Ore 7.30 a.m. puntale come un orologio svizzero, Francesca e il suo bellissimo dalmata, amico di viaggi e avventure, Pongo, sono di fronte alla porta del loro bar di fiducia per sedersi in fondo alla sala, ordinare un caffè lungo americano e accedere l'immancabile portatile.
Parecchie pagine di Word, sono macchiate da inchiostro nero e un infinità di pensieri... parole per lo più senza senso e frasi illogiche.
Oggi, però, Francesca apre una nuova pagina, completamente bianca, pura, senza neanche una virgola e inizia a scrivere, questa volta, frasi di senso compiuto...perché oggi, ha in mente una storia.
Ha voglia di raccontare dopo tante storie fantastiche e irreali, la sua storia.
Magari sarà una storia noiosa, con qualche particolare di troppo, ma forse ha bisogno di scrivere la sua biografia, la sua vita...dal primo giorno di vita, fino ad adesso, 24 dicembre.
E' la vigilia di Natale e quest'anno, passerà seduta tutta la giornata e probabilmente anche il pomeriggio e la sera, fin quando il proprietario di quel piccolo bar a Nord di Londra, non verrà a scuoterla da tutti i suoi pensieri e le dirà che si è fatto tardi e che è l'ora di tornare a casa.
Non passa giorno che la ragazza non vada in quel bar e scriva...In fondo il proprietario, un uomo baffuto e leggermente goffo, le rivolge sempre un sorriso quando la vede entrare e ha sempre tempo per una carezza al piccolo Pongo...perché ormai è due anni che ha iniziato a voler bene a lei e quel piccolo mattacchione a quattro zampe.
Spesso, durante la mattinata, quando deve necessariamente allontanarsi per fare delle commissioni, afferra il guinzaglio ed esce per qualche ora con Pongo.
E non a caso, Francesca, ha dedicato a quel bar il suo primo libro...per la pazienza e la costante gentilezza e comprensione da parte dell'uomo.
Oh e tanto per essere coerente, ha dedicato anche il suo secondo libro a quel posto, a quelle sedie e a quei tavoli disposti in modo disordinato ma che hanno un forte e inconfondibile odore di casa per lei.
Giorno dopo giorno, quel posto è diventato il suo angolo segreto.
Col passare del tempo, ogni tanto, chi finisce di leggere i suoi libri, con la scusa di un caffè, le chiede un autografo, una dedica sulla prima pagina di uno dei suoi libri...oppure capita che i più fanatici le chiedano di potersi sedere accanto per respirare l'aroma del caffè, del thè rigorosamente inglese e dei biscotti al burro sfornati puntualmente ogni ora, che ispirano i suoi libri.
I più coraggiosi le chiedono di saper qualcosa in più sul suo nuovo lavoro mentre i più riservati e timidi, quelli che lei preferisce, si limitano a guardare le sue dita premere freneticamente i tasti del suo computer e a sorridere dolcemente quando il movimento appassionato delle sue mani si ferma, per lasciare spazio a una vena pulsante sulla fronte e un'espressione delusa per essersi bloccata e aver lasciato un pensiero a metà.
Quando succede si schiaffeggia la fronte per paura di essere caduta nel "blocco dello scrittore" ed è allora che Patrick, il proprietario del bar, gentilmente le si avvicina con una tazza di thè, aromatizzato al limone e zuccherato.
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Okay, premetto che è la prima volta che pubblico una storia, ne ho scritte tante ma non ho mai avuto il coraggio di pubblicarle...questa l'ho iniziata poco tempo fa ma spero vi piaccia :)
A presto :)
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Thé nero bollente
FanfictionFrancesca é una scrittrice, vive a Londra da parecchi anni ormai e sta scrivendo un nuovo libro e per la prima volta, il suo foglio bianco di Word, sarà macchiato di episodi e racconti mai scritti. Racconterà della sua vita apparentemente fantastic...