Yashiro Fukuda è una ragazza di 16 anni che vive a Kochi, nella regione di Shikoku.
Dopo anni di segregazione e continue punizioni corporali da parte dei suoi genitori, i quali sono le uniche persone che conosce, decide di vendicarsi e progetta di...
Sono giorni che lo sto progettando, finalmente ho finito di recuperare il necessario per l'evocazione; non sarei resistita di più.
Il mio cuore inizia a palpitare più forte mentre sposto il lercio tappeto della mia "camera" per scoprire il pentacolo disegnato nel pomeriggio di ieri, prendo le candele nere e gli incensi che ho trafugato dal comodino di mio padre e posiziono gli oggetti attorno al cerchio d'evocazione.
Mi tiro su in piedi con le gambe malferme cominciando a sudare per l'agitazione: sono davvero sicura di quello che sto per fare? Scuoto la testa e respiro profondamente un paio di volte, non devo tergiversare un momento di più, sennò non potrò più conseguire il contratto. Accendo una ad una le candele e gli incensi ricontrollando se li ho collocati a dovere prima di stendere i palmi verso il centro del pentacolo e recitare un'antica preghiera custodita in segreto dalla famiglia Fukuda, la mia famiglia purtroppo.
Dopo avere ripetuto quella specie di litania tre volte un denso fumo porpora fluisce dal pavimento bloccandosi all' interno del pentacolo e quando finalmente si dissipa una figura femminile si palesa di fronte a me. Con cautela mi avvicino al bordo del cerchio e la osservo: sembra una donna di un' età indefinita, alta e flessuosa con delle grandi ali da corvo sulla schiena, i capelli a caschetto neri e lucidi le incorniciano un volto cereo dalle labbra scure incurvate in un sorrisetto beffardo e gli occhi di un verde intensissimo. Decisamente una tengu... accidenti.
-Spirito- cerco di controllare la voce per farla sembrare decisa -rivela il tuo nome a chi ti ha evocato, Yashiro Fukuda.
-Una ragazzina osa giocare a fare l'evocatrice?- ride -Bene, il mio nome è Kurama, sono uno spirito tengu- fa sbattere le ali provocando una forte folata di vento che mi scompiglia i capelli.
-Onorabile Kurama, ti ho evocata per potermi legare a te tramite un contratto. La mia proposta è questa: tu mi darai la forza necessaria per poter assassinare i miei genitori, in cambio tu potrai richiedere qualsiasi cosa vorrai, non mi importa che conseguenze avrò.
-Guarda guarda che cosa interessante... Accetto ad una condizione. Sono uno spirito curioso, mi dici come mai sei così determinata nel voler commettere una tale atrocità?
Le rivolgo uno sguardo penetrante e alzo appena il mento. -I miei genitori, se si possono definire tali, mi hanno sempre tenuta chiusa in casa, picchiata, molestata e derisa fin da quando ne ho memoria. Non ho altro modo per liberarmi da loro se non ucciderli, voglio farlo nel modo più brutale e doloroso possibile.- il mio volto assume un' espressione di sadica eccitazione e non riesco a fare a meno di mordermi il labbro fino a farlo spaccare per poter sentire il sapore del sangue, un brutto vizio che ho da anni. -E poi, legalmente io non esisto, di me non c'è traccia nè in questa casa, nè su Internet. Se mi concederai la forza per compiere il mio desiderio, nessuno potrà mai capire che sarò stata io ad assassinarli.-
Mi inginocchio a terra con le mani giunte all' altezza del cuore e la testa bassa -Nobile Kurama, spirito tengu, ti prego di concedermi un contratto per donarmi forza in cambio di...- aspetto la risposta dell' entità.
-Mi prenderò la tua vista e la tua mortalità, Yashiro Fukuda.
-...in cambio della mia vista e della mia mortalità. Con questo atto...- con un coltello cerimoniale in giada faccio un taglio profondo su tutta la lunghezza del avambraccio destro e varco la soglia del pentacolo, porgendo l' arto allo spirito -...dichiaro il contratto legittimato.
La tengu si strappa una piuma dalle ali e la poggia sul taglio dove viene assorbita come se niente fosse, quindi con le mani mi copre gli occhi facendo cessare il loro funzionamento e mi lega attorno al viso una morbida benda per coprire le palpebre. Pochi secondi dopo le mie ossa paiono frantumarsi e le viscere bruciare quindi mi scappa un urlo rauco di dolore mentre crollo a terra perdendo i sensi.
-Riposa, piccola Yashiro-shi, e usa ciò che ti ho donato come meglio credi. D' ora in poi saremo molto amiche, stanne certa.
