1°Racconto

43 3 1
                                    

Nella pancia di cento navi, viaggiavamo a velocità sconosciute per chiunque non fosse un navigatore esperto, silenziosi ad ascoltare il frastuono delle onde che si rompevano lungo la fiancata del cassero. Squarciavamo il mare in un orizzonte cupo e tempestato dei fulmini del cielo ovvero l'ennesimo avvertimento, secondo i più fanatici di noi, di una maledizione divina che avrebbe cominciato a tormentarci fin dal giorno in cui fu deciso di salpare un'ultima volta verso le terre nordiche. Come può però una maledizione abbattersi sull'uomo ancora prima che il gesto sia compiuto ed irreversibile? Le nostre spade, incastrate nelle rastrelliere di legno ammuffito e puzzolente, non erano ancora nemmeno lontanamente sporche del sangue degli infedeli, quindi come potevamo essere in peccato? E poi perché il signore avrebbe dovuto punire noi suoi servi, con il solo scopo di portare nel mondo la sua parola ed eliminare chiunque vi si opponga? Non vi è motivo e proprio per questo il più di noi non crede a certe fandonie. Il signore è dalla parte dei suoi amati cavalieri, pronti a morire ancora una volta in suo nome e per la sua eterna gloria.

La battaglia per la gloria divina ha avuto inizio molti anni prima di questa spedizione, che non è altro che il culmine dei nostri sforzi e del sangue che molti altri fratelli hanno versato nel nome della causa: Una crociata che aveva accolto nelle sue braccia tutti i fedeli adoratori del Sole, della sua luce benedetta, della Luna d'argento e del suo placido riflesso, per confrontarsi contro le creature delle più recondite ed innominabili oscurità terrestri. La necessità di questa mobilitazione sorse quando la terra ci tremò sotto i piedi qualche anno orsono, scossa dalla caduta di una pietra dei cieli che fu recuperata dagli uomini per avidità ed arroganza, ma non si tocca ciò che appartiene al male, altrimenti questo lo reclamerà inondando il mondo del suo sudiciume. Così è stato. I morti si rialzarono dai loro giacigli, i vulcani eruttarono con potenza il loro magma incandescente, gli insetti si alzarono in turbinose colonne di malattia e gli animali persero il senno; Gli erbivori cominciarono a divorare i predatori secolari e ribaltarono la catena alimentare, alterando ciò che di buono era stato creato dal signore. Dopo gli animali, toccò all'uomo. Nacque la blasfemia, seguita dall'eresia vera e propria e infine la corruzione dell'animo e la prima a perire fu propria la nostra amata Regina. Con la facilità con la quale si era impadronita della fonte del male, così il male si impadronì della sua vita ed allora fummo chiamati alle armi. Cavalieri di una luce che si andava affievolendo, torce nell'oscurità di un nuovo mondo spento e vuoto, privo di ogni ordine naturale il quale sarebbe dovuto essere ristabilito dalle nostre stesse spade. E così fu guerra. E così fu sangue. Il nostro stemma, il Sole, affiancato a quello dei Cavalieri dell'ordine di Santa Maria, la Luna, divenne terrore nei corpi di chi non aveva più anima. Al momento il mondo volge nuovamente nella direzione della pace e della prosperità, ma per fare in modo che questo avvenga è stato deciso che era necessario attraversare il mare e finire il tutto proprio dove era cominciato: Nel focolare della Pietra Oscura.

"Quanto credete che manchi all'approdo?"

"Sono circa due settimane che viaggiamo a questa velocità, ormai non mancherà molto"

"E da quando saresti un Navigatore, Pancrazio?"

"Non serve essere un Navigatore se hai un cervello con cui fare qualche calcolo!"

"Cosa stai insinuando? Che sono uno stupido!?"

Pancrazio e Rodolfo non si erano mai potuti sopportare a vicenda. Ricordo che litigarono anche durante la loro prima spedizione, perché a quanto pare il primo aveva ricevuto una quantità maggiore di rancio dal cuoco e l'altro questa cosa non l'aveva proprio digerita. Magari se quel giorno le porzioni fossero state eque adesso sarebbero addirittura buoni amici ed invece il loro rapporto non fu altro che un susseguirsi di urla e dita puntate; Durante i combattimenti li si vedeva colpirsi a vicenda con else e piatti della spada, tanto che una volta fummo addirittura costretti a separarli nel bel mezzo di un assalto e per poco qualcuno non ci rimase secco. Il fato ha voluto che anche adesso fossero imbarcati sullo stesso vascello e volle anche che le loro cabine fossero vicine l'una all'altra, ma per una volontà così malleabile di nostro signore l'uomo potette avere la sfrontatezza di cambiare la stanza di Rodolfo con quella di un altro confratello dell'Ordine di Santa Maria. Durante una discussione con il capo mastro si è ipotizzato che quei due siano completamente incompatibili fin dalla nascita e che il piano del Sole per le loro vite fosse talmente differente da trovare come unica spiegazione del loro incontro il mutare del fato a causa delle scelte umane, ma la realtà, a mio parere, risiede nella semplice incongruenza delle loro personalità. A tenerli a bada solitamente ci pensa Corrado, un omaccione tutto muscoli e troppo cervello che si era unito volontariamente alla causa fin dalla prima campagna di reclutamento. Da quanto ci ha raccontato nel corso di numerosi viaggi, un tempo faceva parte dei Giustizieri, uno dei primi ordini cavallereschi fondati da sua maestà per scongiurare l'espansione dell'eresia che aveva lasciato per servire, parole sue, la nostra più nobile causa. Fu un grandissimo acquisto per i nostri ranghi. Dimostrò quasi subito la sua attitudine alla battaglia quando, rimasto intrappolato in una capanna, sgozzò cinque eretici con il solo ausilio di un paletto di legno ricavato da un vecchio tavolo sgangherato e quello fu solo l'inizio dei suoi moltissimi successi, anche se vedendolo in faccia senza la pesante armatura ferrea non ci si avrebbe mai scommesso nemmeno una monetina su di lui. Portava costantemente i capelli rasati alla perfezione e aveva due enormi occhi marroni che non davano proprio l'impressione di un combattente. Il naso aquilino era tozzo, ma corto, con delle narici costantemente piene di una peluria quasi inquietante e che non si decideva a togliere. Le labbra carnose e screpolate tendevano al rosa e spiccavano sulla sua carnagione chiara. Complessivamente il contrasto tra il suo fisico allenato e scolpito, la sua imponente altezza di quasi due metri e un viso da bravo ragazzo delle colline dell'Est davano l'impressione di un sempliciotto di campagna che aveva imbracciato da poco le armi alla ricerca di una vana e piccola gloria che avrebbe arricchito il suo inesistente feudo, immagine completamente distorta di un uomo retto e acuto che a colpi di alabarda, la sua arma prediletta, aveva assunto il comando di quasi cinquemila uomini stivati in un piccolo vascello in mezzo al mare, il nostro. Proprio così, Corrado era il capitano della spedizione, nonché primo tra i Cavalieri dell'Ordine presenti in questa baracca galleggiante. Lui ci avrebbe condotto alla vittoria o alla morte, bisognava solamente avere la pazienza di aspettare i giorni che ancora erano necessari all'approdo, sempre che di giorni si trattasse. L'impazienza di Rodolfo, se ben valutata, aveva salde fondamenta poichè tutti noi non vedevamo l'ora di sbarcare, dato che le acque irrequiete del mare avevano reso il viaggio tanto angusto quanto pericoloso. Che onore ci sarebbe stato nel perire ancora prima di poter sguainare la spada? Per quanto la battaglia, con la sua importanza secolare, spaventasse gli uomini, nulla li tormentava quanto il pensiero di morire nel disonore. Tutti qui dentro avevamo più caro l'onore che la nostra stessa vita poiché così eravamo stati addestrati e così avevamo combattuto per lunghi giorni e lunghe notti e una convinzione così radicata non si può cancellare dal cuore degli uomini. La voce profonda di Corrado tuonò nel suo discendere dal ponte superiore, dove aveva appena intrattenuto una conversazione con il Navigatore ed il timoniere:

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 07, 2019 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

CavalleriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora