Funghi atomici sbocciano come papaveri sulle città distrutte. L'aria infernale di cento sciami di demoni spazza il cielo nero; da uno squarcio dell'atmosfera s'intravedono le stelle scintillanti e serene.
Petali di cigno si staccano dalla corolla di diamante venata di zaffiro. Cadono come una pioggia di piume d'angelo.
Al di sotto della folla radioattiva, si muovono i sopravvissuti. Intessono inganni per sopravvivere; ingigantiscono ideali, costruiscono castelli in filigrane d'argento. Il passato che non torna, che non è mai esistito, è vissuto nel presente.
Il cielo sereno in cui volava nell'alba il mio cigno! È svanito anche lui. Il sorriso di Sabrina.
La purezza delle nevi eterne. Un vecchio appoggiato su un bastone nodoso le valica alla ricerca di Elwë – lo ritroverà? – Quel vecchio sono io.
Sto cercando la reincarnazione degli Elfi nelle foreste.
Immagini ricche di ambrosia avvelenata attirano i reietti assetati di vita. Noi che siamo partiti siamo l'unica speranza per loro.
Riusciremo ad arrivare in tempo?
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Anoressia
General FictionPrefazione La trash tv ci ha da tempo abituato ed assuefatto a tremende trasmissioni verità dove signore dallo sguardo lucido e compunto pongono domande che neanche un prete nel confessionale avrebbe il coraggio di fare, mentre gli intervistati non...