Lo sfogo.

139 5 3
                                    

Ho bosogno di sfogarmi. E' stato tutto così veloce, la morte , il funerale. Vedere sul volto delle persone che mi circondano dolore e disperazione non mi aiuta a migliorare il mio stato d'animo. Mia cugina era troppo giiovane per morire, come si può da un giorno all'altro sparire dalla faccia della Terra?

Non mi è mai fregato nè cosa c'è prima della morte nè cosa c'è dopo. La mia vita la vivo come mi pare, l'unica cosa a cui do' importanza sono le corse, e qualco'altro che preferisco lasciare per me. Tutti pensano che io non abbia un cuore e che il mio modo di essere sia sbagliato, ma anche io ho un cuore , il mio carattere è così perchè è una forma di difesa per me dal resto del mondo, tengo strette a me solo le persone che ritengo importanti, quelle che mi hanno dimostrato di esserci. Mi sono sempre piaciute le sfide, quella scarica d'adrenalina che ti scorre per tutto il corpo , se queste sfide sono su moto o su macchine non mi tiro mai indietro, amo le macchine, forse è proprio per questo che il mio film preferito è un film ribelle che tratta di corse, tutta la 'saga' di Fast and Fourious mi appassiona, circa un anno fa è morto degli attori, e siccome chiunque abbia visto il film si è legato ai personaggi principali, ho sentito la stessa morsa al cuore che ho provato alla morte di mia cugina, ma solo meno potente.

Ho bisogno di dimenticare tutto ciò che è successo quest'ultima settimana. L'unico modo che conosco è uno: Corerre.

So che Luca sa dove si svolgono, e non sarà difficile trovare una macchina, pensandoci potrei usare la sua macchina, ma vorrà venire in auto con me, e questo non mi alletta molto, chissa come cazzo svolgono le gare qui. A Watford, le facevamo a tempo, o a chi arriva primo al traguardo, le classiche, ma qui in Italia non ho mai gareggiato. Va beh. Mi adatterò tanto ancora due mesi e me ne ritorno in Inghilterra , quindi pace e amore.

"Carlotta" sento la voce di mia madre alle mie spalle, e mi giro "il pranzo è pronto, e tuo padre è arrivato"

"Okey, arrivoo"  dico e mi incammino con lei verso la cucina. La tavola è apparecchiata, Maria , papà e Luca sono già seduti nei rispettivi posti. Mi siedo tra mia sorella e mio fratello, tutti stanno in silenzio mentre mia madre mette la pasta nei nostri piatti, Quando si siede iniziamo a mangiare, io non mangio molto non ho molta fame, così deciudo di alzarmi, facendo segno a Luca di seguirmi, lui si alza e andiamo nel terrazzo che da sul bosco.

"Voglio gareggiare" dico scandenfdo bene le parole.

"Vuoi gareggiare, ma non puoi perchè non hai un' auto" dice con sicurezza.

"Fratellone,la convinzione fotte, gareggerò con la tua auto" la dicendo ciò rientrro in casa, senza ascoltare la sua risposta, e vado nella mia camera.

Non mi si addice ora come ora, troppo rosa e aroncione colori che mi piacevano un tempo. Nel mio appertamento a Watford ho una stanza più grande, con pareti nere e tende per le finestre blu, mentre qui le pareti sono dipinte di un rosa chiaro e le tende sono di un aroncione spento. Mi distendo sul letto a piazza unica, con le coperte a fiori e i cuscini bianchi, questa stanza mi fa sentire nostalgia delle mie cose che ho dovuto lasciare a Watford, non ho nemmeno una chitarra qui, l'Italia mi annoia, e mi deprime per il momento quindi è meglio che dorma ,tanto sono le due e non ho un cazzo da fare.

------------------------------

Sento una voce dolce e famigliare chiamarmi. Apro leggermente gli occhi, e capisco che è stata Maria a svegliarmi, così le sorrido a 13 anni ma è molto gentile, non è una di quelle ragazze lunatiche in preda ad una crisi ormonale lei è molto tranuilla mi ricorda molto me alla sua età prima di diventare così, prima che diventassi ciò che sono diventata, spero che non diventi come me, sono un pessimo esempio , ma per ora lei e mia madre non sanno che faccio gare, mio padre lo sa, con lui non parlo molto, ma l'ha capito quando ha ricevuto la fattura delle riparazioni , o meglio i ricambi e i pezzi, comprati per la mia piccolina. Sí ho un Audi S3 Sedan regalo dei miei genitori sono dei ricchi sfondati grazie all'azienda di mio padre, ma lui dice sempre he dobbiamo guadagnarci le cose, infatti si è non poco incazzato quando ha saputo che cosa facevo dopo l'università, ma non ciò fatto molto caso.

The AnchorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora