Umiliato.
La parola giusta per descrivere come mi sento in questo momento. Mai nella mia vita avrei pensato di potermi sentire così umiliato, voglio sparire completamente e sperare che chiunque ora mi stia guardando, indicandomi e ridendomi in faccia, possa scordarsi di me. Non so neanche cosa ho fatto per meritarmi un'umiliazione tale.
Continuo a rimanere inginocchiato sul pavimento del corridoio della scuola, circondato da ragazzi che non si fanno il minimo scrupolo ad additare le mie lacrime e a prendersene gioco. Tengo la testa bassa ed evito di guardarli in faccia, con le braccia mi appoggio al pavimento e mi rannicchio su me stesso aspettando una qualsiasi cosa che possa salvarmi. Di sicuro non mi alzerò da questo pavimento guardandoli in faccia mentre ridono di me.
Mi sono sempre fatto gli affari miei, sono sempre stato il ragazzo strano che frequenta il corso di arte. La gente si è sempre chiesta cosa nascondessi nelle mie cartelle, cosa dipingessi, non ho mai provato neanche una volta a far vedere i miei lavori privati a qualcuno. Nessuno avrebbe capito e sarebbe stato così umiliante, e avevo ragione. Ora tutti i miei disegni sono sparsi sul pavimento e gli altri possono vederli e pensare cose che non volevo pensassero, farsi un'idea sbagliata di me e credere io sia un pazzo. 'Non sono un pervertito', vorrei dire al ragazzo che lo sta urlando nel corridoio. Ma lascio semplicemente che le persone mi affibbino gli insulti peggiori, stringo semplicemente i pugni e lascio che le lacrime mi cadano sulle guance mentre cerco di fermare i miei singhiozzi e i miei spasmi che sarebbero per loro soltanto un motivo in più per prendersi gioco di me.
Ho sempre evitato qualsiasi contatto o di rivolgere la parola a chiunque, di non attirare l'attenzione, ma a quanto pare ho fallito, i due ragazzi responsabili dell'accaduto mi guardano e ridono così forte da avere le lacrime agli occhi, mentre urlano e cercano di attirare l'attenzione di altri studenti.
Alzo gli occhi per pochi secondi, per cercare di capire quante persone mi stiano ancora intorno e quante hanno ancora intenzione di deridere me e i miei disegni.
Poi lo vedo.
Se prima mi sono sentito umiliato adesso vorrei veramente non essere mai esistito. Si fa spazio tra la folla con le sopracciglia corrucciate, confuso su cosa stia succedendo e cosa stia provocando tutta questa ilarità. Si ferma in prima fila, ad osservare la scena patetica, scansiona ogni singolo disegno sul pavimento finché non ritorna con gli occhi su di me, ma non riesco neanche a vedere la sua espressione perché uno dei suoi due amici, si avvicina e mi spinge con un calcio, facendomi atterrare sul mio gomito destro e facendo contorcere il mio viso in una smorfia di dolore. Non so perché se la fossero presa con me, ma ad un tratto me li ero trovati intorno, che mi osservavano come se fossi stato un cervo e loro il lupo, mentre uno dei due prendeva i miei disegni e li spargeva sul pavimento e ridevano di me, cercavano di chiamare altri studenti ed attirare l'attenzione così da far sapere a tutti che razza di pervertito fossi e cosa nascondevo in quella famosa cartellina che tenevo sempre tra le mani.
"E quindi, Kim Taehyung è un f****o." Dice, il ragazzo, che so per certo si chiami Namjoon. Non rispondo e lascio che continui ad insultarmi, non saprei in ogni caso cosa dire.
"Che fai? Ti diverti a guardare il mio migliore amico e a fargli i ritratti, lo spii mentre è nudo e lo ritrai? Che razza di pervertito." Un brivido mi percorre a quelle parole, non avrei mai pensato che qualcuno potesse vedere i miei disegni e pensare queste cose.
Per me è semplicemente arte, ho sempre pensato che l'artista dovesse rappresentare ciò che trova bello e io l'ho fatto. Le mie intenzioni erano tutto tranne che perverse, ho solo trovato il modello perfetto, l'ho osservato, ho guardato ogni minimo dettaglio del suo viso, seppur da lontano, e quando potevo ho osservato il suo corpo. E l'ho ritratto. Non volevo che qualcuno lo vedesse, era qualcosa di mio e di personale e non avevo nessun altro scopo se non ritrarre ciò che ho ritenuto essere il ragazzo più bello su cui abbia mai posato gli occhi.
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Art [k.th.+ j.jk.]
Fanfic"Ritraimi." Dice Jungkook. "Nudo?" Chiedo esitante. "Si, Taehyung. Ritraimi nudo." .•*•.•*•.•*•.•*•. Taehyung è uno studente di arte al quarto anno e ha una cotta per Jungkook dal primo anno. Cerca sempre di rimanere inosservato e passa il suo tempo...