la giornata del medico' mi risponde entusiasta.
'A, me ne ero dimenticato'
'Cercavo giusto lei'
'Per il nuovo paziente?'
'Vedo che sa già tutto, venga, da questa parte' e la seguo.

'Non era al primo piano?' le chiedo quando siamo arrivati. 'Si, ma qui c'è una sorpresa'
Apro la porta e sento: 'Buongiorno dottore! Tanti auguri!' Mi giro e vedo una decina di bambini sorridermi.
Incomincio a sorridere e a ridere anch'io.
'Che bello, non me lo aspettavo, grazie, ma quello è per me?' e indico un pacchetto regalo.
'Si' una bambina mi dice e me lo passa.
'Mamma mia! Oh vieni, fatti dare un bacio, muah! Voglio abbracciarvi tutti, facciamo un mega abbraccio collettivo, bravissimi, ma che regalo mi avete fatto? Che cos'è? Siete andati voi a comprarlo?'
'Si' mi dicono i bambini in coro.
'Si? Dite sul serio?'
'Si'
'A, e che c'è qui dentro? Un ombrello?'
'È una penna' un bambino mi svela.
'È vero, una penna, che bella! Non vedo l'ora di scrivere qualcosa!'
In quel momento mi suona il cellulare, è Bianca.
'Scusate, rispondo al telefono'

'Pronto?'
'Sapessi come sono bella con il vestito da sposa! Mi sta d'incanto!'
'Ah, vorrei essere lì per vederti'
'No! Neanche per sogno amore mio, porta sfortuna! Mi vedrai quando sarò all'altare'
'Non desidero altro'
'Senti, finisco di fare delle cose e ti raggiungo lì, okay?'

'Dottore, il bambino della stanza 22 vuole vederla prima dell'operazione'

'Ehm, non posso stare al telefono, devo andare, a più tardi' 
'Lo detesto quando riattacca' sento Bianca dire.

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