Dopo mia madre si svegliò anche mio padre, che mi costrinsero ad uscire un pò al parco per "prendere un pò d'aria", come dicono loro. Pensano che stia troppo chiusa in camera, che mi serva uscire un pò il pomeriggio o la mattina per fare amicizia...ma la verità è che mi piace stare a casa. Semplicemente questo.
Ma con i miei genitori è inutile discutere, così mi diressi verso il mio armadio.
Scelsi dei jeans neri strappati al ginocchio con una maglietta verde, che sopra teneva stampato il numero 89 in bianco. Indossai le mie adorate sneakers rosse con il mio cappello della Nike fuxia fluo, e presi anche una giacca da tuta nel caso facesse freddo.
In bagno mi truccai con un pò di cipria e un filo di matita nera, con un rossetto molto chiaro, quasi trasparente. Mi sistemai i capelli, o meglio, cercai di farli mantenere al loro posto, ma sono sempre stati incorregibili.
Presi il mio cellulare e le cuffie con i miei occhiali da sole rotondi e uscì fuori da casa.
Fuori faceva un bel freschetto, così indossai la giacca.
Mentre camminavo guardai la casa vicina alla mia, quella con la nuova famiglia.
La bambina di prima, quella alla finestra, spuntò da dietro la casa scappando e ridendo, inseguita da quell'altro ragazzo più grande che non era quello di prima.
Lei aveva dei capelli lunghi scuri, uguali agli occhi, vestita molto semplice, con una magliettina verde con dei leggins rosa. L'altro ragazzo, invece, doveva essere un ragazzo molto curato....
Moro come lei, indossava una tuta molto larga....curatissimo!!
Lui la inseguiva, cercando di prenderla, e lei si divertiva un mondo a scappare. La bambina mi vide, così corse verso di me, "nascondendosi" dietro al mio corpo."Ti ho presa!!" urlò il ragazzo, facendole il solletico, ormai dietro di me.
"Ciao!! -mi disse la bambina- Mi chiamo Safaa!! E lui è Stefhen!!" disse insicando il ragazzo che la teneva in braccio.
"Ora parli anche con gli sconosciuti??" gli disse dandogli un bacetto sulla guancia.
"Ma no cuginetto.... lei è la nostra vicina di casa! Si chiama...."
"Demi! -dissi- Mi chiamo Demi!"
"Demi....che bel nome!! -disse Safaa- Ora vado dalla mamma!!" e scappò in casa. Rimasi sola con quel ragazzo...ah si, Stefhen!
"Bhè.....mi chiamo Stefhen! -mi disse porgendomi la mano- Come ti ha già detto Safaa....sono suo cugino!"
"I-Io sono D-Demetria, ma tutti mi c-chiamano Demi" quasi non riuscivo a parlare, sono sempre stata così, non faccio amicizia facilmente....
"Ah ok Demi -mi disse squadrandomi da capo a piedi- Quanti anni hai??" Ma cosa gli interessava di quanti anni avevo??
"Ne ho 16...." dissi timidamente
"Oh....io 19! E scommetto che sei dell'acquario!"
"Come fai a saperlo?? -chiesi stupita- Cioè....non sai quando sono nata!!"
"Bhè...l'ho capito perchè sei timida....e indossi delle scarpe rosse con un pantalone nero, una maglietta verde, una giacca bianca e un cappello fuxia. Nessun segno dello zodiaco di veste così colorato, sai??"
"Davvero?? Bhè....allora sono orgogliosa di essere acquario! -in realtà non volevo essere proprio nata- E quindi ti intendi di...astrologia??" chiesi interrogativa
"Oh no... -rispose- Mia sorella maggiore guarda ogni mattina l'oroscopo, e a furia di sentirlo....bhè....l'ho imparato!!"
"Ah ok!" risposi ridendo.
"Allora... ci vediamo in giro!!" mi disse
"Certo! Ci vediamo!"
E mi rincamminai verso il parco.
Quel ragazzo, Stefhen, non era quello che avevo visto alla finestra... quell'altro....era più carino....più curato....
Comunque lasciai perdere e andai al parco.
Non c'era molta gente, così camminai per circa 2 ore.
Pensai.
Pensai ai miei nuovi vicini....ma perchè mi interessava così tanto di loro??
Forse perchè Safaa mi stava molto simpatica....saremo potute diventare "amichette".... no?
Comunque decisi di tornare a casa, ormai le gambe mi facevano male.
Sapete, non mangio molto, anzi proprio niente, quindi non ho molte energie da sprecare.
Arrivai a casa giusto per l'orario di pranzo, infatti trovai tutta la tavola aggiustata con i piatti e tutto il resto.
"Tesoro... -mi disse mia madre- Vai a prendere la posta?"
E mi incamminai fuori.
Oggi c'erano 3 lettere....2 bollette e....un'altra completamente bianca.
C'era solo scritto: PER FAMIGLIA LOVATO
"Tieni mamma -dissi mentre le poggiavo sul tavolo- C'è una lettera senza emittente..."
"Vediamo un pò..."
"Leggila ad alta voce!"Le disse mio padre, e così vece.
"CARA FAMIGLIA LOVATO,
E' INVITATA A UNA CENA ELEGANTE AL RISTORANTE PIU' PRESTIGIOSO DEL PAESE, DA PARTE DEI VOSTRI NUOVI VICINI, LA FAMIGLIA MALIK, CHE HA ORGANIZZATO QUESTA CENA PER CONOSCERVI MEGLIO. LA CENA SI TERRA' AL RISTORANTE "MILLE E UNA NOTTE" ALLE 21:00 PRECISE TRA 3 GIORNI.
VI PREGHIAMO DI VESTIRVI ELEGANTI CON LA MASSIMA SERIETA'.CORDIALI SALUTI,
LA FAMIGLIA MALIK"