Tonatiukan

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Questa fanfiction è stata scritta senza scopo di lucro.
I personaggi e l'opera originale non mi appartengono.

E la splendida copertina è di CarayArt (Twitter)!

Personaggi: Sì, è una fic su Kars nell'anno del Signore 2019.

Genere:
Non so, sono stanca...
Culturista azteco che strippa, credo!

***

E, anche se solo per un secondo,
avrebbe giurato di averlo potuto vedere.

Lo aveva stretto tra le mani,
niente più di un seme luminoso come le gocce di bruma notturna alla luce della luna.

Il Sole era solo una lacrima.
Avrebbe potuto lasciarselo scivolare lungo le dita, per poi posarselo sulla lingua e inghiottirlo.

Custodirlo per sempre, forse assumere il suo battito vitale.

Eppure, una simile visione non si era rivelata nient'altro che un inganno creato dallo stato di esaltazione in cui la sua mente aveva iniziato a crogiolarsi.

La strada per la perfezione - la somma completezza - non era lastricata d'oro, Kars lo aveva sempre saputo.

Era giunto all'immolazione solo dopo aver camminato sull'orlo del martirio: non avrebbe mai accettato altra esistenza se non quella che si era promesso.

Non aveva mai avuto disgusto di uccidere, né paura di morire come essere incompleto.

Però, era stato frustrante.
Lui, che avrebbe potuto vantare millenni di meraviglie riflessi nei suoi occhi, si era ritrovato a mirare disperatamente ad un fuocherello.

L'ultimo ostacolo verso il massimo picco della grandezza.
Così insignificante, e allo stesso tempo incredibilmente potente.

Ora, Kars aveva iniziato a capire come mai gli umani si genuflettessero di fronte ai cancelli dell'alba, pregando di poterli un giorno attraversare.

Una forza tanto tremenda e sublime di fronte a intelletti tanto limitati non poteva che essere considerata una divinità.

La luce però non era sacra;
gli uomini non sarebbero mai stati in grado di vedere "entità divine", né tantomeno avrebbero mai avuto l'opportunità di diventarne una.

Al contrario lui avrebbe afferrato quest'opportunità, e ne avrebbe fatto tesoro.
Si sarebbe elevato al di sopra della volta celeste, più in alto delle Stelle stesse.

Solo allora, il Sole sarebbe stato la sua corona.
La degna corona trascendente di un essere supremo.

La perfezione assoluta, la grandezza e l'immortalità, la completezza che solo l'universo sa avere.

Qualunque essere troppo o troppo poco legato alle catene terrene non avrebbe mai potuto capirlo.
Avrebbe distrutto o si sarebbe fatto distruggere dalle forze pristine del pianeta.

Un vero dio, nato per quel ruolo, avrebbe saputo fare molto di meglio.

Avrebbe avuto il coraggio di comprendere il Tutto e spiccare il volo verso l'Oltre, ma non avrebbe mai piegato la Natura.

Tonatiukan || Battle TendencyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora