"Qualcuno è morto" rispose Malfoy, la sua voce salì di un'ottava. "Uno dei suoi...non so chi,era buio. Ho scavalcato il corpo, dovevo aspettare quassù il suo ritorno, solo che quelli del suo Ordine si sono intromessi."
"Si,hanno questa abitudine".
Si udì un'esplosione, poi delle urla.
Il cuore di Rigel tuonò nel petto invisibile.
"Resta poco tempo, a ogni modo" riprese Silente. "Quindi consideriamo le tue alternative,Draco."
"Le mie alternative!" Gridò il biondo. "Sono qui con una bacchetta, sto per ucciderla"
"Mio caro ragazzo, smettiamo di prenderci in giro. Se fossi in grado di uccidermi, l'avresti fatto subito dopo avermi disarmato."
"Io non ho alternative!" Esclamò Malfoy con le lacrime agli occhi.
"Devo farlo! Devo ucciderla." Si fermò.
"O Lui ucciderà me" continuò sussurrando.
"Io posso aiutarti Draco. Possiamo nascondere te e la signorina Moore meglio di quanto tu possa immaginare."
"Non può invece!" ribattè Malfoy. "Nessuno può aiutarmi, non ho scelta."
"Passa dalla parte giusta Draco. Tu non sei un un'assassino."
"Ma sono arrivato fino a qui, no?" Disse lentamente. "Credevano che sarei morto, e invece sono qui, e lei è in mio potere. Ho la bacchetta in pugno...Lei è qui a chiedermi pietà."
"No Draco" ribatté Silente, tranquillo.
"È la mia pietà, non la tua, che conta adesso."
Malfoy non parlò. Aveva la bocca aperta e la mano con la bacchetta che tremava ancora.
Rigel credette di vederla abbassarsi.
Ma all'improvviso dei passi rimbombarono per le scale e un attimo dopo Malfoy fu scaraventato giù dalla torre di astronomia.Fine flashback
Era un caldo giorno d'estate quando, il giovane Scorpius Malfoy, curiosò tra gli scaffali posti in soffitta.
All'interno della stanza,il ragazzo trovò mille cianfrusaglie: scope, libri, quaderni, pietre e molti scatoloni.
Gli scatoloni (tutti rigorosamente di color verde scuro) avevo scritto su un lato del cartoncino, le varie materie studiate dalla madre in tenera età.
In fondo alla stanza coperto da un lenzuolo impolverato, si trovava un baule di legno nero con delle rifiniture in oro.
Incuriosito, Scorpius , aprì il baule.
Al suo interno si trovavano una bacchetta, un divisa della casata Serpeverde ed un mantello nero.
Il ragazzo non capendo di chi fossero gli oggetti magici, decise di chiedere alla madre, Rigel Moore.
"Mammaa" urlò
"Arrivo tesoro!" Disse la madre salendo le scale a chiocciola.
"Cosa ci fai qui?!" Disse la madre in preda al panico "Ho trovato questo" rispose il figlio indicando il baule.
Rigel si sedette sul pavimento freddo e sporco di polvere e si fermò a guardare il bauletto.
Prese in mano il mantello e ne annusò l'odore.
"Menta" disse
"Di chi è questa?" chiese Scorpius guardando la bacchetta che teneva in mano.
Rigel non sapeva cosa rispondere, ma Scorpius la precedette.
"È di papà?"Eccoci qui con il primo capitolo di "Lost in your eyes"
Cosa ne pensate?
Vorreste il prossimo capitolo?
-sof🐍
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Lost In Your Eyes
Fanfiction"Non è importante ciò che si è alla nascita, ma ciò che si diventa" -Albus Silente