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Jungkook fu il primo a svegliarsi dopo quella notte di puro sesso. Il suo sguardo ricadde sull'orologio del suo telefono che segnava le 5 del mattino.

In seguito i suoi occhi si spostarono verso Jimin che riposava di fianco e inquieto al suo lato, stringeva fortemente le coperte sopra di sé. Lo osservò ancora per qualche minuto ma poi decise di svegliarlo.

Delicatamente lo voltò e fissò il suo viso, guance rosee e fronte sudata dove il maggiore posò le sue labbra. La sentì calda, scottante.

«Fiorellino ma hai la febbre tu» sussurrò con preoccupazione. Posò la sua schiena alla spalliera e trascinò sopra di sé il corpo dormiente del minore «Svegliati, Jimin... Jimin, svegliati» sfiorò la sua guancia e questo schiuse gli occhi molto lentamente poi posò la sua mano sul petto contrario.

«B-Buongiorno, Jungkook-k» farfugliò con un sorriso «Sento così freddo... Si è abbassata la t-temperatura?» chiese.

«Buongiorno un cazzo, fiorellino. Hai la febbre per questo senti così freddo!» disse ridendo e accarezzando i suoi capelli.

«Davvero? Oh, cazzo...» massaggiò le sue tempie indolenzite «Che ore sono?»

«Le 5 del mattino e non possiamo andare con la moto perché tu non puoi prendere altro freddo» spiegò riflettendo ad altre eventuali possibilità.

«Che cosa dirò ai miei...?» domandò preoccupato.

«Che hai perso la tua verginità!» esclamò guardandolo provocatoriamente, l'altro arrossì.

«Zitto, idiota! Non è questo il problema... Non solo non sono rimasto a casa ma mi è venuta per giunta anche la febbre! Sarà stata sicuramente la piscina dell'altro giorno...» affermò.

«Tranquillo. Mi assumerò le mie responsabilità. Alla fine è mia la colpa se ti sei ammalato e non sei rimasto a casa» parlò con serenità.

«Siamo stati entrambi ad agire» sorrise per rassicurare il maggiore.

«Va bene... Che ne dici se adesso andiamo a casa? Yoongi porterà la moto ed io la sua macchina. Te la senti?» Jimin con difficoltà si mise seduto e annuì debolmente.

«Si, tranquillo ma prima avrei bisogno anche di farmi una doccia, mi sento così sudicio» disse osservando il suo corpo nudo. Jungkook si avvicinò e lasciò un bacio sulla sua spalla.

«Andiamo a farla prima di andare. Una doccia fredda ti abbasserà la temperatura...» propose con serietà, il biondo si voltò.

«Con te?» chiese innocentemente.

«Si, con me» Jungkook si alzò dal letto e Jimin coprì la sua vista «Perchè ti copri se già mi hai visto così, fiorellino?» si pose davanti a lui e il biondo per forza dovette guardarlo «Dai, su ti aiuto ad alzarti. Poggiati a me» prese la sua mano e il minore si sorresse a lui. La sua testa era dolorante e girava lievemente.

«Mi fa male il culo, cazzo» Jungkook ridacchiò meritandosi una debole gomitata dal più piccolo.

«Scusa ma un sintomo così ovvio... Dopo quello che abbiamo fatto» quest'ultima frase, Jungkook la sussurrò al suo orecchio mentre insieme entravano in bagno.

«So cosa abbiamo f-fatto stanotte, tranquillo. Non lo scordo» pronunciò tenendosi alle braccia del maggiore che in quel momento aprì la porta scorrevole della doccia per poi entrare entrambi all'interno.

Quel bagno era decisamente eccessivo, lussuoso. Come la stanza anche questo aveva le pareti rosso scuro con qualche particolare dorato che dava proprio quel tocco di stravaganza.

«Sediamoci» sentenziò Jungkook.

I due si sedettero sul piatto doccia e le loro schiene si poggiarono contro la parete mentre il getto di acqua fredda colpiva direttamente entrambi i corpi anche se più quello di Jimin che sospirò infreddolito al contatto, portando indietro la sua testa.

«Cazzo... La mia t-testa sta per s-scoppiare» balbettò accarezzando le proprie braccia in segno di calore.

«Poggia la tua testa sulla mia spalla» propose Jungkook quando avvicinò il suo corpo a quello contrario. Il minore non se lo fece ripetere due volte, posò il suo capo in quella zona.

«Non ti do f-fastidio?» chiese dal nulla, il maggiore sorrise.

«Sinceramente no» rispose all'istante «Perchè la domanda?»

«Non sembro una persona che si fa paranoie o si crea complessi ma la tua persona riesce a farmeli venire» parlò con i suoi occhi socchiusi «A volte penso di dover moderare la mia vita, di essere troppo altruista e buono. Sto sempre a guardare, anche se non lo do a notare, quello che fanno gli altri. Mi incuriosisco e finisco sempre per intromettermi in una vita che non è mia mentre alla mia chi ci pensa? Sto sempre a preoccuparmi per gli altri, per i loro problemi tanto che li faccio diventare anche miei ma a me chi ci pensa? Vorrei staccare la spina anche solo per un momento e cercare di pensare al mio benessere. Forse dovrei staccarmi anche un po' da te... Sto facendo cose che nella mia vita non avrei mai pensato di fare. Sto scoprendo un nuovo me stesso a cui piace trasgredire le regole» sospirò «Non so perché sto facendo questo discorso, forse sarà la febbre... Io non lo so» rise debolmente. Jungkook si voltò e premette le labbra contro la sua fronte, ancora caldo.

«Tu hai invaso la mia vita ed io adesso invado la tua?»

«È una domanda?» il corvino annuì «Beh... Io ho iniziato ma adesso anche tu...» provò a spiegarsi.

«Vuoi una pausa?» chiese cercando di non ridere mentre chiudeva l'acqua.

«Si, ho bisogno di una pausa... Ora siamo ufficialmente una coppia in crisi» disse ridendo. Il più grande sfiorò più volte la sua umida pelle con i polpastrelli.

«Quanto durerà questa pausa?» lo guardò sorridendo.

«Vuoi già ritornare con me? L'ho sempre detto che non mi lasci i miei spazi!» esclamò con un broncio.

«Ma io sono il tuo padrone!» rispose provocandolo. Jimin arrossì e Jungkook afferrò il suo mento con le dita «Ti dimentichi sempre chi comanda nella nostra relazione... Io sono il tuo dominatore!» le guance del minore presero più colore e il maggiore lo baciò, muovendo le sue labbra a caso «Mh... Mh... Mh... Mh» gemeva mentre lo baciava «Dai, schiavetto andiamo a casa che se no sono guai!»

«Vuole mettermi anche un guinzaglio, padrone?» chiese sarcasticamente.

«Mi hai dato una buona idea... Appena usciremo, ci fermeremo in qualche sexy shop e lo compreremo» si alzò e aiutò anche Jimin a mettersi in piedi.

«Mi raccomando, lo voglio rosa» fece gli occhi dolci e Jungkook non poté che ridere.

«Provvederemo anche per una cuccetta...»

«Non esagerare, idiota»

𝑪𝒊𝒄𝒂𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆𝒔 | 국민 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora