La mano passò con delicatezza sul foglio, per fissare la colla. Guardò l'ultimo articolo della sua personale rassegna stampa con un sorriso soddisfatto: un lavoro ben fatto. Seguire le vicende delle sue prede su internet era semplice e sarebbe stato semplice conservare file per ricordare; ma adorava sfogliare le pagine patinate di quelle pessime riviste o la sottile carta dei quotidiani.
La gamba sottile elegantemente adagiata sull'altra, l'album poggiato sulla coscia, sfogliò lentamente le testimonianze del suo ruolo: Nemesi.
Un surfista, un noto scrittore, un manager. L'ultimo era un politico: arrogante e misogino, aveva rovinato la vita a fin troppe donne, abbacinate dal fascino e dal potere, strappate come carta straccia, dopo che se n'era stancato. Ora era lui carta straccia. Il suo volto disfatto al momento del ricovero campeggiava su tutte le prime pagine. Amanda aveva scelto quella con la foto più grande: quella dove si vedevano bene gli occhi. Occhi vacui e disperati, esattamente come li aveva voluti lei.
Ora era tempo di scegliere la prossima preda. Poco tempo prima, una ragazza le aveva raccontato del "suo" uomo affascinante. L'aveva fatta sentire unica e lei se ne era innamorata subito, follemente. Sembrava che avesse occhi solo per lei. Poi, però, non si era fatto più vivo. Aveva deciso di cercarlo nel locale dove l'aveva conosciuto per scoprire che, ogni sera, una ragazza diversa si sentiva unica. Per un'unica notte. Dopo soli tre giorni, lui neanche si ricordava più chi fosse: unica! Proprio come tutte le altre!
Amanda si alzò con grazia e andò nel suo laboratorio; era una profumiera, rinomata e talentuosa. Il suo segreto di seduzione era racchiuso in quelle boccette odorose tanto quanto nei suoi occhi trasparenti, che parevano quelli di un angelo. Nei suoi profumi erano racchiusi il fascino e la follia, la passione senza freni e la disperazione dell'abbandono. Lei lo sapeva e li usava senza alcuno scrupolo.
In una parte lontana della città, il leggero sibilo dei freni accompagnò l'arresto di un'auto sportiva davanti a un bar. Lo sportello si aprì e dalla vettura scese un uomo, vestito in modo impeccabile: completo blu chiaro, camicia bianca dal colletto coreano sbottonata e scarpe in vernice nera. L'individuo, con andatura elegante, si incamminò verso la porta del locale. Vanni Capriati, playboy implacabile, come ogni sera entrò nel locale, dando inizio allo show.
«Buonasera a tutti!» disse con voce decisa e un coro variegato di saluti accompagnò con calore la sua abituale passerella. Un cenno con il capo al barista e, nel tempo che impiegò per raggiungere il "suo" sgabello, il suo amaro era pronto: Averna con ghiaccio e un rametto di rosmarino. La sua overture: tutte le sere iniziava con lo stesso drink.
Una ragazza, con espressione un po' seria, si avvicinò a lui, ma mantenendo le distanze. Sembrava volesse sfidarlo; forse per dimostrare di poter resistere al suo fascino. Vanni le rivolse un sorriso leggero e la guardò con i suoi occhi verde scuro. Disse poche parole, senza muoversi. Un breve scambio di battute e la ragazza sorrise, spontaneamente. Lui le sfiorò la guancia e con il dorso delle dita le toccò i capelli. Quel gesto, elegante e delicato, la fece sciogliere; si fece avanti appoggiando entrambe le mani, con le dita intrecciate sulla spalla di lui. Vanni le cinse la vita con il braccio sinistro. Il contatto si fece più intimo e lo sguardo della ragazza non mostrava che desiderio. Il playboy aveva dato un'altra volta prova delle sue innegabili capacità seduttive.
Giovanni Capriati era giunto al giorno della partenza, per la sua prima vacanza da due anni a quella parte. Non era uomo adatto alla vita mondana: di costumi decisamente solitari, aveva una routine fatta di casa e lavoro. Era stimato e molti gli erano sinceramente affezionati, eppure non aveva mai suscitato passioni violente come quelle dei libri che tanto amava. Sì, perché Giovanni Capriati era un romantico e appassionato lettore di romanzi d'amore e d'avventura, ricchi di protagonisti coraggiosi e protagoniste affascinanti. Eroi ed eroine di un immaginario d'altri tempi, che riempivano le sue fantasticherie, vestendolo di panni non propri.
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Raffreddore
HumorQuando le tue armi di seduzione abituali sono totalmente inefficaci, quando tutto sembra andare a rotoli, ecco che arriva la sorpresa che non ti saresti mai immaginato. Partecipa fuori gara alla quarta prova de "I cinque sensi senza un senso": senza...