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Amy, una ragazza autolesionista. Cosa molto comprensibile dal fatto che le sue braccia erano perennemente fasciate. Ed anche se quelle fasciature sembravano uguali non era vero. Lei ogni giorno le toglieva per moltiplicare i tagli sulle braccia. Aveva conosciuto da poco un ragazzo, che la aveva amata con tutto se stesso. Infatti lui la aveva sostenuta e compresa, le aveva anche fatto giurare di non tagliarsi più. Lei ne era contenta, perché il motivo di quei tagli era perché non poteva parlarne con nessuno, di conseguenza si sfogava sulla sua pelle. Ogni volta che sentiva il bisogno di tagliarsi correva, correva senza provare fatica o dolore, ormai era diventata immune ad essi, correva fino a casa del suo ragazzo. Era sempre libero per lei, la coccolava facendole passare la pazzia che si rannidiava dentro di lei. Infatti lei era pazza. Non si vedeva all'esterno ma lei ne era pienamente consapevole. L'unica cosa che voleva vedere era il sangue. Ed ora non ne aveva la possibilità. Era un giorno come gli altri, lei si ritrovava tra le braccia del ragazzo per la millesima volta. Senza preavviso lui posò le sue labbra su quelle di Amy, che ricambiò felice il bacio. Il giorno dopo era felice, il suo primo bacio era della persona che più amava. Aveva un sorriso sulla bocca, talmente raro da sembrare quasi unico. Quando entrò in classe i suoi libri caddero a terra con un gran frastuono. Il suo ragazzo stava baciando una bulla. Essa si girò verso Amy, quando il loro bacio smise, ed iniziò a ridere istericamente. "Hai seriamente pensato che ti amasse?". Amy poté sentire il crack del suo cuore. Ormai le fasciature che il ragazzo le aveva dato erano cedute, lasciando il cuore rompersi completamente. Cominciò a correre più veloce possibile. Normalmente si lasciava andare tra le braccia del suo ragazzo ma ormai non era più suo. Arrivò a casa sua, dentro non c'era nessuno. Si avviò verso il bagno. Sentiva la testa pulsar gli, il cuore batterle forte. Velocemente scrisse un messaggio al suo ex-ragazzo
" Ti amerò con il mio corpo, il mio cuore e la mia anima fino alla morte " diceva. Dopo poco la risposta arrivò. Un semplice "ti amo" risaltava sullo schermo. Amy prese il taglierino ricavato dalla matita. Il suo unico vero amico, l'unica persona che la aveva sotenuta. Con un forte e veloce movimento fece un taglio. Era profondo ed il sangue non esitò ad uscire fuori. E due. E tre. E quattro. Non riusciva a fermarsi. Dopo qualche minuto gli occhi le si appannarono. Il suo ragazzo era corso a casa, aveva un brutto presentimento. Appena vide la porta aperta quel presentimento si ingigantì. La sua Amy era a terra, svenuta, in una pozza di sangue. Non esitò a chiamare un'ambulanza, ma per la ragazza era la fine...




È depressa, lo so, ma dovevo sfogarmi in qualche modo. Mi sono autolesionista e lo sto facendo tutt'ora, fino ad ora lo sanno solo due mie amiche. Se dite che un taglierino non si può ricavare da una matita non è vero, incidendo il fondo della matita e mettendoci dentro la lama di un appuntalapis viene un taglierino. Avrei bisogno di un posto dove autolesionarsi che nessuno veda. Consigli?

BABY DON'T CUTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora