Ghitem si sentiva al massimo quando rientrò in camera sua quel pomeriggio. Era stata una mattinata incredibile; il posticino in cui si era appartato con Amelise era riservato ma dovevano cercare di fare silenzio perché oltre la parete c'era il laboratorio di scienze energetiche e le pareti erano ben lungi da essere isolate. Era stato incredibilmente eccitante cercare di non fare rumore, dovevano tornarci assolutamente.
Adesso non gli rimaneva che prepararsi per la sera.
Per quanto gli piacesse la sua nuova giacca stavano andando nella Sfumatura rosso-arancio, avrebbe attirato troppo l'attenzione e non ci teneva ad avere guai proprio il giorno in cui avevano i biglietti per la corsa.
Avere buon gusto per la moda significava anche sapersi vestire in modo adeguato alle occasioni. Soppesò le sue limitate opzioni, gran parte del suo vestiario recava le bande blu del suo settore e avrebbe stonato sulla scala dei rossi che predominava in quella sfumatura.
Molti studenti approfittavano del periodo degli studi per farsi un guardaroba quanto più variopinto possibile, a volte anche con risultati infelici, ma non Ghitem. Lui era fiero di essere del blu e fosse stato per lui non avrebbe indossato altro, ma era anche ben consapevole di quando era meglio fare un passo indietro.
Era abbastanza sicuro che avrebbe messo la nuova maglia che gli avevano regalato i ragazzi del club di modeling, era relativamente semplice ad una prima occhiata: uno smanicato nero a collo alto leggermente lungo che gli arrivava fino a mezza coscia; ma ad un'occhiata più da vicino si notavano intricati disegni astratti di un nero più lucido che correvano lungo la stoffa dando al tessuto un effetto baluginante. Poi realizzò che sapeva perfettamente cosa mettersi, in fondo all'armadio giacevano rintanati un paio di pantaloni con gli stivali integrati che aveva ottenuto con una promozione circa un mesetto prima. Il modello gli piaceva moltissimo, i pantaloni di pelle sintetica lo fasciavano perfettamente e la suola spessa deli stivali gli regalava quei due centimetri in più che aveva sempre voluto, ma che non erano mai arrivati.
Il problema stava nelle fasce laterali che correvano dalla suola delle scarpe fino ai fianchi, era di un giallo dorato che, per quanto bello, non era decisamente il suo colore. Ma questa era l'occasione perfetta per sfoggiarli. decise anche d'indossare dei guanti nerissimi fino al gomito, ornati di borchie senza ragione alcuna, e una mantellina corta come quelle che andavano tanto in quel periodo.
Si guardò allo specchio e rimase piacevolmente sorpreso, nonostante gli abiti fossero ben lontani dal suo solito stile stava benissimo. Sembrava uno di quei modelli ambigui che marciavano sulle passerelle dell'alta moda. A questo punto decise che valeva la pena completare l'opera. Si riempì le mani di gel e pettinò i capelli di lato lasciando allo scoperto la zona rasata sul lato della testa.
Doveva commemorare in quel momento e il suo outfit perfetto, si mise in posa davanti allo specchio e scattò una valanga di foto. Più tardi avrebbe scelto la migliore per caricarla sui social.
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Rubien abbassò la visiera del casco mentre la sua moto-taxi lo portava verso il confine della Sfumatura rosso-arancio, non c'era un motivo in particolare per cui voleva mantenere l'anonimato, dopo tutto il Game Over gli aveva spedito un lasciapassare ufficiale e non avrebbe avuto problemi alla frontiera, però era come se nel momento in cui usciva di casa per andare ad una corsa diventasse un'altra persona. Questo rituale lo aiutava ad entrare meglio ad entrare nell'ottica della competizione.
L'auto volante con il nome del locale marcato in eleganti lettere al neon sulla fiancata lo aspettava al solito posto. S'infilò dentro in fretta e chiuse lo sportello.
"Ben arrivato!" Lo accolse l'inviato del locale passandogli un pad con un contratto.
"Le solite clausole, assicurazione infortuni, pagamento standard più il 5% delle scommesse in caso di vittoria."
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Game Over
Science FictionNella città della notte eterna, la luce baluginante dei neon sorge sul compleanno di due ragazzi molto diversi fra loro. Quanto può cambiare la vita in ventiquattro ore? E quale mente sadica ha programmato un livello di lava con i geyser? Ready? Ste...