Capitolo 1

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MARY
Driiiin driiiin driiiin

Il suono della sveglia mi fa aprire gli occhi di scatto, odio dovermi alzare a quest'ora ma ogni giorno sono costretta a farlo, il lavoro mi aspetta

Lavoro in una pasticceria gestita dai miei genitori qui a Londra. Siamo in quattro in casa, io, mio fratello Tom, mia madre Kaitlin e mio padre Willìam. Adoro questa città, solo che a volte mi accorgo che mi manca qualcosa ma non so cosa. È stato molto difficile integrarsi, cercare la propria comfort zone diciamo, ho sofferto abbastanza soprattutto durante l'adolescenza dato che ero sempre considerata quella "diversa", non sono mai stata la tipa da feste, alcool e discoteca, ero sempre sola, mio fratello era il mio migliore amico e i miei genitori le uniche persone al mondo con le quali mi confidavo, ma a me andava bene così. Le uniche amiche su cui ho potuto contare le ho incontrate al college, lì ho trascorso davvero dei bei momenti ma una volta finito il college abbiamo perso i contatti. Ennesima dimostrazione di quanto sia difficile trovare qualcuno di sincero, che ti voglia davvero bene. Tutti pensano ai propri interessi provocando anche del male se necessario. Da quando ho finito gli studi mi sento un po' persa, volevo cercare lavoro ma i miei genitori avevano bisogno di una mano in più e non potevano permettersi di assumere un'altra persona così mi sono offerta. Loro hanno sempre fatto tanto per me e mio fratello e credo che sia giusto doverli ripagare per ciò che mi hanno dato

Afferro il bordo della coperta per coprirmi nuovamente e sistemarmi rannicchiata sotto di esse, si sta così bene, devo proprio alzarmi? Mi giro dall'altro lato del fianco e richiudo gli occhi, ho troppo sonno

Kaitlin : Mary! Alzati altrimenti si fa tardi!

Io : scendo!

Sbuffo alzandomi dal letto. Meglio che mi alzi altrimenti la costringerò a salire in camera mia e non mi va di stare a sentire la sua voce che mi sposterebbe il sistema nervoso appena sveglia. Mi stiracchio e infilo le pantofole per entrare in bagno e sciacquarmi. Indosso i miei jeans ed un maglione dato che fa freddissimo,è autunno, dopotutto è del tutto normale, e scendo di sotto per fare colazione. Mentre aspetto che il latte si riscaldi verso i cereali nella tazza ed accendo la radio

"E ora il nuovo singolo della boy band One Direction"

Tom : Mary vado a scuola ci vediamo stasera

Io : a stasera e mi raccomando a scuola

Tom : Sisi

Chiude la porta annoiato. Mio fratello è quattro anni più piccolo di me quindi frequenta l'ultimo anno di liceo,mi sono sempre presa cura di lui e sarà sempre così. Mi sono sempre comportata come una seconda mamma per lui tanto da risultare pesante a volte ma sono abbastanza protettiva nei suoi confronti e non posso evitarlo

William : Kaitlin dov'è la camicia?

Sento mio padre chiedere aiuto a mia madre, non trova mai le sue cose e mia madre si infastidisce dato che non ci prova nemmeno a cercarle

Kaitlin : è qui, non la vedi? È possibile che non riesci mai a trovare le tue cose?

Spengo la radio che avevo posizionato sul tavolo esasperata, non c'è un attimo di pace in questa casa. Torno in camera per lavarmi i denti, mi sistemo un po' i capelli e scendo di sotto per infilarmi la giacca color verde militare. Mi copro per bene,meglio che eviti di prendere freddo non voglio ammalarmi

Io : mamma papà! Io vado ci vediamo a pranzo!

Urlo dal piano di sotto dato che sono ancora alle prese con la loro discussione, certe volte mi fanno davvero sorridere, mi divertono troppo. Oggi tocca a me fare il turno della mattina,sarò sola in negozio. Prendo la mia macchina parcheggiata davanti casa e mi dirigo verso il negozio. Dopo aver aperto le serrande e sistemato il bancone sono pronta ad accogliere tutti i clienti. Dopo poco i soliti clienti entrano per fare colazione e si accomodano ai tavolini. Mi avvicino per prendere l'ordine e torno al bancone. Diciamo che questa pasticceria offre anche spazio per potersi sedere e gustare i nostri prodotti,è diverso dal semplice bar ma funziona allo stesso modo. C'è mia madre che prepara i dolci e io e mio padre che ci occupiamo di servire i tavoli

You make me feel loved || Liam Payne Where stories live. Discover now