NOTE DELL'AUTRICE ovvero LEGGIMI PER FAVORE
I personaggi non mi appartengono, tutti i diritti vanno al canale youtube Inntale ed a i giocatori di Luxastra, la bellissima e coinvolgente serie tratta da una partita di Dungeons and Dragons che invito tutti a seguire!
Non so perchè ho scritto questa "storia" che non ha né capo né coda. Semplicemente questa scena è comparsa nella mia testa ed ha deciso di prepotenza che doveva finire su carta. Per questo chiedo scusa per la mancanza di trama e ambientazione.
Di solito non scrivo in prima persona, non lo trovo molto "elegante" ma dato che la storia è tratta da un gioco di ruolo mi sembrava giusto lasciarla così! La storia comunque è narrata dal punto di vista di Rendar.
Chiedo scusa per gli ORRORI di orografia e grammatica, ma non ho una beta-reader (#wedielikeaman) in caso fatemi sapere e provvederò subito a correggere.
Grazie a chi commenterà ma anche ai lettori silenziosi.
Se mai arriverà nelle mani dei ragazzi di Inntale, vi prego di farmelo sapere, per me significa molto (si, in me c'è ancora la speranza che Andross la legga con la sua bellissima voce quindi shhh, non svegliatemi)P.S. Vi chiedo scusa per l'impaginazione, ma è la prima volta che uso Wattpad. La storia la trovate anche su EFP
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Quandola polvere scende Fatumastra tace. È una sensazione strana, prima il boato della battaglia e le urla dei feriti, poi in un attimo, il silenzio.
Attorno a me ci sono solo corpi, tanti sono elfi delle macerie ma tra di loro ci sono anche cittadini e guardie che hanno partecipato alla battaglia.
Cerco di muovermi per cercare gli altri e vedere dove sono e se stanno bene ma il mio corpo mi tradisce e le gambe cedono dopo pochi passi.L'adrenalina che mi teneva in piedi fino a poco tempo prima è sparita e ora sta arrivando la stanchezza e il dolore che ad onde mi toglie il respiro.
Qualcuno urla e chiama il mio nome ma la testa mi gira e attorno a me tutto è opaco, ovattato e non riesco a capire da dove provenga di chi mi sta chiamando.Delle mani mi toccano facendomi girare supino, qualcuno mi alza la testa e la appoggia su qualcosa di morbido.
Sento che qualcosa che non va in me, ho freddo e una sensazione di umido e caldo mi bagna il lato destro del corpo. Ci appoggio una mano sopra e la ritraggo zuppa di sangue, come nella visione che ho avuto giorni prima.
Altre mani premono su di me con un pezzo di stoffa, cercando di fermare l'emorragia.Alzo lo sguardo e vedo Galgith, i capelli biondi arruffati e sporchi di cenere e sangue. Mi sta urlando qualcosa ma solo quando riacquisto un po' di lucidità riesco a sentire cosa sta dicendo.
-...mi hai capito!? Non ti azzardare a chiudere gli occhi pezzo di merda!Rimani sveglio!!-
Vorrei urlare a mia volta, digli di smetterla perché, dio,mi sta scoppiando la testa a forza di sentirlo parlare, ma sono così stanco da non riuscire a muovermi.
Qualcosa di umido mi bagna il volto. Avrei giurato che il cielo fosse completamente sereno questa mattina, ed infatti non sta piovendo, e solo ora mi accorgo che Shiran tiene la mia testa in grembo, e sta piangendo.
Sto morendo, quindi la mia visione si è avverata. Toccherà anche a Shiran dopo di me?. È forse questo il motivo del suo pianto? Si,sicuramente, non voglio pensare che stia piangendo per uno come me,non lo merito.
La consapevolezza che questi sono i miei ultimi attimi di vita mi terrorizza, non sono stato un uomo buono, e non voglio andarmene così.
-Letho...-cerco di urlare, ma la mia voce è poco più di un rantolo.
In qualche modo deve avermi sentito perché vedo l'uomo avanzare verso di me, zoppica vistosamente e si tiene un braccio ferito, ma è in piedi e vivo. Dietro di lui ci sono Hann e Dalia. Hann è quello che mi raggiunge per primo superando Letho e frugando nella tasca estrae delle bacche
-Forse possiamo fare ancora qualcosa o per lo meno io posso fare qualcosa, fatemi provare vi prego, dobbiamo fare qualcosa!- gracchia con le lacrime agli occhi ed è Dalia che lo ferma, prendendogli il braccio e stringendolo a se
-No Hann, non possiamo fare nulla...-
Ora Letho è più vicino, appoggia la spada sul pavimento accanto a me e con le mani prende il posto di Galgith che ancora preme sul mio addome urlando frasi per cercare di tenermi sveglio.
L'uomo fa un gesto con la mano e l'elfo si zittisce, allontanandosi un poco.
-Sto morendo...- la mia non è una domanda, so che è così.
Letho non risponde ma mi guarda dritto negli occhi e annuisce piano.
Con le ultime forze che non sapevo di avere mi aggrappo al suo braccio e lo tiro verso di me, perché anche respirare è diventato estremamente difficile.
-Chiedo perdono agli dei, per tutto- sussurro mentre il mio sguardo non lascia il suo nemmeno per un istante.
-Gli dei ti ascoltano e accolgono la tua preghiera, ora hai meritato il riposo, fratello- dice e con la mano destra traccia dei segni sul mio viso,mormorando qualcosa simile ad un preghiera. Non sono mai stato un uomo di chiesa e non ne capisco le parole ma la litania che sta cantando Letho ha un qualcosa di rasserenante e porta con se la speranza che ci sia davvero qualcosa dopo.Comunque vada, lo scoprirò presto.
Le mani di Shiran sono fresche sul mio viso e mentre le forze mi abbandonano a poco a poco varco le porte del nulla.
Ho sempre immaginato la vita dopo la morte come qualcosa di buio e silenzioso, ma ora qui c'è così tanta luce e mani che mi stringono calorose come per darmi il benvenuto, voci che mi chiamano per nome e che io riconosco subito.
Finalmente sono di nuovo a casa
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Luxastra - HOME
FantasyUna piccola storia tratta da una bellissima serie GDR su Youtube di nome Luxastra, che consiglio a tutti di vedere! Non c'entra nulla con la storia principale ma è un ipotetica scena che la mia mente malata ha creato quando invece dovrebbe lavorare...